domenica 1 settembre 2013
l'uomo che sventò il conflitto nucleare
estratto da Wikipedia:
Stanislav Evgrafovič Petrov (in russo: Станислав Евграфович Петров) è un militare sovietico, tenente colonnello dell'Armata Rossa durante la Guerra Fredda. È noto per aver identificato un falso allarme missilistico sventando lo scoppio di un conflitto nucleare.
L'incidente del 26 settembre 1983
Il 26 settembre del 1983, al culmine della guerra fredda, Petrov era l’ufficiale di servizio al bunker Serpukhov 15, vicino a Mosca con il compito di controllare il satellite e notificare ai suoi superiori un eventuale attacco nucleare contro l’Urss. Nel caso si fosse presentato un attacco, la strategia dell'Unione Sovietica era quella di lanciare immediatamente un controattacco nucleare su vasta scala contro gli Stati Uniti, secondo la dottrina della Mutual Assured Destruction.
Alle 00.14 (ora di Mosca) il satellite diede l'allarme segnalando un missile lanciato dalla base di Malmstrom (Montana) e in viaggio verso il territorio russo. Petrov ritenendo inverosimile un attacco con un unico missile pensò ad un errore del sistema e non segnalò ai suoi superiori l'accaduto, ma pochi minuti dopo il satellite segnalò altri quattro missili in viaggio verso l'Urss. Lanciare l'allarme avrebbe significato dar avvio al conflitto nucleare.
Petrov, che conosceva bene le peculiarità del sistema satellitare russo OKO, ritenne ancora una volta che si stesse trattando di un errore considerando esiguo l'attacco missilistico in corso rispetto al consistentissimo armamento nucleare statunitense. La decisione di aspettare e non segnalare l'attacco si rivelò giusta. Venne accertato infatti che si trattava di un falso allarme dovuto ad una rara congiunzione astronomica tra la Terra, il sole e il sistema satellitare OKO.
Petrov aveva comunque disatteso agli ordini, ma considerata la sua corretta intuizione l’esercito russo decise di non punirlo; in seguito però il colonnello fu redarguito, ufficialmente per altre ragioni, e la sua carriera militare si arrestò. L’episodio che lo vide protagonista fu tenuto segreto fino alla fine degli anni novanta mentre Petrov si ritirò in pensione a Fryazino, un piccolo villaggio vicino Mosca.
Solo recentemente, nel 2004, l’Associazione Cittadini del Mondo, con base a San Francisco, gli ha consegnato un riconoscimento e un premio simbolico di mille dollari.
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