giovedì 6 febbraio 2014

banalTV

FAZIO & LITTIZZETTO: LA BANALITA' IN TV




LA DISINFORMAZIONE PREZZOLATA DAI FESSI DEGLI ITALIDIOTI FA SPETTACOLO. UNA PENA: L'ESPERTA POLITICAMENTE CORRETTA DI LETAME ED AFFINI SPROLOQUIA DI TERREMOTI. INSOMMA, AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE NEL PAESE DEGLI ITALIDIOTI.
IL DELIRIO... ALLO STATO BRADO PER STRAPPARE CRASSE RISATONE TV, NIENTE A CHE FARE CON LA SATIRA DI UNA VOLTA.

fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

insulti



Senti chi insulta (Marco Travaglio)
Da il Fatto Quotidiano del 04-02-2014

I 5Stelle? “Fascisti” “nazisti” e “bagasce”.

UN LUNGO ELENCO DI BALLE, FALSITÀ, ATTACCHI PERSONALI CHE AVVERSARI POLITICI, GIORNALI E COMMENTATORI HANNO SCAGLIATO CONTRO I GRILLINI DA QUANDO SONO DIVENUTI LA PRIMA FORZA D’OPPOSIZIONE IN PARLAMENTO. L’INTENTO È QUELLO DI METTERLI FUORI GIOCO

Gli insulti e le volgarità targati 5 Stelle sono noti e arcinoti, anche perché giornali e tv non perdono l’occasione per amplificarli e, talvolta, ingigantirli. O, quando non ci sono, inventarli. Molto meno noti sono gli insulti, le volgarità, le falsità e le calunnie subiti dai 5 Stelle, che passano quasi sempre sotto silenzio. Eccone una succinta antologia, a campione.

FASCISTI. “Grillo mi ricorda Mussolini” (Giampaolo Pansa, l ’ Espresso, 16-9-2007). “Berlusconi e Grillo uniti sotto spoglie diverse in un unico disegno… In un impeto suicida la festa dell’Unità ha aperto le porte all’appello squadristico di Grillo” (Mario Pirani, Repubblica, 20-9-07). “Anche i fasci di combattimento fascisti, nel 1919, si proponevano di mandare a casa tutta la vecchia classe politica democratica e poi fondare nuovi partiti: ne fondarono uno solo e proibirono gli altri” (Eugenio Scalfari, Tv 7, 22-9-07). “Un movimento potenzialmente eversivo… Si può paragonare Grillo a Mussolini? Con molte cautele, sì. Mussolini ha usato il manganello e l’olio di ricino, Grillo la volgarità” (Giuseppe Tamburrano, Unità, 21-9-07). “Benito Grillo” (Tony Damascelli, il Giornale, 26-4-08). “Il Grillo che aizza le piazze è uno squadrista che fa paura” (Giuliano Ferrara, il Giornale, 24-2-12). “Il camerata Grillo” (Repubblica, 29-8-12). “Grillo è un fascista del web” (Pier Luigi Bersani, 25-8-12). “Nel discorso di Grillo si trovano tracce di ‘ linguaggio fascista’” (Luigi Manconi, Unità, 7-9-12). “Il Duce Beppe” (Libero, 12-12-12). “Antifascismo, Grillo attacca la Costituzione. In questo Paese spesso si tenta di negare il fascismo come esperienza terribile. Purtroppo il comico è in buona compagnia” (Carlo Smuraglia, presidente Anpi, l ’ Unità, 15-1-13). “Quelle tracce destrorse, dalle nozze gay a Casa Pound” (Toni Jop, l ’ Unità, 8-2-13). “L’elettorato di Grillo è di destra populista” (Giuseppe Fioroni, 20-2-13). “‘ Il popolo italiano – nella sua parte migliore – si è dato un governo al di fuori, al di sopra e contro ogni designazione del Parlamento’. Molto probabilmente Beppe Grillo non ha mai letto queste parole. Si tratta di Benito Mussolini in un famoso discorso del 1922” (Claudio Tito, Repubblica, 8-6-13). “Il no al voto segreto sul Cav? Pd e Grillo copiano il Duce” (il Giornale, 17-10-13). “Grillo squadrista contro l’Unità” (Unità, 7-12-13). “Quale differenza passa tra Beppe Grillo e Benito Mussolini? In apparenza nessuna” (Giampaolo Pansa, Libero, 2-2-14).

NAZISTI. “Grillo mi ricorda i fascisti, anzi i nazisti: ha la violenza verbale di Göbbels. Un fascio-comunista” (Guido Crosetto, Fratelli d’Italia, 27-4-12). “Grillo ha una logica vicina al nazismo” (Antonio Pennacchi, Corriere, 28-8-12). l dottor Gribbels” (Giuliano Ferrara, il Foglio, 2013-14). “Grillo parla come Hitler, con lui scappiamo all’estero” (Riccardo Pacifici, comunità ebraica di Roma, il Giornale, 23-3-13). “Grillo si metta il cuore in pace: non sarà lui a riuscire dove fallirono fascisti e nazisti, Mussolini e Hitler, Starace e Göbbels” (Oreste Pivetta, Unità, 29-3-13). “Adele Gambaro si è svegliata di colpo, bruscamente: ‘ Questo è una specie di nazismo informatico’” (Tommaso Ciriaco, Repubblica, 20-6-13. Lo stesso giorno la Gambaro avverte sulla sua pagina facebook: “L’intervista apparsa oggi su Repubblica che mi riguarda non è mai stata rilasciata. È totalmente inventata”). “La politica di Beppe Grillo usa le forme, i modi e i contenuti che questo Paese ha conosciuto nel ventennio più buio, che non è quello di Berlusconi come ci siamo abituati a ripetere con colpevole leggerezza, ma quello di Mussolini e delle camicie nere, delle squadracce coi manganelli e l’olio di ricino… Non ci sono solo i picchiatori, gli uomini forti dal pugno facile: ci sono anche i suggeritori, le spie, i delatori, quelli che il 16 ottobre ‘ 43 indicavano ai nazisti chi erano e dove abitavano gli ebrei del ghetto di Roma” (Luca Landò, Unità, 7-12-13).

