martedì 3 febbraio 2015

il giardino delle vergini suicide



The Virgin Suicides è un film del 1999 diretto da Sofia Coppola, con Kirsten Dunst e Kathleen Turner. Il film è tratto dal romanzo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides.

Il film è ambientato nel 1974 in un quartiere di periferia di Detroit (Michigan), a Grosse Pointe, in un'America borghese che sta uscendo dalla vecchia cultura, rigidamente religiosa, per entrare nell'età moderna, manifestando i freni socio-culturali che ancora la legano a un perbenismo di facciata. Un vicinato che vede ma non interviene di fronte ad una famiglia ostaggio di una madre che controlla cinque bellissime figlie bionde tra i 13 e 17 anni nel pieno della loro adolescenza. Il loro segreto, malcelato nella vita sociale, sono le catene invisibili di una madre bigotta e un dolore sopportato in silenzio e mai gridato in tutto il film.

È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 52º Festival di Cannes.

Trama

Detroit, Michigan, anno 1974. In un ridente quartiere di periferia risiede la famiglia Lisbon, composta da due genitori molto severi e da cinque figlie bionde e bellissime: Therese (17 anni), Mary (16 anni), Bonnie (15 anni), Lux (14 anni) e Cecilia (13 anni). La madre, acida e bigotta, irradia la propria autorità tenendo sotto stretta sorveglianza le cinque figlie, impedendo loro di godere della propria adolescenza, mentre il padre, un professore di matematica, non interviene mai nelle decisioni familiari.

È estate: in città imperversa una malattia che attacca gli alberi. Cecilia, la più giovane delle sorelle, tenta il suicidio, tagliandosi le vene nella vasca da bagno con l'immaginetta di un santino. I genitori vengono invitati dagli assistenti sociali a permettere alla loro figlioletta di avere una vita sociale più attiva. La signora Lisbon organizza allora una festa, ma durante questa l'atmosfera imbarazzante è palese. La ragazzina chiede di assentarsi e, recatasi al piano superiore, si getta dalla finestra della sua camera, cadendo sulla ringhiera acuminata del giardino. Il parroco dichiara però che si tratta di un incidente, con l'appoggio dalla signora Lisbon. Il padre continua a mostrarsi apatico e i vicini danno tutta la colpa alla ringhiera, che viene sradicata il giorno dopo. Invece i ragazzi del vicinato, nonché compagni di scuola delle ragazze, sono gli unici a prendere coscienza del problema. Essi tentano in ogni modo di mettersi in contatto con le ragazze, ma con scarso successo. La storia è infatti narrata dal punto di vista di due di questi giovani. Le sorelle Lisbon rientrano a scuola per l'inizio del nuovo anno, ma non sembrano per nulla sconvolte dal suicidio della sorellina. Ormai a scuola, in città, in tv, nel Paese è emergenza suicidi giovanili, come l'emergenza virus che attacca gli alberi in città.

Nonostante le barriere culturali e religiose imposte dai genitori, a Lux, la sorella più intraprendente, viene concesso di frequentarsi con un ragazzo, Trip Fontaine, il bello della scuola, con cui comincia un corteggiamento serrato e imperterrito. La ragazza riesce quindi, nonostante l'isolamento, a farsi invitare al ballo della scuola e Trip addirittura scova altri tre amici impazienti di accompagnare le sorelle.

Il ballo sarà qualcosa di magico e assolutamente nuovo per le sorelle. Trip e Lux vengono incoronati re e reginetta della festa, ed i due fanno l'amore sul campo da football. Le altre sorelle li aspettano invano davanti alla porta di casa, già certe che verranno punite l'indomani, e salutano i loro cavalieri in un'atmosfera irreale di imbarazzo e freddezza.

Lux si risveglia sola nel campo da football, Trip l'ha lasciata sola e addormentata, per ragioni che forse non saprà spiegarsi nemmeno da adulto. Le misure prese dai genitori contro le ragazze sono drastiche: esse vengono segregate in casa, viene loro proibita la scuola e l'ascolto della musica Rock. I ragazzi tentano con loro un ultimo estremo e disperato contatto, prima via telescopio, grazie al quale vengono spiati anche gli incontri intimi sul tetto di casa tra Lux e i suoi svariati partner, poi via posta e ancora via telefono. Quando la madre viene a scoprirlo, taglia loro l'ultima via d'uscita. Rimane solo la lampada, con cui le quattro inviano segnali luminosi ai ragazzi.

L'ultimo segnale invita a presentarsi nella notte a casa loro, in macchina. Vogliono fuggire tutti insieme. Tuttavia nel salotto c'è solo Lux ad attenderli: li invita a entrare mentre lei scompare alla loro vista. I ragazzi vagano per la casa buia e giungono infine nel seminterrato in cui incredibilmente a distanza di mesi ancora languono i resti della festicciola durante la quale Cecilia si era uccisa. Da una trave del soffitto pende il corpo senza vita di Bonnie. I ragazzi spaventati fuggono e inciampano nel cadavere di Mary, che giace con la testa ancora nel forno. Therese è al piano di sopra imbottita di sonniferi. Lux, "l'ultima ad andarsene", si è uccisa con il gas di scarico dell'auto del padre. Ancora tra le dita, l'immancabile sigaretta.

