In tutte le grandi dittature, per annientare qualsiasi forma di libertà sono necessari tre elementi, la paura disseminata da una propaganda martellante, il dogma basato su slogan semplici, e il dissidente presentato come nemico unico su cui concentrare l’odio necessario a creare l’affiliazione al gruppo degli obbedienti. È necessario a questo punto dare una definizione di libertà. Dal punto di vista biologico la libertà e la possibilità di un organismo di fare propri interessi allontanandosi dal dolore e avvicinandosi al piacere. Nel momento in cui ci sono 40° all’ombra è un dolore restare esposti al sole ed è un piacere spostarsi nella frescura di un boschetto. La possibilità di allontanarsi dal dolore e avvicinarsi al piacere determina il nostro benessere e addirittura la nostra sopravvivenza. Dove la libertà si è abolita, il benessere scompare e la sopravvivenza diventa più o meno drammaticamente problematica.
I farmaci, tutti, hanno effetti collaterali. Non esistono farmaci senza rischi. Gli antibiotici hanno sempre effetti collaterali, antibiotico vuol dire contro la vita. Tutti i vaccini, anche i migliori, e ce ne sono di pessimi, causano effetti collaterali perché il vaccino funziona causando per definizione un’infiammazione, associata inoltre agli effetti collaterali dei suoi eventuali additivi, formaldeide e allergizzanti.
Nel 1947 si è svolto a Norimberga il processo ai medici nazisti. In tale occasione fu affermato che per nessun motivo in uno stato decente può essere somministrato un paziente contro la sua volontà un farmaco, varia dire il danno di un farmaco, perché tutti farmaci per definizione hanno effetti collaterali. La regola come ogni regola etica e assoluta. Non esiste nessun calcolo costo benefici che possa giustificare una simile mostruosità, anche perché questo calcolo non è possibile farlo. Chiunque conosca, sia pure approssimativamente la storia della medicina sa benissimo che è una storia tragica di danni collaterali sottovalutati, ipotesi che sembravano certe che vengono abbattute dopo poco. La prima regola della medicina non è salva il mondo e fai gli interessi della comunità, ma non nuocere. Ogni persona liberamente deve decidere se vuole sottoporsi al danno del farmaco. (non esistono farmaci senza danni) altrimenti è violata la sua libertà biologica, una libertà infinitamente più importante di qualsiasi altra libertà, perché è la libertà da cui tutte le alte derivano. Il fatto che un cittadino si sia messo un arto in silicone , che altri abbiano speso 400 euro per vari escamotage perché i sieri finiscano fuori del proprio corpo e non dentro dimostra che la libertà elementare del corpo è violata, e che quindi no facciamo più parte dei paesi decenti. Molti cittadini di un ex stato democratico stanno ricorrendo all’autolesionismo come i fanti della prima guerra mondiale per evitare un farmaco che ritengono ripugnante, aggettivo scelto con assoluta cura, e che quindi dovrebbero avere il diritto di non volere nel loro corpo.
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Nel “Rapporto sulla sorveglianza del vaccino COVID-19” della settimana 42, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha ammesso a pagina 23 che “i livelli di anticorpi N sembrano essere più bassi nelle persone che acquisiscono l’infezione dopo due dosi di vaccinazione” Il vaccino interferisce con la capacità innata di produrre anticorpi rendendole molto più vulnerabili alle variazioni della Spike, mentre i non vaccinati, svilupperanno immunità permanente.
Particolarmente ripugnante è il coro dei tre virologi televisivi che storpiano una canzoncina natalizia dicendo idiozie: che farsi inoculare un siero con i contratti secretatati, in fase sperimentale dopo aver garantito con la propria firma lo scudo penale a produttori e inoculatori metta al sicuro da qualche cosa. Non è solo ridicolo, alla luce delle ultime scoperte è mostruoso. Il medico è qualcuno che deve lavorare a contatto con il dolore con la morte e non ha diritto a fare buffonate. L’indecente coro calpesta i morti, calpesta il dolore dei moti da vaccino e dei loro parenti, calpesta il cuore dei genitori di Camilla che hanno perso la loro bambina diciottenne e di quelli di Giulia che hanno perso una bambina il 16 anni. Nell’immonda canzonetta i tre continuano a mentire continuano a spacciare il terrificante cosiddetto vaccino come qualcosa di utile e sicuro. I virologi televisivi da un numero di mesi spaventosamente alto stanno creando i tre elementi della dittatura.
Il codice di Norimberga vieta espressamente la menzogna. La vietano anche i Dieci Comandamenti.
fonte: SILVANA DE MARI COMMUNITY
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