ALBA DORATA. “Grillo vuol costruire un ‘ movimento 12 stelle ’ con Alba dorata e simili. Pronto il tour europeo” (Michele Di Salvo, Unità, 24-7-13. La notizia è destituita di ogni fondamento). “Grillo e Casa-leggio non sono stati ancora circoscritti e ben identificati. È vero che non sono Alba Dorata ma, in un certo senso, sono peggio perché lì almeno funziona la profilassi ideale e culturale, come è sinora accaduto in Francia con Le Pen. Mentre qui c’è una complicità diffusa e una sottovalutazione, come fossero solo troll del web e non teppisti pericolosi, goliardi ingenui e non eversori malati, comici e non drammatici… I capi sono miei coetanei inaciditi che innescano, danno fuoco alle polveri e nella black list dove oggi stanno i giornalisti domani metteranno i manager, gli artisti, le figure pubbliche… sino a quando non arriveranno al vicino di casa” (Francesco Merlo, Repubblica, 10-12-13).

LEPENISTI. “Le Pen: ‘ Beppe, incontriamoci’. La destra xenofoba tifa 5 Stelle” (Toni Jop, Unità, 3-4-13).”Il telefono di Le Pen e il Duce in cucina” (Toni Jop, Unità, 9-4-13). “Grillo va a lezione di destra. I 5 Stelle incontrano la Le Pen. Prove d’intesa Grillo-Le Pen: asse a destra per le Europee. La testimonianza: ‘ Un deputato del Front national in visita segreta a Casaleggio’. Contatti tra parlamentari” (Giornale, 2-12-13). “Populisti di tutta Europa uniti. E Lady Le Pen corteggia Grillo. ‘ Contatti ’ sarebbero intercorsi tra Marine Le Pen e Beppe Grillo” (Unità, 13-11-13. Nessun incontro né contatto è mai avvenuto fra il partito di Le Pen e il movimento 5 Stelle. Marine Le Pen, anzi, ha spregiativamente definito Grillo “tribuno sfiatato” e i 5 Stelle “un’eruzione cutanea”).

BERLUSCONIANI. “Incarnazione post-berlusconiana spacciata per novità” (Ezio Mauro, Repubblica, 23-5-12). “Grillo come Silvio” (Toni Jop, l ’ Unità, 21-12-12). “Grillo, con tutto il suo populismo, trasversalismo ideologico, ‘ casapoundismo’, antisindacalismo e antiparlamentarismo, il culto della persona, le nuotate nello Stretto fiume giallo, con tutto il suo ciarpame di rete e i suoi stracci da pataccaro internauta, i suoi argomenti da bar, la sua ‘ cacolalia’… è l’erede di Berlusconi… È il Berlusconi dopo Berlusconi” (Francesco Merlo, Repubblica, 27-1-13). “Patto Grillo-Berlusconi per fermare il cambiamento” (Unità, 28-3-13). “Grillo fa la lista nera dei giornalisti: obiettivo la sinistra” (Toni Jop, l ’ Unità, 5-6-13. Infatti i telegiornalisti più faziosi per i commentatori sono Giovanni Toti del Tg 4 e Bruno Vespa). “Nasce lo strano asse Forza Italia-Grillo” (Libero, 6-12-13). “Asse tra il Cav e Grillo” (Unità, 8-12-13). “Berlusconi e Grillo col forcone” (Unità, 11-12-13). “La marcia degli eversori. Berlusconi minaccia, asse con Grillo contro il Quirinale” (Unità, 13-12-13. Finora gli unici patti con B. li hanno siglati il Pd per rieleggere Napolitano, Enrico Letta per il governo e Renzi per la legge elettorale.

LEGHISTI. “Grillo e la Lega alleati: via l’euro” (Unità, 10-9-12). “Lo strano corteggiamento tra Lega e Cinque Stelle” (Unità, 28-8-13).

MONTIANI. “Grillo sbraita, ma aiuta solo Monti” (Magdi Cristiano Allam, Giornale, 11-2-13).

LETTIANI. “Aria di soccorso grillino per il governo (Letta, ndr)” (Libero, 8-1-14).

DISABILI. “Buuu… dategli il foglio giusto… buuu!” (cori di insulti dai banchi della maggioranza Pd-Sc-Pdl mentre parla alla Camera il M 5 S Matteo Dall’Osso, che ogni tanto si interrompe in quanto affetto da sclerosi multipla, 25-7-13).

