venerdì 19 febbraio 2010

una sera d'ottobre dell'84


che cazzo vuoi che sia
questa merda di poesia,
non serve a niente leggerla
nemmeno se la regalassi
al primo stronzo
che passa per la strada.
Piuttosto, sentirmi ubriaca
quanto basta
per dare a fondo
alle mie energie
quando non bevo mai,
e di stordirmi tutte le volte
quando fumo
la vita mia
fino in fondo
al filtro della conoscenza.
Che me ne frega
di stare quì a sentirvi
con lo stesso crepuscolo
sbatacchiato da una parte all'altra
e della nevrosi stronza
che mi mangia lo stomaco, eh?
Appurare la lussuria
più spregiudicata
di una figa
furba ed affannosa
o da un grosso cazzo
in erezione
dell'ultimo pirla
richiesto in questa
madre terra sciagurata... eh?
Mi sono rotta

4 commenti:

  1. un grosso cazzo? evidentemente non stavi parlando di me ;)

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  2. 16 anni...ma il pisello era sempre piccolo come oggi :)
    mi piace questo tuo blog

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  3. In effetti ci sono giorni in cui, niente o quasi sembra aver senso.
    La salvezza è nei giorni a seguire, quando anche un periodo di m.. ci fà ugualmente felici.

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