mercoledì 18 luglio 2018

il gabinetto del dottor Caligari

Das Cabinet des Dr. Caligari, è una pellicola muta del 1920 diretta da Robert Wiene.

L'opera è considerata il simbolo del cinema espressionista tedesco. Gioca moltissimo con il tema del doppio e la difficile distinzione tra allucinazione e realtà, supportato da una scenografia allucinante e caratterizzata da forme zigzaganti.

Trama

La pellicola s'inizia con uno dei personaggi, Francis, che racconta in analessi (flashback) una storia sinistra a un interlocutore, un vecchio seduto di fianco a lui: l'analessi ritorna al 1830, nel piccolo paese di Holstenwall in Germania, in cui un signore poco raccomandabile, di nome Caligari, giunge alla fiera del paese per presentare il suo sonnambulo, Cesare, che tiene sotto ipnosi in una cassa da morto. Il dottor Caligari sostiene che il sonnambulo, una volta svegliato, sia in grado di predire il futuro; con il suo arrivo nel paese, cominciano ad avvenire morti sospette: la prima vittima è un impiegato della fiera che si era dimostrato estremamente scortese e irriverente nei confronti di Caligari.

Il giorno dopo l'amico del narratore, Alan, è il primo a chiedere una predizione: i due uomini condividono l'amore per Jane, bellissima fanciulla che essi si contendono pacificamente. Cesare predice ad Alan che morirà entro il mattino seguente, cosa che effettivamente si avvera: l'uomo viene trovato pugnalato nel proprio letto. I sospetti si concentrano da subito su Cesare, ma il dottore dimostra che questi è sempre rimasto con lui a dormire nella sua bara: viene dunque arrestato un bandito, còlto in flagrante nell'atto di pugnalare un'anziana donna; l'uomo però confesserà di aver tentato di uccidere la vecchia con le stesse modalità degli altri due delitti, allo scopo di scaricare la propria colpa sul misterioso assassino, ma di non averli commessi. Intanto Jane, alla ricerca del padre, si imbatte nel dottor Caligari; questi, dopo averla vista, ordina a Cesare di ucciderla; Cesare è sul punto di farlo, ma rimane estasiato dalla bellezza eterea della giovane: quindi la rapisce, venendo inseguito dalla folla; sfinito, è costretto ad abbandonarla e, dopo aver percorso un ulteriore tratto, non visto, cade a terra morto. Una volta in salvo, Jane rivela che il rapitore è Cesare.

Francis si precipita verso l'abitazione del dottor Caligari ma, osservando di nascosto dalla finestra, rimane sconcertato nel vedere che Cesare continua a essere addormentato nella sua bara con il dottore accanto a lui. Francis chiede aiuto alla polizia, che si reca presso l'abitazione del dottor Caligari, dove scopre che il Cesare che vedono dalla finestra è in realtà solo un manichino che il dottor Caligari utilizza per coprire i propri movimenti sonnambulistici. Smascherato e inseguito dalle forze dell'ordine, il Dott. Caligari si rifugia presso un manicomio di cui è lui stesso il direttore.

Qui Francis svela il mistero, grazie al ritrovamento del diario segreto del dottore: in preda all'insaziabile desiderio di ricerca nel campo del sonnambulismo, il dottore aveva scoperto come nel XVIII secolo fosse vissuto uno psicologo, di nome Caligari, che, girando di città in città nell'Italia settentrionale, si era servito un paziente affetto da sonnambulismo come assassino, contro la volontà stessa di quest'ultimo: volendo imitarlo, e approfittando dell'arrivo al manicomio di Cesare, affetto da sonnambulismo, il dottore aveva avviato con lui i propri esperimenti, riuscendo a comandarlo a piacimento e convincendosi sempre di più di essere lui stesso il dottor Caligari. Vistosi scoperto, l'uomo aggredisce Francis e i dottori accorsi, ma gli viene infilata una camicia di forza e lo si rinchiude in una cella di isolamento.