PEDOFILI. “Grillo raschia il fondo e va a caccia di minorenni” (Libero, 30-5-13)

TERRORISTI. “Che accadrebbe se un mattino qualcuno, ascoltati gli insulti di Grillo, premesse il grilletto?” (Mauro Mazza, direttore Tg 2, 9-9-2007). “Grillo dalle 5 stelle alle 5 punte” (Libero, 3-1-12). “Grillo avvocato dei terroristi anti tasse” (Giornale, 3-1-12). “La sinistra eversiva ha scelto: ‘ Votate 5 Stelle’. Il Carc esce allo scoperto: ‘ È l’unico modo per sviluppare la ribellione’” (Giornale, 23-2-12). “Grillo ammazzerà i partiti. E poi l’Italia” (Giampaolo Pansa, Libero, 20-5-12). “Populismo eversivo” (Eugenio Scalfari, Repubblica, 4-11-12). “Omicidio, Bin Laden e Islam: quello che non si dice di Grillo” (Annamaria Bernardini de Pace, Giornale, 8-11-12). “Grill Laden sgancia missili su Israele” (Francesco Borgonovo, Libero, 26-6-12). “La linea politica è fissata con i comunicati che il famous comedian mette in rete con la numerazione progressiva, come le Br” (Francesco Merlo, Repubblica, 12-11-12) “Volevano il morto e Grillo sta con loro” (Giornale, 15-11-12). “No global, anti Tav, violenti: così Grillo prepara il ‘ golpe’” (Giornale, 16-11-12). “Grillo porta in Parlamento i black bloc” (Silvio Berlusconi, 22-2-13). “La sinistra eversiva ha scelto: ‘ Votate 5 Stelle’. Amici dei brigatisti” (Giornale, 23-2-13). “Golpe grillino: Parlamento occupato” (Giornale, 10-4-13). “Cinque stelle rosse. Echi, slogan, sogni di rivoluzione. C’è un filo che porta da Grillo agli anni Settanta. Da Toni Negri a Rossanda. Dai Cobas ai no global” (Espresso, 25-4-13). “Il paragone che mi sento di fare è ad esperienze della nostra storia recente, quando cioè Nar e Br realizzavano precisi volantini con foto, nomi e indirizzi, e semmai professione, dei ‘ bersagli da abbattere’, generando così un diffuso senso di terrore e avvertimento mafioso a chiunque avesse idea di schierarsi apertamente contro. E spesso bastava, e non serviva nemmeno poi gambizzare… Oggi Grillo fa la stessa cosa” (Michele Di Salvo, Unità, 11-12-13).

COMUNISTI. “Grillo sta con i comunisti” (Alessandro Sallusti, Giornale, 2-11-12). “Democrazia dal basso da Corea del Nord” (Giuliano Ferrara, Foglio, 12-12-12). “Sembra il Pcus di Stalin. Quelli scelti dall’ex comico sono i metodi in voga nell’Unione sovietica degli anni 30. Il grillusconismo è veterobolscevico” (Luca Telese, Pubblico, 13-12-12). “Chi vota Grillo si ritrova falce e martello” (Alessandro Sallusti, Giornale, 9-2-13). “Il segreto di Grillo. Sotto le cinque stelle la falce e il martello. Ex Psiup, No Tav, Cobas e nostalgici del Pci” (Giornale, 9-2-13). “Tra i grillini monta la rabbia: ‘Come nel Kgb’” (Stampa, 15-5-13). “Quando Beppe urlava: votate falce e martello” (Giornale, 24-2-12). “Il M 5 S è demagogicamente di sinistra” (Piero Ostellino, Corriere, 27-2-13). “Beppe come Ceausescu” (Libero, 20-6-13). “Pericolo: governo demogrillino. Pronto il ribaltone rosso per scaricare il Pdl e dare vita all’esecutivo più a sinistra della storia” (Maurizio Belpietro, Libero, 16-6-13). “Asse Pd-Grillo sulle nozze gay” (Franco Bechis, Libero, 19-12-13). Massoni. “Grazie a Casaleggio i massoni votano M 5 S” (Libero, 28-3-13).

YANKEES. “Beppe l’amerikano. ‘ Dietro il fenomeno M 5 S ci sono Cia e Goldman Sachs’. Bisignani rivela i dispacci del 2008 dell’ambasciatore Spogli a Casa Bianca e 007: ‘ Per noi è credibile’. Sull’agenzia di rating: ‘ Si tradì con gli elogi’. I soldi di Soros” (Libero, 29-5-13).

CASTALI. “I grillini ci costano come la Casta. Privilegi a 5 stelle: dicono di non volere soldi, ma da onorevoli incasseranno per legge 30 milioni l’anno” (Giornale, 1-11-12). “Grillo candida portaborse e trombati” (Giornale, 9-12-12). “Grillo epuratore è peggio dei partiti” (Maria Giovanna Maglie, Libero, 13-12-12). “Portaborse e No Tav. Ecco i candidati di Grillo” (Libero, 15-2-13). “I grillini acchiappa poltrone: ‘ Posti pronti per i trombati’” (Libero, 20-3-13). “I grillini duri e puri sedotti (come tutti) da soldi, tv e poltrone” (Giornale, 8-5-13). “Grillo controlla la Rai” (Giornale, 6-6-13). “Bossi, Berlusconi, Grillo: i nemici della casta sono i suoi migliori amici” (Curzio Maltese, Venerdì di Repubblica, 27-12-13). “Voi 5 Stelle siete la Parentopoli e venite a darci lezioni: ma vaffanculo” (Pina Picierno, Pd, 25-9-13). “L’opinione pubblica prova ormai disgusto nei confronti dei partiti ‘ arraffoni ’ (compresi, come si è visto in Emilia Romagna, i nuovi arrivati, anch’essi famelici, del M 5 S)” (Pierluigi Battista, Corriere, 13-12-13. Falso: il consigliere dell’Emilia Romagna coinvolto nello scandalo dei rimborsi è un “ex”, fuoriuscito dal gruppo M 5 S, mentre i parlamentari M 5 S han rinunciato ai rimborsi elettorali; ma questo Battista non lo dice).

