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domenica 16 giugno 2019

ciao maestro



Franco Zeffirelli, all'anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli, è stato un regista, sceneggiatore, scenografo e politico italiano.

Nato fuori dal matrimonio da Ottorino Corsi, un commerciante di stoffe originario di Vinci, e dalla fiorentina Alaide Garosi Cipriani, ebbe un'infanzia tribolata dovuta al mancato riconoscimento paterno, che avvenne solo a 19 anni, e alla prematura scomparsa della madre. Fino al riconoscimento paterno, il suo nome fu Gian Franco Zeffirelli, a causa di un errore di trascrizione all'anagrafe del cognome scelto dalla madre, Zeffiretti. Giorgio La Pira fu suo istitutore ai tempi del collegio nel convento di San Marco a Firenze, e dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Firenze, esordì come scenografo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cressida diretta da Luchino Visconti.

Compì, insieme con Francesco Rosi, le prime esperienze nel cinema come aiuto regista dello stesso Visconti in La terra trema e in Senso, nonché di Antonio Pietrangeli ne Il sole negli occhi (1953). Nel 1953 curò bozzetti e figurini per l'Italiana in Algeri per la regia di Corrado Pavolini al Teatro alla Scala di Milano. Negli anni cinquanta esordì come regista sia in teatro sia al cinema.

Al Teatro alla Scala nel 1954 curò la regia di La Cenerentola e di L'elisir d'amore, nel 1955 Il Turco in Italia portata anche in trasferta nel 1957 al King's Theatre di Edimburgo, nel 1957 La Cecchina, ossia La buona figliuola, nel 1958 Mignon e nel 1959 Don Pasquale, al Teatro Verdi di Trieste nel 1958 Manon Lescaut e al Royal Opera House, Covent Garden di Londra nel 1959 Lucia di Lammermoor portata anche in trasferta al King's Theatre di Edimburgo nel 1961, Cavalleria rusticana e Pagliacci. Sul grande schermo esordì con Camping (1957), una commedia di ambiente giovanile. Ancora al Covent Garden nel 1960 disegnò i costumi di Joan Sutherland per La traviata.

Ancora al Teatro alla Scala nel 1960 curò la regia de Le astuzie femminili e di Lo frate 'nnamorato, nel 1963 La bohème e Aida, nel 1964 La traviata, al Teatro La Fenice di Venezia nel 1960 Alcina e nel 1961 Lucia di Lammermoor, a Trieste nel 1961 Rigoletto e nel 1967 Falstaff, al Glyndebourne Festival Opera nel 1961 L'elisir d'amore, a Londra nel 1961 Falstaff, nel 1962 Don Giovanni e Alcina e nel 1964 Tosca, Rigoletto e I puritani, al Wiener Staatsoper nel 1963 La bohème (che fino al 2014 va in scena 410 volte) e al Metropolitan Opera House di New York nel 1964 Falstaff e nel 1966 la prima assoluta di Antony and Cleopatra di Samuel Barber di cui è anche il librettista.

Verso la fine degli anni sessanta si impose all'attenzione internazionale in campo cinematografico grazie a due trasposizioni shakespeariane: La bisbetica domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968). Nel 1966 realizzò un documentario sull'alluvione di Firenze intitolato Per Firenze. Negli anni sessanta Zeffirelli diresse alcuni spettacoli memorabili nella storia del teatro italiano, come l'Amleto con Giorgio Albertazzi, recitato anche a Londra in occasione delle celebrazioni shakespeariane nel quattrocentesimo anniversario della nascita del grande drammaturgo (1964), Chi ha paura di Virginia Woolf? con Enrico Maria Salerno e Sarah Ferrati, La lupa di Giovanni Verga con Anna Magnani.

Ancora al Metropolitan nel 1970 curò la regia di Cavalleria rusticana e nel 1972 Otello, alla Scala nel 1972 Un ballo in maschera e nel 1976 Otello, a Vienna nel 1972 Don Giovanni e nel 1978 Carmen e al Grand Théâtre di Ginevra nel 1978 La Fille du Regiment. Nel 1971 diresse Fratello sole, sorella luna, una poetica rievocazione della vita di Francesco d'Assisi. Scenografo e allievo di Luchino Visconti, le sue opere furono sempre accurate nelle ricostruzioni di ambiente, e scelse sempre soggetti di forte impatto emotivo sul pubblico.