Mentre il racconto termina con la detenzione forzata del dottore nel suo stesso manicomio, lo spettatore è ricondotto fuori dalla lunga analessi, alla panchina dove sono seduti Francis e il suo ascoltatore; ma un finale a sorpresa fa capire che forse il racconto di Francis non è stato altro che il frutto della sua fantasia: Francis, Jane e Cesare sono infatti pazienti del manicomio menzionato nel racconto e la persona che Francis sostiene essere il dottor Caligari altri non è che l'attuale direttore dello stesso istituto correttivo; nel vederlo, Francis dà in escandescenze e, prima che possa aggredirlo, gli viene messa la camicia di forza.

La pellicola si conclude con Francis rinchiuso in cella di isolamento; il direttore del manicomio afferma che saprà come trattare Francis, ora che è emerso l'oggetto della sua ossessione: il dottor Caligari.

Produzione

La pellicola è stata girata girata a Berlino, nel Lixie-Atelier, nel quartiere Weißensee, dalla Decla-Bioscop AG di Erich Pommer.

Soggetto

Autori del soggetto furono Hans Janowitz e Carl Mayer.

Scenografia

La scenografia fu affidata a Hermann Warm che assieme a due amici pittori e scenografi espressionisti Walter Reimann e Walter Röhrig studiò il copione. Concordarono che esso richiedeva scenografie inconsuete e irreali e così eseguirono fondali su tela dipinta, ispirati dai modelli pittorici di Kirchner.

« In Caligari, l'interpretazione espressionistica è riuscita con raro successo a evocare la "fisionomia latente" di una piccola città medievale dai vicoli tortuosi e oscuri, budelli stretti rinserrati tra case sgretolate le cui facciate sbilenche non lasciano mai entrare le luce del giorno. Porte cuneiformi dalle ombre pesanti e finestre oblique dai vani deformi sembrano rodere i muri. »

(Lotte H. Eisner, Lo schermo demoniaco, p. 32.)

Musica

Nel 1919 Robert Wiene aveva scelto come accompagnamento musicale della pellicola il sestetto per archi Verklärte Nacht di Arnold Schönberg.

Nel 2003 il collettivo Edison Studio (Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani) ha composto una nuova colonna sonora elettroacustica della pellicola; il lavoro è stato presentato in prima esecuzione assoluta alla International Computer Music Conference di Singapore il 2 ottobre 2003.

Nel 2016 la Cineteca di Bologna ha pubblicato il DVD della versione restaurata della pellicola, accompagnata da due tracce audio di stile totalmente opposto: la colonna sonora elettroacustica di Edison Studio e le musiche composte e dirette da Timothy Brock sul podio della Brussels Philharmonic.

Nel 2017 i Super Trutux e Bologna Violenta hanno composto una nuova sonorizzazione della pellicola. Il lavoro è stato presentato il 21 giugno 2017 a Modena, nell'ambito della rassegna Soundtracks - musica da film, organizzata da Corrado Nuccini e co-finanziata dal Museo nazionale del cinema. In data 13 ottobre 2017 la sonorizzazione è stata anche pubblicata ufficialmente da Dischi Bervisti e Audioglobe, con il titolo Soundtrack For Caligari.

Stile

Il gabinetto del dottor Caligari fu la pellicola-simbolo dell'Espressionismo; quando venne girata, nel 1919, l'Espressionismo era già un movimento artistico noto e conosciuto, per cui quest'opera ne segnò l'apoteosi, aprendo una nuova strada anche nella cinematografia.

La storia di accuse reciproche tra i personaggi è già di per sé delirante, ma quello che scuote lo spettatore è la caratterizzazione delle inquadrature, girate in scenografie allucinate dalla geometria non euclidea, con spigoli appuntiti, ombre minacciose, strade serpentine che diventano vicoli ciechi; i personaggi recitano col volto pesantemente truccato, in particolare il sonnambulo, che ha gli occhi cerchiati di nero. Il mondo distorto è quello della mente malata di Francis e riecheggia le opere di Ernst Ludwig Kirchner, ma anche le scenografie futuriste di Enrico Prampolini in Thaïs.