MATTI. “Grillo è fuori di senno o è un demagogo” (Eugenio Scalfari, Espresso, 7-6-12). “Disturbati” (Scalfari, Repubblica, 4-11-12). “Luci spente e benzina vietata. Ecco cosa accadrà a chi sceglie Grillo” (Giornale, 10-2-13). “Una setta di mezzi matti” (Giuliano Ferrara, Repubblica, 26-2-13). “Grillo e Casaleggio intendono abolire le auto, ridurre lavoro e stipendi, chiudere le banche e le carceri, rivalutare Karl Marx. Le case? In bambù. E quanto al sesso…” (Maurizio Belpietro, Libero, 21-3-13). “Masnada di dementi” (Giuliano Ferrara, Foglio, 23-3-13). “Un mio amico di cui non farò il nome ha avuto occasione di pranzare con Casaleggio… Gli poneva domande politiche… Il suo commensale rispondeva con poche parole, ma tra una portata e l’altra guardava il suo modernissimo telefonino seguendo un programma di videogiochi… Il suo interlocutore per uscire da un crescente disagio… gli chiese che cosa fosse quel videogioco… La risposta fu finalmente cordiale: ‘ Il tema è quello della distruzione dell’Universo. Venga a vedere’. Infatti. È un gioco americano che insegna ai giocatori come si può ottenere la distruzione delle singole stelle, dei loro pianeti, delle costellazioni e delle galassie usando alcuni gas, alcune particelle elementari e alcuni campi magnetici… Vince chi realizza la distruzione totale nel minor tempo possibile… Dio ce la mandi buona, ma temo il peggio se avremo nella stanza dei bottoni un governo che avrà come ideologia un videogioco di quel genere” (Eugenio Scalfari, Espresso, 19-3-13. Replica Casaleggio: “Scalfari colleziona una serie di panzane degne dell’avanspettacolo. Devo precisare che non amo i videogiochi, non ho un modernissimo telefonino, ma un antiquato apparecchio iPhone 3 G di qualche anno fa e rispetto i miei interlocutori”).

NEMICI DI MARTIN MISTèRE. “Martin Mistère contro Grillo. Provocazioni: il creatore del celebre fumetto e il pantheon esoterico dei Cinque Stelle. Andate oggi a (ri) vedervi il video di Casaleggio. La democrazia si distrugge con la democrazia” (Alfredo Castelli, creatore di Martin Mistère, Corriere-Letture, 28-4-13).

BRUTTI. “Sono mediamente brutti, malvestiti secondo le regole basilari degli abbinamenti cromatici, con pettinature da carcerati o da sfigati di provincia, parlano un italiano da balera misto a burocratese, leggono solo il blog di Grillo e avallano dietrologie complottistiche da tara psichica, si muovono in branco, non hanno un pensiero” (Filippo Facci, Libero, 31-1-14).

LOMBROSIANI. “Un telefilm Usa: quel serial killer che somiglia al leader 5 Stelle” (Libero, 12-5-13).



FANNULLONI. “Incapaci e lavativi. Crolla il mito del M 5 S” (Libero, 22-3-13). “Beppe santifica i fannulloni a 5 Stelle. I suoi deputati e senatori sono tra i più improduttivi” (Panorama, 22-1-14).

VIGLIACCHI. “Calabraghe a 5 stelle” (Vittorio Feltri, Giornale, 20-3-13). “Il vigliacco qualunquismo di Beppe” (Luigi Cancrini, Unità, 15-12-13).

COGLIONI. “Mezzo coglione, mo ’ se non te ne vai t’appizzo un pugno che t’ammazzo” (Angelo Cera, Scelta Civica, al deputato M 5 S Angelo Tofalo, 19-6-13). “Coglione intero” (Cera ad Alessandro Di Battista, 19-6-13). In tournée. “Il leader torna showman: tournée in Australia” (Corriere, 13-6-13. Della tournée in Australia non si troverà mai alcuna traccia). “La missione di Grillo Oltreoceano: pronta una tournée in America” (Repubblica, 1-7-13. Anche della tournée americana non si avrà più notizia). Cancronesi. “Si continua con il ‘ Cancronesi ’ con cui Grillo, paladino della cosiddetta ‘ cura Di Bella’, bollò con disprezzo Umberto Veronesi, accusato di boicottare non meglio precisate cure alternative nella guerra contro i tumori” (Pierluigi Battista, Corriere, 4-3-13. Falso: Grillo disse Cancronesi in polemica con la difesa a spada tratta fatta dell’illustre oncologo degli inceneritori, che emettono nanoparticelle cancerogene).