Nel dicembre del 1974 curò la regia televisiva in mondovisione della cerimonia di apertura dell'Anno Santo. Nel gennaio del 1976 tornò a collaborare col Teatro alla Scala di Milano, allestendo ancora una volta la sua celebre Aida, diretta da Thomas Schippers e con Montserrat Caballé e Carlo Bergonzi come protagonisti. Il 7 dicembre 1976 firmò regia e scene di una storica edizione di Otello di Giuseppe Verdi che inaugurò la stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano, con la direzione di Carlos Kleiber e protagonisti Plácido Domingo, Mirella Freni e Piero Cappuccilli. L'opera venne, per la prima volta, trasmessa in diretta dalla RAI.

Dopo il successo del film televisivo Gesù di Nazareth (1976), una coproduzione internazionale sulla vita di Gesù; realizzò, tra gli altri, Il campione (1979), Amore senza fine (1981), Il giovane Toscanini (1988). Nel 1990 tornò a Shakespeare con un nuovo adattamento cinematografico di Amleto. Nel 1981 curò la regia di Cavalleria rusticana e di Pagliacci alla Scala, 1983 mise in scena Turandot di Giacomo Puccini al Teatro alla Scala, e Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello e nel 1985 Il lago dei cigni alla Scala, al Metropolitan nel 1981 La bohème, nel 1985 Tosca, nel 1987 Turandot e nel 1989 La traviata, all'Opéra National de Paris nel 1986 La traviata e a Trieste nel 1987 La figlia del reggimento.

Ancora al Met nel 1990 curò la regia di Don Giovanni e nel 1996 Carmen e alla Scala nel 1992 Don Carlo e nel 1996 La Fille du Regiment. Nel 1993 tornò al cinema con Storia di una capinera, da Giovanni Verga. Nel 1994 fu eletto senatore della repubblica nelle Liste di Forza Italia della circoscrizione Catania ottenendo un numero record di voti che riconferma con la sua rielezione a senatore del 1996.

Successivamente allestì all'Arena di Verona, nel 1995 Carmen di Georges Bizet ripresa poi nel 1996 e 1997, 1999, 2002 e 2003, 2006, dal 2008 al 2010, 2012, 2014 e nel 2016; nel 2001 Il trovatore opera andata in scena anche nel 2002, 2004, 2010, 2013 e 2016, nel 2002 Aida di Giuseppe Verdi riproposta dal 2003 al 2006, 2010 e 2015; nel 2004 Madama Butterfly andata in scena anche nel 2006, 2010, 2014 e 2017, nel 2010 Turandot di Giacomo Puccini, ripresa nel 2012, 2014 e 2016, e nel 2012 Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart realizzata anche nel 2015.

Tra il 1996 e il 1999 diresse i film Jane Eyre e Un tè con Mussolini, quest'ultimo parzialmente autobiografico. Nel dicembre 1999, tornò a dirigere le riprese televisive della cerimonia di apertura dell'Anno Santo. Nel 2002 sempre per il grande schermo, realizzò Callas Forever, liberamente ispirato alla vita di Maria Callas. Ancora per il Metropolitan nel 2002 cura la regia de Il barbiere di Siviglia al Cunningham Park. Fino al 2014 sono oltre 800 gli spettacoli con la sua regia andati in scena al Met.

Il 24 novembre 2004 la regina Elisabetta II lo nominò Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (KBE). Nel 2006 curò il suo quinto allestimento dell'Aida interpretata da Violeta Urmana per l'inaugurazione del Teatro alla Scala. Dal 21 aprile a 3 maggio 2007 andò in scena il suo nuovo allestimento de La traviata di Giuseppe Verdi per il Teatro dell'Opera di Roma, con direzione d'orchestra Gianluigi Gelmetti, soprano Angela Gheorghiu, baritono Renato Bruson, tenore Vittorio Grigolo. La prima dello spettacolo del 21 aprile è stata trasmessa in diretta in ventidue sale cinematografiche. Al Teatro Filarmonico di Verona esordisce nel 2012 con Pagliacci.

