venerdì 9 gennaio 2015

chi ha rapito Davide Cervia?

Davide Cervia


di Gianni Lannes


Chi è STATO? Nel pomeriggio del 12 settembre 1990 viene rapito davanti alla sua abitazione di Velletri, Davide Cervia, (congedatosi dalla Marina Militare nel 1983), all’epoca tra i migliori esperti mondiali di apparati per la guerra elettronica.  

Due testimoni hanno confermato anche in sede giudiziaria la tesi del sequestro, indubbiamente connesso alle sue elevatissime conoscenze tecnologiche in ambito militare; ma soprattutto, un testimone oculare ha assistito al rapimento. 

Le indagini della Procura della Repubblica di Velletri (pm Romano Miola, procuratore capo Vito Giampietro) - pesantemente redarguite dalla Procura Generale di Roma - non hanno mai registrato il minimo progresso, e così le attività dei carabinieri locali (all’epoca i capitani Barbonetti e Gervasi, nonché il maresciallo Arzillo). Un'indagine facile, eppure gli inquirenti si sono impantanati in un nulla di fatto, sostenendo il ridicolo, addirittura un "allontanamento volontario" della vittima.
Nel 2000 la Procura generale presso la Corte d'appello di Roma ha archiviato il fascicolo confermando la tesi del rapimento, anche se non è stata in grado di individuare i colpevoli. Nel 2012 i familiari di Cervia hanno presentato una causa civile contro i Ministeri della difesa e della giustizia.

La signora Marisa Gentile, moglie dello scomparso, e i suoi due figli, attendono da 24 anni verità e giustizia. Un fatto è certo: lo Stato italiano sa perfettamente chi ha fatto sparire Cervia. Messaggio tradotto per i non udenti (sic!) e diretto alle barbe finte. Non un mistero: Davide Cervia è stato portato via con il beneplacito del governo italiano. Di chi la regia? Ma di chi ha venduto a stranieri gli apparati di guerra, e pure gli esperti senza il loro consenso. Gli stessi apparati statali che operano dietro le quinte, impunemente per interessi criminali, hanno pure reso la vita difficile alla famiglia Cervia.

Nel 1990 incombeva sull’Italia l’ennesimo governo di Giulio Andreotti (contiguo alla mafia fino al 1980 secondo la Cassazione). Da allora si sono succeduti i seguenti esecutivi eterodiretti da Washington: Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D’Alema (bis), Amato, Berlusconi (bis), Prodi, Berlusconi, Monti, Letta ed infine il piazzato dall’abusivo capo del Quirinale (sentenza Corte costituzionale numero 1/2014), tale Renzi.

Da allora ad oggi, i predetti governi tricolore non hanno dato risposta ai seguenti atti parlamentari (interrogazioni a risposta scritta e orale): 3/01675 del 22 ottobre 1991, 3/01740 del 10 dicembre 1991, 4/24415 del 4 marzo 1991, 4/06502 del 18 giugno 1991, 4/26501 del 24 giugno 1991, 4/26803 del 5 luglio 1991, 4/26907 del 10 luglio 1991, 4726957 del dell’11 luglio 1991, 4/06751 del 23 luglio 1991, 4728609 del 22 ottobre 1991, 4/03259 del 13 luglio 1992, 4/02348/ dell’11 febbraio 1993, 4/16102 del 7 luglio 1993, 4/05353 del 10 febbraio 1994, 4/00358 del 3 giugno 1994, 4/07419 del 22 dicembre 1995, 4/05744 del 13 maggio 1997, 4/09499 del 28 aprile 1997, 4/09823 dell’8 maggio 1997, 4/11916 del 22 luglio 1997, 4/12078 del 29 luglio 1997, 4/14972 del 22 aprile 1999, 4/24064 del 20 maggio 1999, 4/21516 del 6 dicembre 2000, 4/22074 dell’1 febbraio 2001, 4/34380 del 6 marzo 2001, 4/19007 dell’11 dicembre 2012, 4/04465 del 10 aprile 2014, 4/02152 del 6 maggio 2014.

Anche un sasso capirebbe che i governicchi nostrani hanno qualcosa da nascondere. La vicenda di Davide Cervia ha registrato anche notevoli depistaggi, messi in atto ostinatamente dai servizi di sicurezza dello Stato italiano, ossia Sismi e Sisde, che nel 1990 erano comandati rispettivamente, dall’ammiraglio Fulvio Martini e dal prefetto Riccardo Malpica. Hanno fabbricato a tavolino la pista iraniana, quella irachena e, infine, quella libica. Si tratta, in ogni caso, di nazioni, a cui la repubblichetta dello Stivale ha venduto armi e munizioni d’ogni genere.

Sicuramente Davide Cervia è stato rapito da servizi segreti stranieri, proprio perché straordinario esperto di tecnologie belliche di altissima precisione e potenza strategica. Sarà un caso, ma nel 1998 l’allora primo ministro Romano Prodi (affiliato all’organizzazione terroristica Bilderberg Group) ad una richiesta di informazioni sulla strage di Ustica, avanzata dal giudice istruttore Rosario Priore, ha opposto il segreto di Stato. Quali erano gli affari da tutelare? La vendita a Tel Aviv di particolari armamenti dallo Stato italiano. Per la cronaca, gli agenti del Mossad - già responsabili della strage di Argo 16, come ben sanno le autorità del Belpaese - proprio a Roma nel 1986, aveva rapito il tecnico Mordechai Vanunu.

La famiglia di Davide Cervia, come il popolo italiano (sovrano sulla carta a Costituzione stracciata dal Trattato di Lisbona), ha diritto alla verità, senza se e senza ma. E’ chiaro Renzi & Napolitano?

fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

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