LADRI. “Grillo è un personaggio di brutale avidità” (Ernesto Galli della Loggia, Corriere, 25-9-2007). “A Grillo 10 milioni in nero per la festa dell’Unità” (Giovanni Guerisoli, ex Cisl, Radio 24 e Giornale, 30-8-12. Segue smentita del segretario Raffaele Bonanni, con tanto di ricevuta e scuse). “Lady Grillo prende casa a Malindi. I lussi della signora anti-Casta imbarazzano il comico” (Libero, 18-11-12). “Considerato ciò che si legge sulla stampa su società off shore, investimenti e strane operazioni finanziarie in paradisi fiscali, inseriti nella black list, sarebbe opportuno che Grillo chiarisca cosa sa e come lo riguardino certe iniziative e in che modo siano compatibili con la trasparenza che tanto predica e con i principi sulla base di quali si presenta al paese e al Parlamento” (Davide Zoggia, Pd, 8-3-13. Il riferimento è alla copertina dell’Espresso “L’autista, la cognata e il Costarica” su 13 società aperte in Costarica dall’autista di Grillo, Walter Vezzoli, e dalla sua compagna, cognata di Grillo. Ma l’investimento totale è risibile: 20. 220 dollari. E Vezzoli ha abitato e lavorato in Costarica per una decina d’anni, gestendo una discoteca, aprendo un negozio di prodotti biologici e tentando invano di costruire un resort. Grillo non c’entra nulla, avendo visto il Costarica solo in cartolina). “Voti Grillo, incassa Beppe. Beppegrillo. it visitato da 5 milioni di utenti ogni mese. Il comico genovese guadagna a ogni clic” (Panorama, 20-3-13). “Gli affari di Casaleggio & C.: tu vai sul blog, loro incassano. L’esperto: ricavi milionari” (Giornale, 25-3-13). “Così guadagna il partito-azienda di Grillo” (Michele Di Salvo, Unità, 4-4-13. In realtà il blog di Grillo è stato in perdita, come la Casa-leggio Associati, fino al 2012, quando – grazie a piccole pubblicità – la società di Casaleggio ha registrato un utile di 69. 500 euro). “Grillo: ‘ Restituiti i finanziamenti, ma non so dove sono finiti’” (Repubblica, 21-6-13. Falso: i surplus non spesi di diarie e indennità dei parlamentari M 5 S – circa 2, 5 milioni a trimestre – vengono depositati su un conto per il microcredito alle imprese in difficoltà). “Vacanze a scrocco. I viaggi regalo della Valtur sono uno spaccato dell’Italia che vive di favori. E, tra politici e vip, negli elenchi dei ‘ favoriti ’ spunta a sorpresa Beppe Grillo” (copertina Panorama, 3-7-13). “Cinque stelle al prezzo di una. Beppe scroccone. E poi fa il moralista” (Libero, 27-6-13. In realtà, diversamente dai politici, le vacanze in questione si riferiscono ad anni precedenti il 2007, quando Grillo era solo un comico e soggiornava con lo sconto in cambio di spettacoli nei villaggi Valtur). “Nasce la tv di Grillo: il decoder costa 60 euro” (Michele Di Salvo, Unità, 10-9-13. Mai nata una tv di Grillo col decoder da 60 euro).

AFFAMATORI DEL POPOLO. “Pagamenti alle imprese: per il M 5 S è una ‘ porcata’” (Unità, 27-3-13. Falso: anzi, proprio grazie a una mozione M 5 S vengono sospese le cartelle esattoriali per le imprese in credito con lo Stato). “Grillo contro i terremotati” (Unità, 22-6-13). “Perde Grillo, l’Emilia respira” (Unità, 23-6-13). “Il cinismo del guru… il vergognoso ostruzionismo del gruppo Cinque stelle ha rischiato di far cadere importanti norme e finanziamento a favore delle popolazioni colpite dai terremoti di Emilia e Abruzzo” (Claudio Sardo, Unità, 23-6-13. Falso, anzi i 5 Stelle devolvono ai terremotati dell’Emilia i 420 mila euro avanzati dai contributi raccolti in campagna elettorale). “Ostruzionismo M 5 S, può tornare la seconda rata Imu” (Repubblica, 29-1-14). “5 Stelle, ostruzionismo sul decreto Imu”, “Barricate grilline: torna il rischio Imu” (Unità, 29-1-14. Falso: l’ostruzionismo dei 5 Stelle riguarda il regalo di 4, 5 miliardi alle banche, non la seconda rata dell’Imu, infilata in maniera incostituzionale dal governo nello stesso decreto).

PLEBEI. “Il V-Day? Un carnevale plebeo e volgare … sentimenti beceri e forcaioli” (Sergio Romano, Corriere, 13-9-07).

VESPISTI. “La parabola del buffon prodigo … Rasputin Casaleggio sta trattando con Vespa” (Francesco Merlo, Repubblica, 27-1-13. Poi Grillo non va né da Vespa né in nessun’altra tv).

RAZZISTI. “Grillo anche razzista: schiaffi ai marocchini. In Rete un video del 2006 in cui dà consigli ai carabinieri su come sistemare i migranti. Niente di nuovo: ce l’ha con gli zingari” (Toni Jop, l ’ Unità, 4-9-12). “Grillo esorta a trattare con ‘ due schiaffetti ’ in caserma, lontano da occhi indiscreti, ‘ i marocchini che rompono i coglioni’” (Pierluigi Battista, Corriere, 4-3-13. Falso: Grillo denunciava alcuni poliziotti che avevano preso a botte un immigrato). “Omofobi e razzisti, i ‘ 5 Stelle ad honorem ’ di Londra” (l ’ Unità, 6-6-13).