Muore la mattina del 15 giugno 2019 nella sua casa di Roma, all'età di 96 anni.

Vita privata

Franco Zeffirelli, dichiaratamente omosessuale, si definiva cattolico. Era vicino al centro-destra, per il quale era stato senatore, ed era molto amico di Silvio Berlusconi. Ebbe modo di dichiarare di non apprezzare il «movimento gay», in quanto per lui «l'omosessuale non è uno che sculetta e si trucca. È la Grecia, è Roma. È una virilità creativa».

Negli anni cinquanta ebbe un lungo e travagliato rapporto con il regista Luchino Visconti; i due convissero per diversi anni nella villa di Visconti sulla via Salaria a Roma.

Era un tifoso della Fiorentina in passato, era stato protagonista di grandi polemiche con la Juventus, prendendo spunto dalla rivalità delle rispettive tifoserie.

A seguito di una ricerca genealogica condotta da due studiosi, è stato supposto che Zeffirelli fosse imparentato con Leonardo da Vinci.

Regista cinematografico

Tra i più famosi registi italiani nel mondo (i suoi film sono quasi tutti produzioni internazionali), Franco Zeffirelli come regista cinematografico si caratterizzava per l'eleganza formale e l'attenzione per il melodramma e le storie d'amore, sviluppate con senso dello spettacolo e gusto figurativo prezioso, non esente tuttavia da esuberanze manieristiche e dall'estetismo e scadente talvolta nell'oleografico.

Riconoscimenti

David di Donatello

1969: Miglior regista - Romeo e Giulietta
1972: Miglior regista - Fratello sole, sorella luna
1991: Miglior film straniero - Amleto
1979: David europeo
2002: David speciale

Nastro d'argento

1969: Regista del miglior film - Romeo e Giulietta

National Board of Review Awards 1968: miglior regista - Romeo e Giulietta

Primetime Emmy Award 1982: miglior regista per Cavalleria rusticana

Primetime Emmy Award 1982: miglior regista per Pagliacci

BAFTA alla migliore scenografia del 1983 per La Traviata

Nomination all'Oscar al miglior regista 1969 per Romeo e Giulietta
Nomination all'Oscar per la miglior scenografia 1983 per La Traviata

Premio Colosseo 2009 per il cortometraggio Omaggio a Roma

Premio delle Arti Fiorentini nel mondo, edizione 2010, per la categoria Arti Visive.

Grifo d'oro assegnatogli dal Comune di Genova

Fiorino d'oro conferitogli dal Comune di Firenze

Premio 'Anna Magnani' alla carriera (2012)

Onorificenze

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 23 aprile 1977

Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte
— 2003

Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico
— Londra, 24 novembre 2004

Primetime Emmy Awards - nastrino per uniforme ordinaria Primetime Emmy Awards

Filmografia

Regista

Camping (1957)
Maria Callas at Covent Garden (1964) Film TV
Un giorno insieme (1965)
Per Firenze (1966)
La bisbetica domata (1967)
Romeo e Giulietta (1968)
Fratello sole, sorella luna (1972)
Gesù di Nazareth (1977) Film TV
Il campione (1979)
Amore senza fine (1981)
Pagliacci (1982)
Cavalleria rusticana (1982)
La traviata (1983)
Otello (1986)
Il giovane Toscanini (1988)
Firenze, episodio di 12 registi per 12 città (1989)
Amleto (1990)
Don Carlo (1992) Film TV
Storia di una capinera (1993)
Jane Eyre (1996)
Un tè con Mussolini (1999)
Callas Forever (2002)
Omaggio a Roma (2009)
Sceneggiatore
Camping (1957)
Per Firenze (1966) - documentario
La bisbetica domata (1967)
Romeo e Giulietta (1968)
Fratello sole, sorella luna (1972)
La traviata (1983)
Otello (1986)
Il giovane Toscanini (1988)
Amleto (1990)
Storia di una capinera (1993)
Un tè con Mussolini (1999)
Callas Forever (2002)
Omaggio a Roma (2009)

