lunedì 21 ottobre 2013

anoressia maschile





Gli uomini manifestano disturbi del comportamento alimentare in una percentuale molto più bassa rispetto a quella della delle donne.
Le ricerche scientifiche riportano un valore di rapporto di 10:1 o di 9:1.
Il 5% - 10% dei soggetti che soffrono di anoressia nervosa sarebbero di sesso maschile.
I disturbi del comportamento alimentare che si manifestano sembrano però essere limitati a sindromi parziali dell’anoressia nervosa (più raramente anche della bulimia).
Potremmo parlare più correttamente, quindi, di disturbi alimentari non altrimenti specificati con una sintomatologia più prossima all’anoressia.
La diagnosi, i fattori predisponenti, la severità del disturbo, le caratteristiche demografiche, sociologiche e psicologiche, il trattamento ed l’esito della sindrome sono simili alle manifestazioni femminili, tuttavia si evidenziano alcune differenze di genere.
La sintomatologia riguarda:
  • ansia legata al peso corporeo e alla possibilità di ingrassare;
  • ansia legata all’assunzione dei pasti;
  • credenza ingiustificata che il peso sia eccessivo e che il malessere soggettivo possa essere contenuto tramite la perdita di peso;
  • eccesso di esercizio fisico;
  • abuso di farmaci per controllare il peso corporeo.
L’esordio del disturbo si colloca intorno ai 19 anni, quindi in età più tardiva rispetto a quella femminile.
Alla sindrome alimentare possono essere associate difficoltà psicologiche come depressione, iperattività, dipendenza da sostanze (soprattutto alcool), paure ingiustificate e ossessioni (Carlat, Camargo e alt,1997), eccesso di perfezionismo, difficoltà nei rapporti interpersonali  (Fernandez-Aranda e alt, 2004).
Rispetto al sesso femminile si osserva però una maggiore capacità nella gestione degli impulsi.
Nelle donne la sindrome anoressica conduce alla scomparsa del menarca, negli uomini questo problema potrebbe essere sostituito da perdita di interesse sessuale, impotenza e abbassamento dei livelli di testosterone. Le ricerche in questo campo sono ancora in evoluzione.
Il disturbo sembra insorgere come reazione ad un precedente periodo di sovrappeso, vissuto dal soggetto con ansia e vergogna a causa delle pressioni familiari e delle vessazioni subite dal gruppo di pari.
Spesso la richiesta di aiuto è tardiva a causa della vergogna aggiuntiva di star manifestando un “disturbo da femmine”.
Questo conduce spesso all’insorgenza di maggiori complicazioni a livello fisico rispetto alla popolazione femminile.
Le preoccupazioni somatiche manifestate dagli uomini sono legate più all’assenza di grasso e alla presenza di una evidente muscolatura piuttosto che allo stretto controllo del peso corporeo. Questo li conduce spesso a non arrivare a perdite di peso gravemente invalidanti come nei casi femminili.
L’attenzione è rivolta soprattutto alla dimensione delle spalle, della vita e delle anche, mentre glutei e cosce non destano in genere preoccupazioni.
Il controllo del peso e della forma corporea è effettuato maggiormente attraverso un eccesso d attività fisica piuttosto che tramite l’abuso di lassativi e diuretici.
L’impulso che spinge gli uomini a concentrare tutte le loro energie sul conseguimento di un fisico perfetto a discapito della famiglia e degli amici è definito Riverse Anorexia.
Le persone inquadrabili in questa sindrome praticano in modo assiduo e compulsivo body building, sport che permette di aumentare considerevolmente la propria massa muscolare.
L’eccessiva attenzione verso la crescita muscolare e l’assenza di grasso sembra essere speculare all’attenzione delle anoressiche verso l’assenza di grasso e l’annullamento del proprio corpo da qui il temine “anoressia inversa”.
 
La famiglia ha un ruolo rilevante nelle genesi del disturbo anche in campo maschile.
L'ambiente familiare pare essere caratterizzato da un'alta richiesta di perfezione; i figli, nel tentativo di rispondere a queste richieste, spesso vivono sentimenti di scarsa autostima ed inadeguatezza.
I padri di maschi anoressici chiedono spesso ai propri figli di eccellere nello sport e di raggiungere un fisico muscoloso e mascolino.
Nelle famiglie con un figlio con disturbi alimentari si riscontrano alte percentuali di separazioni, divorzi e abusi.
La scarsità nei dati reperibili relativi a questo problema è legata non alla sua assenza ma alla mancanza di strumenti di valutazioni tarati sul genere maschile, agli stereotipi culturali e alla difficoltà che incontrano gli uomini che soffrono di questo disturbo nel venire allo scoperto.


fonte: www.anthropsdca.it

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