ANTIDEMOCRATICI. “Chi inneggia al ‘ Vaffanculo ’ partecipa consapevolmente a quelle invasioni barbariche… Mi viene la pelle d’oca: dietro al grillismo vedo la dittatura” (Eugenio Scalfari, Repubblica, 10-9-07). “Il brutto ghigno antidemocratico dietro la farsa dei ‘ soliti ignoti ’ di Grillo” (Paolo Cirino Pomicino, Foglio, 5-3-13). “Casaleggio & Grillo neoscuola dei dittatori” (Bruno Gravagnuolo, Unità, 26-6-13). “Con Grillo usciamo dalla democrazia” (Pier Luigi Bersani, 21-2-13). “È l’Hugo Chávez di casa nostra” (Pierluigi Battista, Corriere, 5-11-12).

EPURATORI. “Grillo si traveste da Robespierre: taglia le teste e grida al complotto” (Giornale, 13-12-12). “Grillo-epurator. Chi vi ricorda?” (Toni Jop, Unità, 4-1-13). “Scatta la ghigliottina” (il Giornale, 1-5-13). “Scatta la purga” (il Giornale, 12-6-13). “La purga” (Libero, 13-6-13). “Minculpop 5 Stelle” (Giornale, 13-6-13). “Epurazioni. Quando la politica non tollera il dissenso. Una vecchia pratica di partito che si aggiorna con la lapidazione a colpi di ‘ post’” (Francesco Merlo, Repubblica, 20-6-13). “Da Silla a Stalin la sindrome del ‘ purificatore’” (Repubblica, 20-6-13). “Inquisizione” (Repubblica, 18-6-13). “Grillo ordina il repulisti” (Repubblica, 19-6-13). “Fobie, paranoie e gogne online: la sfida politica diventa mobbing” (Repubblica, 19-6-13). “La fatwa di Grillo” (Repubblica, 13-12-12). “Grillo vara la purga” (il Giornale, 20-6-13).

IMPOSTORI. “Grillo non è un comico: è un grosso impostore… Fa la guerra… annuncia il bagno di sangue” (Adriano Sofri, Repubblica, 22-2-13).

MENAGRAMO. “Se Casaleggio fosse più iettatore che guru?” (M. N. Oppo, Unità, 23-7-13).

STERCORARI. “Scarabei stercorari” (Filippo Facci, Giornale, 11-11-2008).

IMPOTENTI. “Grillo fa dichiarazioni da puttaniere, dimostra di avere un pisello piccolo” (Giuliano Ferrara, Twitter, 16-7-12).

SFIGATI. “I suoi veri elettori sono pochi sfigati” (Filippo Facci, Libero, 17-5-12).

MAIALI. “Grillo urla, emette grugniti al posto di pensieri” (Nichi Vendola, 2-5-12).

MENATELI PURE. “(Il questore Stefano Dambruoso che ha picchiato la M 5 S Loredana Lupo, ndr) ha esercitato una forza legittima. Bravo Dambruoso… Se blocchi una che sta facendo una cosa violenta puoi non controllare il gomito” (Pierluigi Battista, Twitter, 30-1-14).

ROTTINCULO. “Ciao rottinculo” (saluto dei deputati Pdl ai colleghi M 5 S, testimonianza della deputata Patrizia Terzon, 2013). “Vi faccio un culo così” (Mario Ferrara di Gal a Vincenzo Santangelo e Paola Taverna di M 5 S, Montecitorio, 22-11-13).

MERDE & C. “Stronzo, coglione, venite fuori, quattro pezzi di merda, moralisti del cazzo” (deputati Pd e Pdl ai 5 Stelle, Montecitorio, 10-9-13).

FINTI MORTI. “Se trovassimo Grillo steso per terra, penseremmo: guarda cosa deve fare per tirare a campare un povero professionista del ridicolo” (Francesco Merlo, Repubblica, 4-9-12).

II GALERA. “Grillo è un fuorilegge della democrazia, parassita malato delle polemiche… Dovrebbe essere bandito dalla scena pubblica con metodi rigorosi ed estremi… È un mostro antidemocratico di volgarità e di menzogna… un’infusione di bestialità… Deve essere eliminato dal finto gioco delle regole e delle parti” (Giuliano Ferrara, Foglio, 3-2-14).

BAGASCE. “Ciao bagascia” (due deputati del Pdl alla collega Paola Pinna del M 5 S, 30-6-13).

