(voci fuori campo)
- ciao, mi chiamo Scilla
- piacere di conoscerti Scilla, e... Cariddi?
- funcia di minchia senza capiddi
- aaah...
fabraxssssss!!!
le stronzate sono mie, sono mie, eh eh eh...
le stronzate sono mie, sono mie, gne gne gne...
non cerco la Titina e non so manco chi è
lancio in aria una monetina e al diavolo il perché.
Oggi il mio pensiero è rivolto ad una categoria
la quale componente principale è la simpatia,
sono i vip! Bip bip bip bip...
Vip in fase trip, qualcuno eternamente r.i.p.
pettorali, pacchi ideali, silicone e slip.
Chi fa uso di crack, chi usa il crick
io con un cracker faccio crock. Very rock.
Per esempio, penetriamo nel tempio del tronista,
qualunquista, arrivista, servito in bellavista
animato come un pupazzo
quasi sempre palestrato quindi bel ragazzo
che non sa fare un bene amato cazzo,
maleducato, emulato, paparazzato,
sentimento televisivamente modificato,
promotore del congiuntivo alternativo,
piacione, potenziale star del nulla
rovinato già nella culla.
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
originali, fantomatiche bugie
le voglio divulgare alle mie zie.
In fatto di simpatia ecco spuntare
Barbareschi Luca
che pur di non sentirlo
lo eliminerei con un colpo di bazooka.
Come squacquerone Sgarbi segue la direzione del vento,
in giro a curare i cazzi propri e quasi mai in parlamento.
Dapprima socialista craxiano poi convinto finiano,
affetto da sindrome del conformismo
divaga sulla meritocrazia e sul berlusconismo.
Si è lamentato della paga di deputato:
"è troppo bassa, che fare?
Mi tocca lavorare!"
Mi viene il sangue a fette
se penso che fa male quanto le sigarette,
e mentre tento di spaccare in quattro il capello
ecco il leghista di turno rimbrottare un trans:
"ma fatti un nodo al pisello!"
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
per quanto piccine possano sembrare
sono autentiche poesie.
Tento invano di arginare lo scoglio
quando m'imbatto nella figura inquietante
di Cristiano Malgioglio.
Sto per avere un crollo, barcollo,
con quel ciuffettino bianco sembra un pollo,
ha una dialettica delimitata nello spazio di un francobollo,
"sono più di trend'anni che scrivo ganzoni...
tizio è un candande impordande, intonado"...
Meglio l'arrivo di un tornado!!!
Anch'io per un giorno voglio essere vip,
per apparire ragionevolmente eccentrica
mi sbronzo di una bevanda light,
m'infilo le babbucce e un tight
e mi presento al "Chiambretti night".
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
annusatele soltanto
se me le portate via
vi metto tutti al bando.
Per concludere, una nota positiva,
vi annuncio una diva,
un'attrice di razza, passionale, riservata, un po' pazza,
allergica al matrimonio e alle convenzioni.
Occhi di cielo, esigente, intelligente
e dalla recitazione controversa, sempre diversa.
Una delle rarissime artiste
in cui dove posa l'occhio non c'è ombra di ritocco.
E' torinese, vera, cortese e molto gnocca,
aprite gli occhi e chiudete la bocca,
sto parlando di Stefania Rocca.
La penso, la cerco, provo a contattarla,
niente da fare, non c'è modo di trovarla.
Qualcuno mi ha detto:
non dormire. Cerca di capire,
è impegnata ed è sempre in giro,
semmai la incontrerai
portati un taccuino e una biro.
Sarà, ma a me viene l'abbiocco
se mi faccio fare uno scarabocchio,
troppo scontato, troppo banale,
opterei per la dieta libera dell'ospedale.
E poi si avvertirebbe nell'aria
una probabile insidia allarmante
l'incappo di quei fans dal genio illuminante
che immagino, utilizzano il solito andazzo
di splendide domande da strapazzo:
"quando girasti Viol@ provasti imbarazzo?",
oppure: "sei sempre altissima, purissima, bellissima, tantissima",
quelli che partono di slancio e con candore:
"continuerai a fare Tutti pazzi per amore?"
Vabbè, meglio sopperire gli strilli soffici
pettinare gli istrici e ovviare i soliti riti,
magari in un'altra vita le proporrò
i miei soggetti smarriti.