Attore

L'onorevole Angelina (1947), regia di Luigi Zampa
Il mistero di Dante (2014), regia di Louis Nero, interpreta sé stesso a fianco del Premio Oscar F. Murray Abraham

fonte: Wikipedia

OMAGGIO A ROMA

sabato 26 marzo 2016

ciao Paolo



« Fra i suoi molteplici volti nascosti, c'è essenzialmente quello d'un soave, ben educato e diabolico genio del male: è un lupo in pelli d'agnello, e nelle sue farse sono parodiati insieme gli agnelli e i lupi, la crudeltà efferata e la casta e savia innocenza »

(Natalia Ginzburg su Paolo Poli)

Biografia artistica

Poli si esibisce en travesti con Raffaella Carrà (a sinistra) e Mina (a destra) a Milleluci nel 1974
Figlio di un carabiniere e di una maestra, dopo aver conseguito nella città natale la laurea in letteratura francese (con una tesi su Henry Becque) comincia ad affermarsi intorno agli anni cinquanta: i primi esordi sono nei piccoli teatri cittadini, come a «La borsa di Arlecchino» di Genova, piccolo teatro d'avanguardia in via XX settembre (nato anche grazie ad Aldo Trionfo). Qui Poli comincia a farsi notare per la sua pungente ironia, il suo garbato istrionismo, la sua vena poetica e surreale contornata da momenti comici e giochi linguistici apprezzati anche da capocomici illustri come Tina Pica e Polidor, con i quali ebbe modo di lavorare.

Nei primi anni sessanta è protagonista di una trasmissione televisiva sulla RAI in cui legge delle favole per bambini, tratte da Esopo e da famosi racconti letterari. È proprio lui sul finire degli anni sessanta, a scoprire un giovanissimo Marco Messeri, che difatti può essere considerato teatralmente l'unico vero erede di Poli. Sempre per la RAI, realizza lo sceneggiato I tre moschettieri, insieme con Marco Messeri, Milena Vukotic e Lucia Poli. Lavora inoltre con Sandra Mondaini in Canzonissima.

Rifiutò, come lui stesso racconta, una parte in 8½ propostagli dall'amico Federico Fellini. Ha diretto come regista ed è stato principale attore di varie opere teatrali, fra cui Aldino mi cali un filino, Rita da Cascia, Caterina De Medici, L'asino d'oro, I viaggi di Gulliver, La leggenda di San Gregorio, Il coturno e la ciabatta e La nemica di Dario Niccodemi. Lo spettacolo Rita da Cascia, che dava una lettura comica e irriverente della storia di Santa Rita, diede vita a molte polemiche, con Oscar Luigi Scalfaro che fece un'interrogazione parlamentare sul caso.

Compiuti gli 80 anni, è ancora attivo e recita nei Sillabari, commedia tratta dai racconti di Goffredo Parise. Ha anche recitato in vari audiolibri, tra cui una edizione di Pinocchio, edita nel 1968 da Fratelli Fabbri Editori e composta da 21 dischi a 45 giri, e l'audiolibro integrale delle ricette di Pellegrino Artusi, edito da Emons Audiolibri per un totale di quasi 25 ore.

Ha coltivato anche la carriera di cantante, pubblicando un primo singolo nel 1960 e in seguito diversi album veri e propri. Anche sua sorella Lucia è attrice teatrale e cinematografica, e insieme con lei, a partire dagli anni settanta, ha interpretato quattro spettacoli teatrali.

Muore il 25 marzo 2016 all'Ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove era ricoverato da circa un mese.

Vita privata

Come da lui stesso raccontato in convegni pubblici sulla sua personalità artistica, Poli vive da non-sfollato la Firenze dell'occupazione nazista, cominciando nei primi anni '40 ad approfondire la propria passione per il travestimento, anche in occasione di balli pubblici.

È stato, in Italia, uno dei primi personaggi pubblici dichiaratamente omosessuali. Ha affermato di essere favorevole ai matrimoni gay, pur considerandoli "noiosi" e personalmente non interessato a usufruire del diritto.