fonte: www.lonesto.it

martedì 4 febbraio 2014

il tradimento di Grillo


di Curzio Maltese
Se fossi un militante del Movimento 5 Stelle oggi chiedereil’impeachment di Beppe Grillo per alto tradimento. È evidente che l’ex comico e Casaleggio stanno imbrogliando otto milioni di elettori. Dicono di voler andare al governo per cambiare l’Italia. Ma sono terrorizzati dall’idea e badano soltanto ai propri interessi aziendali. Non si spiegano altrimenti le mosse della Grillo&Casaleggio spa di questi giorni. Un vero e proprio tradimento dei valori e dei principi fondanti del M5S, anche di quelli positivi, che ci sono.
La cagnara ordita in Parlamento e sul blog dalla strana coppia è servita a far passare sotto silenzio l’oggetto di una battaglia troppo sbagliata nei modi per risultare poi giustificata nella sostanza, quella dell’opposizione all’ennesimo regalo di un governo italiano alle banche. I molti difensori d’ufficio del grillismo, che ama dipingersi come isolato dai media, insistono nel dire che i linguaggi e i gesti non contano. Quando si bruciano i libri, come quello di Corrado Augias, quando si stilano liste di proscrizione dei giornalisti, quando s’incita a insulti sessisti nei confronti di una delle poche donne che occupa una carica pubblica importante, Laura Boldrini, non si possono accampare alibi o giustificazioni. Il mezzo in questi casi è per intero il messaggio. E il messaggio, piaccia o non piaccia agli amici Dario Fo e a quelli de Il Fatto è uno solo chiaro, riconoscibile e in una parola: fascista.
È questo il primo tradimento, nei confronti di un elettorato che fascista non è per niente. Ma non è il solo. Ancora più paradossale, rispetto agli obiettivi dichiarati, è l’opposizione frontale della coppia di leader alla discussione di una nuova legge elettorale e delle riforme istituzionali: abolizione del Senato e delle province, riduzione del numero dei parlamentari, taglio ai costi della politica.
Non si tratta di un’opposizione a questo o quel modello di legge, si badi, ma il rifiuto di fare qualsiasi legge elettorale e qualsiasi riforma. In nome, di fatto, del mantenimento dello status quo, anzi addirittura di un ritorno alla prima repubblica, con un sistema proporzionale puro.
Ora, il sistema escogitato da Renzi e Berlusconi è pieno di difetti e bizzarrie, a cominciare da questo strano uso del doppio turno, che di solito o si fa o non si fa. Ma agli occhi dei grillini il cosiddetto Italicum dovrebbe avere almeno un pregio e non da poco. È l’unico sistema elettorale che rende possibile una loro vittoria. Alle condizioni poste dai fondatori, ovvero senza alcuna alleanza. Per il partito che a febbraio è diventato il primo sul suolo italiano, basterebbe un lieve aumento di consensi per arrivare al ballottaggio. E se arrivasse al secondo turno contro la destra o la sinistra, per come sono fatti gli italiani, Grillo avrebbe già vinto.
Gli elettori di Berlusconi o quelli del Pd lo voterebbero in massa pur di non vedere vincere l’altro. Il fatto che Renzi e Berlusconi non abbiano minimamente preso in considerazione tale ipotesi, non significa che non si possa realizzare. Si tratta al contrario di uno scenario, a mio parere, assai probabile.
Perché dunque Grillo butta al vento la storica occasione di vincere e governare da solo? Perché si aggrappa a un proporzionale che può rendere possibile una sola maggioranza, la grande coalizione fra destra e sinistra? Perché nei fatti è questo che vuole: l’emergenza eterna e per sé il monopolio di un’opposizione ciarliera quanto inconcludente. Per quanto, certo, redditizia per la Grillo&Casaleggio spa o meglio srl. Società a responsabilità limitata.
Lo stesso discorso si può fare per le riforme costituzionali. L’abolizione delle province e del finanziamento pubblico ai partiti, la riforma del Senato e la riduzione dei parlamentari sono da sempre fra i principali obiettivi del movimento grillino, addirittura le ragioni fondanti. Il fatto che ora anche i vecchi partiti si siano convinti della necessità di cambiare il sistema dovrebbe spingere Grillo a festeggiare la vittoria e a collaborare alle riforme. Al contrario, si lamenta che gli hanno rubato il programma. Come se farsi copiare il programma dagli avversari non fosse il più straordinario dei successi.
Grillo e Casaleggio tradiscono in questo modo i propri elettori. Dirigono con animo manageriale un redditizio partito azienda, fingendo di voler dar voce a chi non l’aveva, a chi voleva un cambiamento reale. E oggi sono proprio loro il maggior fattore di conservazione del sistema. Si tratta di un film già visto in questi venti anni e non sarebbe un dramma. Se non che il M5S è necessario alla nostra democrazia, perché esprime davvero un pezzo di società senza voce.
Oggi con il M5S, così come ieri con Lega e Forza Italia, il disgusto per i leader confonde le idee e spinge a sottovalutare la portata sociale del fenomeno. Non si arriva al 25 per cento dei voti in una grande nazione come la nostra perché un leader è bravo a comunicare e a occupare la scena. Lega e Forza Italia erano, ben oltre pregi e difetti di Bossi e Berlusconi, l’espressione di un blocco sociale di piccola e media borghesia da sempre conservatrice minacciata dalla globalizzazione.
Il M5S è oggi l’espressione di un altro blocco sociale, composto in parte da un ceto medio impoverito e disilluso dal berlusconismo, e per l’altra da intere generazioni di giovani esclusi dal mondo del lavoro. Queste due componenti della società italiana hanno mille e giustificati motivi per chiedere un cambiamento radicale di un sistema che le esclude e le emargina, eppure sono quasi totalmente ignorate dai partiti e dai media al seguito.
Grillo e Casaleggio hanno occupato il vuoto e se le sono prese, ma per portarle dove? A cambiare l’Italia e questa povera concezione d’Europa? No. Nei fatti, no. All’azienda Grillo&Casaleggio interessa soltanto mantenere le cose come stanno e intanto appagare il narcisismo dei capi, le ambizioni personali loro e del seguito di servi che si portano appresso. Proprio come prima di loro hanno fatto Bossi e Berlusconi.