La pellicola è girata tramite lunghe inquadrature fisse, con poco montaggio, che crea una sorta di bidimensionalità, oltre all'impressione asfissiante che l'inquadratura sia chiusa su sé stessa, come se fosse un mondo a parte, al di fuori della quale non esiste niente.

Sul ritmo della pellicola scrive Louis Delluc:

« ...Prima lento, deliberatamente laborioso, vuole snervare l’attenzione. Poi quando iniziano a girare le onde dentate della "Kermesse", la cadenza balza, accelera, scorre e non ci lascia che con la parola “fine”, secca come uno schiaffo. »

(Louis Delluc, Cinéa, 1922 (citato da Eisner H. Lotte, Lo schermo demoniaco, p. 27))

Distribuzione

La pellicola uscì in prima a Berlino il 26 febbraio 1920 e fu poi distribuita in tutto il mondo; la lunghezza dell'opera varia nelle diverse versioni; la pellicola è stata restaurata dal Bundesarchiv-Filmarchiv Koblenz.

Restauri

Precedenti al 2014

La pellicola è stata più volte restaurata negli anni: Filmmuseum München (1980), Bundesarchiv-Filmarchiv di Coblenza (1984), Progetto Lumière, 1995. Una versione restaurata e colorata dalla Film Preservation Associates per il mercato DVD è presentata sul mercato nel 1996, con la colonna sonora del compositore Timothy Brock. Negli anni sono state realizzate diverse colonne sonore alternative per il film.

Restauro del 2014 della Cineteca di Bologna

Un bando internazionale, lanciato nell'aprile 2012 dalla Murnau Stiftung, è stato vinto dal laboratorio L'Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna, che ha presentato la nuova versione restaurata del film (durata: 75 minuti) al 64° Festival di Berlino del 2014. Il film restaurato è stato distribuito nelle sale italiane nel febbraio 2016. Il DVD della versione restaurata di Das Cabinet des Dr. Caligari è accompagnato da due tracce audio di stile totalmente opposto: la colonna sonora elettroacustica di Edison Studio e le musiche composte e dirette da Timothy Brock.

Remake

Nel 1962 il regista statunitense Roger Kay ha girato un film dal fuorviante titolo di Il gabinetto del dr. Caligari, che nulla ha a che vedere con l'originale, tranne il nome del protagonista.

Un remake con fotografia estremamente fedele all'originale è stato girato nel 2005 dal regista indipendente David Lee Fisher e presentato allo ScreamFest Film Festival dello stesso anno, dove si è aggiudicato tre premi.

Omaggi

Il gruppo rock inglese dei Suede ha omaggiato il film proponendone una sorta di remake come videoclip del brano Heroine proiettato anche durante i loro concerti.

L'opera è citata nel film Il secondo tragico Fantozzi con protagonista Paolo Villaggio: Fantozzi cita il film come capolavoro del cinema espressionista tedesco per blandire il presidente della commissione all'esame attitudinale Prof. Guidobaldo Maria Riccardelli - appassionato del genere - al fine di ottenere più facilmente una promozione. Viene però corretto da quest'ultimo poiché Fantozzi nomina il Dottor "Calligaris" anziché Caligari.

L'artista techno Recondite ne rende omaggio in un suo mix chiamato "The Dystopian Cabinet of Dr. Caligari"

Dal film prende il nome il gruppo rock spagnolo Gabinete Caligari, che ha dedicato all'opera cinematografica il pezzo Sombras Negras.

fonte: Wikipedia


Caligari (Werner Krauss)


Caligari e Cesare e la scenografia espressionista della pellicola


VIDEO

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