La festa di ingresso in società di un'altra ragazza, dal passato e dal futuro diverso e più felice, prende il posto delle sfortunate sorelle Lisbon. Casa Lisbon invece, la quale versa in uno stato di disordine e incuria totale, viene messa all'asta con tutto ciò che contiene, mentre i coniugi Lisbon se ne vanno dalla città.

Personaggi

I Signori Lisbon. -

La presenza dominante della famiglia è la Signora Lisbon, cattolica più bigotta che osservante, attenta alla preghiera prima del pranzo e a non perdersi i sermoni domenicali in chiesa, ma al tempo stesso chiusa in un mondo suo che appare degenerato dalla fede al bigottismo, per lei la fede non è tale ma è solo un rifugio ansioso in una serie di rituali solitari e oggetti di culto in plastica dal gusto discutibile. Perfetta nell'allevare le figlie sino all'età infantile, ma incapace e sorda alle esigenze di 5 ragazze in età adolescenziale. Irremovibile e severa, anche dopo la morte delle 5 figlie. Il marito è succube della moglie ed incapace di comprendere le figlie, nonostante sia un professore di matematica e pertanto abituato a vivere in mezzo ai ragazzi.

Le sorelle Lisbon. -

Cecilia (13), la minore, è la prima a togliersi la vita. Nel corso del film, i ragazzi del vicinato avranno modo di conoscerla meglio attraverso il suo diario segreto.

Therese (17) e Bonnie (15) sembrano le figlie più addomesticate dalla madre e che sopportano meglio la situazione.

Lux (14) è la ribelle, sensuale e astuta: fa di tutto pur di conoscere il più possibile ogni aspetto della vita, come se fosse consapevole fin dall'inizio del suo destino.

Mary (16) sembra invece quella che meglio ha compreso la situazione: evita di socializzare con qualcuno all'interno della scuola, e al ritorno dal ballo della scuola risponde con un secco no "...no, meglio di no, perché no!" al ragazzo che la voleva accompagnare sino alla porta di casa.

Le autorità. -

Se il primo medico è una figura ignota (si vedono solo le spalle) Sofia Coppola per il 2° medico Dr.Horniker ha scelto appositamente Danny DeVito per dare un'aria poco credibile al personaggio dello psicanalista. Sigaretta in bocca e casetta delle bambole che si intravede alle sue spalle conferiscono ad Horniker l'immagine di uomo sbagliato nel posto sbagliato. Anche la preside ed il vicepreside sono rappresentati dalla regista come due personaggi senza carattere e spessore umano.

I vicini di casa. -

Gli adulti che vivono attorno alla famiglia Lisbon, hanno solamente una vaga generica impressione di ciò che accade. C'è una incolmabile distanza tra la realtà nella casa Lisbon e l'opinione dei vicini adulti. I ragazzi del vicinato, invece, pur nella loro giovinezza ed inesperienza, sembrano essere quelli meno lontani dal comprendere i fatti.

La giornalista ed il prete. -

Benché la regista Coppola abbia scelto un'attrice dall'aria frivola, il paradosso è che la persona meno vicina alla famiglia Lisbon sia quella che più si sia avvicinata alla comprensione degli eventi. Tuttavia dall'atteggiamento della professionista appare presto evidente che è la "voglia di scoop" a prevalere, al punto che il suicidio della prima sorella viene sfruttato dalla giornalista quando si tratta di girare un secondo servizio che vede protagoniste le sorelle superstiti, abbracciate al tronco di un olmo malato, quello che la sorellina morta avrebbe voluto salvare e non abbattere. Le sorelle torneranno infatti in casa correndo, accorgendosi che quello che interessa ai giornalisti è solo "fare notizia" con qualcosa di insolito nella cittadina.

Padre Moody,

parroco della chiesa frequentata dai Lisbon, garantisce alla signora Lisbon di aver definito il suicidio di Cecilia come un incidente. Forse un modo per definire la differenza tra la volontà di morte della ragazzina e la sua volontà di fuga dalla casa e dalla vita famigliare, per sottolineare, come faranno i ragazzi amici delle sorelle, l'indole da sognatrice della prima suicida o per alleviare il senso di colpa della signora Lisbon, trovata seduta sul suo letto da sola, a meditare e tormentarsi. P. Moody invita le 4 sorelle superstiti ad uscire di casa, forse non conoscendo la reale rigidità della loro madre, e si rende disponibile ad ascoltarle quando ne avranno voglia, ma esse eviteranno di parlare della sorella: non ne parleranno con mai nessuno, neppure a scuola, neppure con i ragazzi della festa.

La signora Lisbon. -

La frase che ci mostra l'aridità familiare viene pronunciata dalla signora Lisbon nell'ultima scena: "A nessuna delle mie figlie è mai mancato l'amore. C'era tutto l'amore necessario nella nostra casa. Non ho mai capito il perché.." (riferendosi ai suicidi delle figlie). La signora Lisbon non usa il termine "famiglia" ma "casa" e tende a ricondurre il sentimento d'amore per le figlie in qualcosa di quantificabile.

fonte: Wikipedia

FILM COMPLETO

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