un'ultratrentenne, Federica, rimane incinta senza aver pianificato la gravidanza e tantomeno discusso di questa possibilità. Vorrebbe tenere il bambino ma il suo compagno le dice chiaramente che non è pronto per diventare padre. Dopo diversi tentennamenti, Federica decide di abortire. Si reca all'ospedale, assume il farmaco RU486. Nel tornare a casa, è in preda ad un terribile senso di colpa, si sente male e abortisce in cucina. Pulisce il sangue, dopodichè, in evidente stato di shock, getta il feto nel water azionando lo sciacquone. Il suo compagno rientrato dal lavoro nota alcune macchioline di sangue sul pavimento; le chiede cosa è accaduto, Federica senza proferir parola gli sferra diversi fendenti finendolo a rasoiate sul viso.
Passa un po' di tempo, Federica ha cambiato città, ha trovato un lavoro ed è single. Odia gli uomini, rei di essere i diretti responsabili della perdita del suo bambino e dei mali del mondo. E' diventata una serial killer, chiunque essere di sesso maschile che le si avvicina per un apprezzamento mal interpretato o un tentativo di molestia, viene ucciso con lo stesso modus operandi che ha usato con il suo compagno.
Ad un giovane ispettore di polizia vengono affidate le indagini. Intuisce fin da subito che Federica è l'autrice degli omicidi. Prova ad avvicinarsi alla donna fingendosi un tecnico del gas. Tenta di conquistare la sua fiducia; è gentile, affabile, la invita a cena, ma la diffidenza di Federica è tale che scopre la vera identità dell'ispettore. Capisce che non ha via d'uscita, e, piuttosto di finire in carcere, decide di suicidarsi. L'ultima frase che pronuncia è: " il mio bambino mi sta aspettando".
Passa un po' di tempo, Federica ha cambiato città, ha trovato un lavoro ed è single. Odia gli uomini, rei di essere i diretti responsabili della perdita del suo bambino e dei mali del mondo. E' diventata una serial killer, chiunque essere di sesso maschile che le si avvicina per un apprezzamento mal interpretato o un tentativo di molestia, viene ucciso con lo stesso modus operandi che ha usato con il suo compagno.
Ad un giovane ispettore di polizia vengono affidate le indagini. Intuisce fin da subito che Federica è l'autrice degli omicidi. Prova ad avvicinarsi alla donna fingendosi un tecnico del gas. Tenta di conquistare la sua fiducia; è gentile, affabile, la invita a cena, ma la diffidenza di Federica è tale che scopre la vera identità dell'ispettore. Capisce che non ha via d'uscita, e, piuttosto di finire in carcere, decide di suicidarsi. L'ultima frase che pronuncia è: " il mio bambino mi sta aspettando".