Teatro

1958 - Finale di partita, di Samuel Beckett
1959 - Sorveglianza speciale, di Jean Genet
1960 - Mamma voglio il cerchio
1960 - Il novellino, da Masuccio Salernitano
1962 - Il Diavolo
1963 - Paolo Paoli, da Arthur Adamov
1964 - Il mondo d'acqua, di Aldo Nicolaj
1964 - Il candelaio, di Paolo Poli e Ida Omboni da Giordano Bruno
1965 - Un Milione da Sergio Tofano
1966 - Rita da Cascia
1967 - Il suggeritore nudo, di Filippo Tommaso Marinetti
1968 - La nemica, di Dario Niccodemi
1968 - Brasile, con Marco Messeri
1969 - Tito Andronico, con Marco Messeri
1969 - La rappresentazione di Giovanni e Paolo
1969 - Carolina Invernizio
1970 - La vispa Teresa
1971 - Soirée Satie
1971 - L'uomo nero
1972 - Giallo!!!, di Ida Omboni e Paolo Poli
1973 - Apocalisse
1975 - Femminilità
1976 - Rosmunda, di Vittorio Alfieri, con Marco Messeri
1978 - Mezzacoda
1979 - Mistica, da Antonio Fogazzaro
1980 - Il Morino, di Bruno Carbocci con Marco Messeri
1981 - Paradosso, da Denis Diderot, Aldo Palazzeschi e Guido Gozzano
1982 - Bus, da Esercizi di stile di Raymond Queneau
1983 - Magnificat
1985 - Cane e gatto, da Aldo Palazzeschi, Tommaso Landolfi, Riccardo Bacchelli e Alberto Moravia
1986 - Farfalle, da Guido Gozzano
1988 - I legami pericolosi, da Choderlos de Laclos, con Milena Vukotic
1990 - Il coturno e la ciabatta, da Alberto Savinio
1992 - La leggenda di San Gregorio, da Hartmann von Aue
1994 - L'asino d'oro, da Apuleio
1997 - I viaggi di Gulliver, da Jonathan Swiftcon Pino Strabioli
1999 - Caterina De Medici, dalla Reine Margot di Dumas
2000 - Il tranello di Medusa, di Erik Satie
2001 - Aldino mi cali un filino, da Aldo Palazzeschi
2002 - Jacques il fatalista, da Denis Diderot
2004 - Il ponte di San Luis Rey, da Thornton Wilder
2006 - Sei brillanti, da Mura (Maria Volpi Nannipieri), Paola Masino, Irene Brin, Camilla Cederna, Natalia Aspesi ed Elena Gianini Belotti
2007 - Favole, da Charles Perrault e Jeanne-Marie Leprince de Beaumont
2008 - Sillabari, da Goffredo Parise
2010 - Il Mare, da Anna Maria Ortese
2012 - Aquiloni, liberamente tratto da Giovanni Pascoli

Cinema

Gli amori di Manon Lescaut, regia di Mario Costa (1954)
Le due orfanelle, regia di Giacomo Gentilomo (1954)
Non c'è amore più grande, regia di Giorgio Bianchi (1955)
Camping, regia di Franco Zeffirelli (1957)
Cronache del '22, episodio Giorno di paga, regia di Guidarino Guidi (1961)
Per amore... per magia..., regia di Duccio Tessari (1967)
H2S, regia di Roberto Faenza (1969)
L'asino d'oro: processo per fatti strani contro Lucius Apoleuus cittadino romano, regia di Sergio Spina (1970)
La piazza vuota, regia di Beppe Recchia (1971)
Le braghe del padrone, regia di Flavio Mogherini (1978)
Felice chi è diverso, regia di Gianni Amelio (2014)