Se non è alto tradimento questo, come vogliamo chiamarlo?
fonte: giacomosalerno.com

martedì 28 gennaio 2014

Rodin: la germinazione della carne di Rossa


Rodin: la germinazione della carne

e forse non è nemmeno il bacio la statua, il marmo più bello di Rodin alla mostra di  Palazzo Reale.
è un'esposizione singolare, le statue in fila, una dopo l'altra,  su più file, in modo essenziale e poco enfatico, poco celebrativo, una presentazione fuori dal comune, tutte raccolte nella Sala delle Cariatidi del nostro bel Palazzo regio.
sono una più bella dell'altra, un crescendo continuo, una sinfonia bianca.








una delle opere più emblematiche del periodo è La mano di Dio, che regge il blocco di terra da cui sono plasmati gli esseri umani. raccontava lo scrittore Camille Mauclair: «Ho detto un giorno a Rodin: “Si direbbe che voi sappiate che nel blocco c’è una figura, e che vi limitiate a rompere tutto intorno l’involucro che la nasconde”. Mi ha risposto che “era esattamente questa la sua impressione mentre lavorava”».



figure che nascono dal marmo e sembrano non liberarsene, sono lì, magari incomplete, solo una parte del corpo emerge, il resto rimane magmatico, imprigionato nella matrice originaria, nell'impronta materna del marmo.
i volti rimangono nascosti esaltando il busto, magari la schiena, a volte il corpo non esiste, c'è solo una mano, oppure affiora un volto, senza corpo, ancora irresoluto nel mondo della non esistenza. 
ogni statua è una nascita, una nascita dal nulla, dal nitore del vuoto.
per me, credo di averlo già scritto in un post su una mostra di Rodin a Legnano di alcuni anni fa (http://nuovateoria.blogspot.it/2011/05/la-bellezza-e-ovunque-e-non-vi-e-nulla.html), si tratta di una potenza espressiva senza eguali, del corpo che parla, di carne che esulta, di vita che spinge.
rimango catturata da questi marmi che conservano una sorta di indefinito e di incertezza, mi sembra di assistere a dei parti, alla creazione dell'uomo, ad adamo ed eva, all'emersione del corpo dal nulla dell'indefinito del cosmo.
e c'è di più, c'è l'eros, c'è una carnalità viva e pulsante, c'è sessualità.
a pensarci parrebbe difficile che la pietra possa comunicare erotismo, eccitazione, immaginazione erotica, eppure qualcosa freme, e vibra, qualcosa si muove in quei corpi apparentemente statici, qualcosa pulsa, vitalissimo, è un messaggio che arriva dritto al cervello.
almeno al mio.

fonte: nuovateoria.blogspot.it

lunedì 27 gennaio 2014

tutti gli olocausti non vanno dimenticati


sempre peggio in Grecia

Crisi: Grecia; situazione famiglie continua a peggiorare

(ANSAmed) - ATENE, 24 GEN - La situazione economica delle famiglie greche continua a peggiorare a vista d'occhio secondo una ricerca condotta dall'Istituto per le Piccole Imprese della Confederazione Generale Professionisti, Commercianti e Artigiani ellenici (Ime-Gsevee). Si tratta della ricerca annuale della centrale sindacale su un campione di 1.207 nuclei familiari rappresentativi a livello nazionale condotta in collaborazione con la società Marc lo scorso dicembre allo scopo di registrare le ripercussioni
della crisi economica sulle famiglie greche. Dalla ricerca è emerso che una famiglia su tre teme di perdere la propria casa a causa dei debiti accumulati, mentre gran parte della popolazione dichiara di non essere in grado di soddisfare i propri impegni finanziari. Nello stesso tempo, 1,4 milioni di famiglie hanno almeno un disoccupato in casa e di loro solo un 9,8% riceve il sussidio di disoccupazione, mentre oltre un milione di greci non hanno alcuna garanzia per il loro lavoro. Il 44,3% dei nuclei familiari risulta indebitato con le banche mentre un greco su 10 si è visto sinora costretto a vendere parte della sua proprietà per riuscire a superare la crisi.

Inoltre si teme che le recenti misure di austerità che riguardano, tra l'altro, la tassa sugli immobili e il sequestro dei depositi bancari in caso di mancato pagamento delle tasse, creeranno ulteriori difficoltà per le famiglie greche.

Il 94,6% delle famiglie, secondo la ricerca, ha subito una riduzione media del 39,47% del proprio reddito dal 2010 sino ad oggi, con la Regione dell'Attica in prima posizione, mentre il principale reddito di gran parte delle famiglie (48,6%) proviene dalle pensioni. La situazione si presenta ancora più drammatica per quanto riguarda il settore dei beni di consumo.

Il 63,7% delle famiglie dichiara di aver ridotto le spese per l'alimentazione, il 90,3% ha tagliato le spese per il vestiario e il 90% ha limitato quelle per i ristoranti, i locali ed il cinema. Il 75% delle famiglie ha ridotto anche le spese per il riscaldamento e il 36,5% ammette che ormai acquista solo prodotti di qualità inferiore. (ANSAmed).

http://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/stati/grecia/2014/01/24/Crisi-Grecia-situazione-famiglie-continua-peggiorare_9955320.html

fonte: terrarealtime.blogspot.it