Topless jihad: da Berlino a Parigi, da Kiev a Bruxelles, le attiviste di Femen sono scese in piazza oggi per manifestare il loro sostegno ad Amina Tyler, la giovane tunisina che, per protestare contro l'Islam radicale, ha postato su Facebook delle foto in topless con scritte come "Il mio corpo mi appartiene e non rappresenta l'onore di nessuno", scatenando così l’ira degli integralisti.
Il gruppo di attiviste a seno nudo nato in Ucraina ha fatto sentire la loro voce contro quella che definisce la "repressione" dei diritti delle donne arabe. Sui torsi delle agguerrite dimostranti, slogan come "seni nudi contro l'islamismo" o "no sharia".
Tre attiviste hanno protestato a seno nudo davanti al consolato della Tunisia, in viale Marche a Milano. Le tre ragazze hanno manifestato con urla e cartelli (“Bare breast against islamism” oppure “Free Amina”) a difesa, appunto, di Amina Tyler, che oggi vive rinchiusa in casa, trattenuta in casa e sedata dai suoi familiari. Dopo circa venti minuti le attiviste di Femen si sono allontanate.
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Il corteo è stato lanciato per sostenere l'attivista tunisina Amina Tyler, che a marzo ha postato una sua foto nuda in rete con le scritte sui seni "il mio corpo mi appartiene" (“my body belongs to me”) o "fanculo la vostra morale" ("fuck your morals”) e ora rischia di essere processata. "Siamo libere, siamo nude, è il nostro diritto, è il nostro corpo, le nostre regole, nessuno può usare la religione o altre cose sacre per maltrattare o opprimere le donne", ha dichiarato l'attivista Alexandra Shevchenko, durante la dimostrazione davanti a una moschea di Berlino, con temperature vicino allo zero. "Lotteremo contro di loro. Le nostre tette saranno più forti delle loro pietre", ha aggiunto.
La polizia a Kiev ha arrestato due giovani attiviste con scritto "Free Amina" sul petto, subito dopo il loro arrivo all'unica moschea della città. Una ventina circa di femministe in topless hanno tentato a Parigi di raggiungere l'ambasciata tunisina, ma sono state bloccate dagli agenti appena fuori dall'uscita della metropolitana. A Bruxelles, un piccolo gruppo di donne si è spogliato di fronte alla grande moschea, al grido di "Fuck your morals" e "Free amina".
fonte: www.huffingtonpost.it
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