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
non scervellatevi troppo,
sono la donna delle pulizie
- ciao, mi chiamo Scilla
- piacere di conoscerti Scilla, e... Cariddi?
- funcia di minchia senza capiddi
- aaah...
fabraxssssss!!!
le stronzate sono mie, sono mie, eh eh eh...
le stronzate sono mie, sono mie, gne gne gne...
non cerco la Titina e non so manco chi è
lancio in aria una monetina e al diavolo il perché.
Oggi il mio pensiero è rivolto ad una categoria
la quale componente principale è la simpatia,
sono i vip! Bip bip bip bip...
Vip in fase trip, qualcuno eternamente r.i.p.
pettorali, pacchi ideali, silicone e slip.
Chi fa uso di crack, chi usa il crick
io con un cracker faccio crock. Very rock.
Per esempio, penetriamo nel tempio del tronista,
qualunquista, arrivista, servito in bellavista
animato come un pupazzo
quasi sempre palestrato quindi bel ragazzo
che non sa fare un bene amato cazzo,
maleducato, emulato, paparazzato,
sentimento televisivamente modificato,
promotore del congiuntivo alternativo,
piacione, potenziale star del nulla
rovinato già nella culla.
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
originali, fantomatiche bugie
le voglio divulgare alle mie zie.
In fatto di simpatia ecco spuntare
Barbareschi Luca
che pur di non sentirlo
lo eliminerei con un colpo di bazooka.
Come squacquerone Sgarbi segue la direzione del vento,
in giro a curare i cazzi propri e quasi mai in parlamento.
Dapprima socialista craxiano poi convinto finiano,
affetto da sindrome del conformismo
divaga sulla meritocrazia e sul berlusconismo.
Si è lamentato della paga di deputato:
"è troppo bassa, che fare?
Mi tocca lavorare!"
Mi viene il sangue a fette
se penso che fa male quanto le sigarette,
e mentre tento di spaccare in quattro il capello
ecco il leghista di turno rimbrottare un trans:
"ma fatti un nodo al pisello!"
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
per quanto piccine possano sembrare
sono autentiche poesie.
Tento invano di arginare lo scoglio
quando m'imbatto nella figura inquietante
di Cristiano Malgioglio.
Sto per avere un crollo, barcollo,
con quel ciuffettino bianco sembra un pollo,
ha una dialettica delimitata nello spazio di un francobollo,
"sono più di trend'anni che scrivo ganzoni...
tizio è un candande impordande, intonado"...
Meglio l'arrivo di un tornado!!!
Anch'io per un giorno voglio essere vip,
per apparire ragionevolmente eccentrica
mi sbronzo di una bevanda light,
m'infilo le babbucce e un tight
e mi presento al "Chiambretti night".
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
annusatele soltanto
se me le portate via
vi metto tutti al bando.
Per concludere, una nota positiva,
vi annuncio una diva,
un'attrice di razza, passionale, riservata, un po' pazza,
allergica al matrimonio e alle convenzioni.
Occhi di cielo, esigente, intelligente
e dalla recitazione controversa, sempre diversa.
Una delle rarissime artiste
in cui dove posa l'occhio non c'è ombra di ritocco.
E' torinese, vera, cortese e molto gnocca,
aprite gli occhi e chiudete la bocca,
sto parlando di Stefania Rocca.
La penso, la cerco, provo a contattarla,
niente da fare, non c'è modo di trovarla.
Qualcuno mi ha detto:
non dormire. Cerca di capire,
è impegnata ed è sempre in giro,
semmai la incontrerai
portati un taccuino e una biro.
Sarà, ma a me viene l'abbiocco
se mi faccio fare uno scarabocchio,
troppo scontato, troppo banale,
opterei per la dieta libera dell'ospedale.
E poi si avvertirebbe nell'aria
una probabile insidia allarmante
l'incappo di quei fans dal genio illuminante
che immagino, utilizzano il solito andazzo
di splendide domande da strapazzo:
"quando girasti Viol@ provasti imbarazzo?",
oppure: "sei sempre altissima, purissima, bellissima, tantissima",
quelli che partono di slancio e con candore:
"continuerai a fare Tutti pazzi per amore?"
Vabbè, meglio sopperire gli strilli soffici
pettinare gli istrici e ovviare i soliti riti,
magari in un'altra vita le proporrò
i miei soggetti smarriti.
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
non scervellatevi troppo,
sono la donna delle pulizie