La società italiana è un film di genere, uno spaghetti zombie, un timeloop mannaro, un thriller criminale. Le Schegge taglienti corrodono gli ingranaggi tecnocratici della nostra epoca con corsivi satirici e caustica narrativa veloce popolata da personaggi reali ma, allo stesso tempo, grotteschi come quelli partoriti dalla fantasia più beffarda. Lo stile è asciutto ed esplicito, l’analisi puntuale, spietata e non risparmia nessuno.
Testi brevi d’ironia visionaria e di sarcasmo concentrato per raccontare una realtà frammentata, tagliente e sempre più difficile da attraversare senza ferirsi. Punte di freccia, lame sottili, armi bianche per volgere contro l’avversario la sua stessa forza disgregante. Tessere di un mosaico vivente in continua evoluzione, dissoluzione e ricomposizione.
Alessandra Daniele è un’attivista letteraria della rete, i suoi scritti al vetriolo sono pubblicati ogni domenica notte sul sito Carmilla on line, provocando sempre impennate negli accessi. I commenti e le numerose condivisioni hanno reso virale la diffusione del suo immaginario apocalittico con venature splatter. Questo volume raccoglie i suoi migliori interventi da leggere uno alla volta come pillole di antiveleno prima del Tg, o tutti d’un fiato come la pozione fortificante di Asterix.
ISTRUZIONI PER L’USO
Categoria farmacologica:
Pastiglie per chi soffre di Stivalgia (sofferenza acuta per il male che affligge l’Italia)
Composizione ed eccipienti:
Un’interessante prefazione di Valerio Evangelisti. Tanti brevi racconti riuniti nella rubrica carmillina “Schegge taglienti”, brani che hanno delle componenti ben precise. E se la solidità dell’architettura rimanda ad alcuni capisaldi imprescindibili, l’originalità viene ogni volta garantita:
«Definire quelle storie “nere” era dire poco. I protagonisti cadevano regolarmente vittime di uno scherzo crudele, anche quando erano stati essi stessi ad architettarlo. Tiranni, aguzzini, potenti, capi religiosi finivano in un tritacarne che si concludeva spesso in uno smembramento, in una decapitazione, o comunque in una fine sordida, loro e di un bel po’ di “vittime collaterali” (in certi casi l’intera umanità). Quanto più i personaggi principali erano arroganti, onnipotenti, sicuri di sé, tanto più era certo un esito spaventoso, che li avrebbe ridotti a brandelli».
Ci troverete situazioni surreali, grottesche, fantapolitiche, sempre riconducibili alla realtà. E poi embrioni umani coltivati in vitro, replicanti, il dottor Viktor Von Frankenstein III, piduisti, generali golpisti, neofascisti. Perfino uno scarafaggio nella minestra.
Indicazioni terapeutiche:
Non si guarisce, però le pastiglie aiutano a sopravvivere al sistema
Consigliato a tutti, benefico per:
Chi si sente schiacciato
Chi si sente alla berlina
Chi ha smesso di mettersi le mani nei capelli solo perché aveva male alle braccia
Chi è incazzato nero per i diritti calpestati, le prese per il naso e le balle stratosferiche
Chi è nauseato dai media: «Per i media (e chi li controlla) le parole sono armi. Devono colpire il bersaglio e fare più danni possibile. L’idioma d’origine non ha nessuna importanza, la questione non è linguistica, è balistica. I termini si scelgono in base all’efficacia del suono, come i comandi usati per l’addestramento dei cani: sitz, plat, spread».
Controindicazioni:
Incompatibile con mentalità nazi, cattoberlusconiane o conservatrici.
Posologia, da leggersi preferibilmente:
Evitando le Cupole, stando alla larga da: Arroganza. Doppiezza. Opportunismo.
Effetti indesiderati:
Prolungherete il sarcasmo per qualche ora.
L’autrice Alessandra Daniele vive a Palermo, dal 2006 è redattrice di Carmilla. Ha collaborato a Sorci verdi (Alegre, 2011) e Scorrete lacrime, disse lo sceriffo (Laboratorio Crash!, 2008) e all’antologia urban horror Sinistre presenze (Bietti, 2012).
ISTRUZIONI PER L’USO
Categoria farmacologica:
Pastiglie per chi soffre di Stivalgia (sofferenza acuta per il male che affligge l’Italia)
Composizione ed eccipienti:
Un’interessante prefazione di Valerio Evangelisti. Tanti brevi racconti riuniti nella rubrica carmillina “Schegge taglienti”, brani che hanno delle componenti ben precise. E se la solidità dell’architettura rimanda ad alcuni capisaldi imprescindibili, l’originalità viene ogni volta garantita:
«Definire quelle storie “nere” era dire poco. I protagonisti cadevano regolarmente vittime di uno scherzo crudele, anche quando erano stati essi stessi ad architettarlo. Tiranni, aguzzini, potenti, capi religiosi finivano in un tritacarne che si concludeva spesso in uno smembramento, in una decapitazione, o comunque in una fine sordida, loro e di un bel po’ di “vittime collaterali” (in certi casi l’intera umanità). Quanto più i personaggi principali erano arroganti, onnipotenti, sicuri di sé, tanto più era certo un esito spaventoso, che li avrebbe ridotti a brandelli».
Ci troverete situazioni surreali, grottesche, fantapolitiche, sempre riconducibili alla realtà. E poi embrioni umani coltivati in vitro, replicanti, il dottor Viktor Von Frankenstein III, piduisti, generali golpisti, neofascisti. Perfino uno scarafaggio nella minestra.
Indicazioni terapeutiche:
Non si guarisce, però le pastiglie aiutano a sopravvivere al sistema
Consigliato a tutti, benefico per:
Chi si sente schiacciato
Chi si sente alla berlina
Chi ha smesso di mettersi le mani nei capelli solo perché aveva male alle braccia
Chi è incazzato nero per i diritti calpestati, le prese per il naso e le balle stratosferiche
Chi è nauseato dai media: «Per i media (e chi li controlla) le parole sono armi. Devono colpire il bersaglio e fare più danni possibile. L’idioma d’origine non ha nessuna importanza, la questione non è linguistica, è balistica. I termini si scelgono in base all’efficacia del suono, come i comandi usati per l’addestramento dei cani: sitz, plat, spread».
Controindicazioni:
Incompatibile con mentalità nazi, cattoberlusconiane o conservatrici.
Posologia, da leggersi preferibilmente:
Evitando le Cupole, stando alla larga da: Arroganza. Doppiezza. Opportunismo.
Effetti indesiderati:
Prolungherete il sarcasmo per qualche ora.
L’autrice Alessandra Daniele vive a Palermo, dal 2006 è redattrice di Carmilla. Ha collaborato a Sorci verdi (Alegre, 2011) e Scorrete lacrime, disse lo sceriffo (Laboratorio Crash!, 2008) e all’antologia urban horror Sinistre presenze (Bietti, 2012).
fonte: freeondarevolution.blogspot.it
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