l'abitudinario
è quell'essere che nel suo reale immaginario
percorre il solito binario al solito orario,
aspetto ordinario,
esponente della posizione del missionario
propone il campionario
di materiale frammentario,
vive negli abissi dell'acquario,
sta dalla parte del miliardario
sinonimo e contrario alle ragioni del proletario
pur di farsi notare si attaccherebbe al lampadario,
caro diario, al di là del divario,
l'abitudinario fa tutto quel che è necessario.
Opportunista, narcisista, moralista, esibizionista,
(non sparate sul pianista!)
punta il proprio punto di vista nella direzione prevista,
ribelle, poche stelle, lanciatore di caramelle,
sferra colpi di coda, uniforme a qualunque moda,
l'abitudinario
quando guida non calcola la distanza
che intercorre tra l'arroganza e l'ambulanza,
propone un modello di padreterno a sua immagine e somiglianza
per fare in modo che l'illusione non sia mai abbastanza,
ha in dote un anfratto talmente stretto
che non ci passa nemmeno un gatto,
anzi no, uno spillo, toccanti lacrime di coccodrillo,
sceglie la busta giusta, la giusta mossa, batte cassa,
finge e non comprende, si giustifica dei soldi che prende.
L'abitudinario
è il salmone che risale la corrente,
non va a morire, più che altro è una contraddizione vivente,
si adatta a qualunque ambiente, vincolato al potente,
la sua mente si vende al miglior offerente,
stratega del piattume,
a seconda della circostanza cambia costume,
si pappa il tuorlo e butta l'albume.
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