Televisione

Souper, regia di Vito Molinari, trasmessa il 23 agosto 1960.
Tutto da rifare pover'uomo, sceneggiato diretto da Eros Macchi nel 1960.
Ricordati di Cesare, regia di Alessandro Brissoni, trasmessa il 9 settembre 1962.
Champignol senza volerlo, regia di Silverio Blasi, trasmessa il 25 febbraio 1963.
Gli equivici di una notte di Oliver Goldsmith, regia di Edmo Fenoglio, trasmessa il 24 gennaio 1964.
Chi non prova non ci crede, regia di Carlo Di Stefano, trasmessa il 9 giugno 1968.
Il Re non fa per me, serie televisiva diretta da Massimo Scaglione nel 1969
Babau 70 di Ida Omboni e Paolo Poli, regia di Vito Molinari. Realizzato nel 1970, fu bloccato dalla RAI e trasmesso solo nel 1976.
Al cavallino bianco, operetta per la regia di Vito Molinari, trasmessa in due puntate nel 1974.
La strana storia del dottor White e del signor Black, miniserie diretta da Norman Mozzato nel 1975.
I tre moschettieri, miniserie diretta da Sandro Sequi nel 1976.
Episodio La crisalide della miniserie Racconti di fantascienza, regia di Alessandro Blasetti, 1979.
E lasciatemi divertire con Pino Strabioli, Rai 3, 2015.

Radio

Il vecchio quartiere francese di New Orleans di Clara Falcone, regia di Amerigo Gomez, trasmessa il 6 agosto 1956.
Lettura integrale del romanzo Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi nella trasmissione Il Terzo Anello - Ad Alta Voce su RAI RadioTre
Lettura integrale del romanzo Il codice di Perelà di Aldo Palazzeschi nella trasmissione Il Terzo Anello - Ad Alta Voce su RAI RadioTre
Le interviste impossibili, Umberto Eco intervista Erostrato, RAI RadioDue, 1974.
Le interviste impossibili, Luigi Malerba intervista Epicuro, RAI RadioDue, 1974.
Le interviste impossibili, Luigi Malerba intervista Eliogabalo, RAI RadioDue, 1974.
Le interviste impossibili, Giorgio Manganelli intervista Leopoldo Fregoli, RAI RadioDue, 1974.
Le interviste impossibili, Nelo Risi intervista Lewis Carroll (con Milena Vukotic), RAI RadioDue, 1974.

Libri

Ida Omboni e Paolo Poli, Rita da Cascia, Milano Libri, Milano 1967.
Ida Omboni e Paolo Poli, Carolina Invernizio, Milano Libri, Milano 1970.
Paolo Poli, Telefoni bianchi e camicie nere (contiene i testi degli spettacoli L'uomo nero e Femminilità di Ida Omboni e Paolo Poli), Garzanti, Milano 1975.
Ida Omboni e Paolo Poli, Giallo!, A. Mondadori, Milano 1977.
Ida Omboni e Paolo Poli, Mistica..., Editori del Grifo, Montepulciano 1980.
Ida Omboni e Paolo Poli, Giuseppe Giuseppe! - filastroccario verdiano, Editori del Grifo, Montepulciano 1981.
Paolo Poli, Siamo tutte delle gran bugiarde. Conversazione con Giovanni Pannacci, Giulio Perrone editore, Roma 2009
Paolo Poli con Pino Strabioli, Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a tavola, Rizzoli, Milano 2013
Paolo Poli, Alfabeto Poli, a cura di Luca Scarlini, Einaudi, Torino 2013

Discografia parziale

Album

1965 - Le canzoni del diavolo (CGD, FG 5021, LP, CD) con Maria Monti
1967 - La mossa! - Canzoni del primo 900 (LP, CD)
1975 - Femminilità (Cetra, LPX 42, LP, CD) con Lucia Poli
1979 - Mezzacoda (Cetra, LPX 77, LP, CD) con Jacqueline Perrotin
1993 - Prokoviev - Pierino e il lupo/Poulenc - Storia di Babar l'elefantino (Caroman, CD)
2006 - In compagnia di Paolo Poli (Warner Music, CD)
2010 - Aldo Palazzeschi - Letture di Paolo Poli (Rhino, CD)
Le più belle canzoni di Paolo Poli per i più piccini (Warner Music, CD)

Singoli

1961 - Ballata dell'uomo ricco/Ballata del pover'uomo (Jolly, J 20128, 7") con Laura Betti
1962 - La Gigiotta/La Lisetta (Carosello, CI 20061 7")
1966-1970 - Fiabe sonore (Fratelli Fabbri Editore, 7") Interpreta Pinocchio

Audiocassette

Ida Omboni e Paolo Poli, Rita da Cascia, Audiolibri Mondadori, 1976.
Ida Omboni e Paolo Poli, Mistica..., musiche a cura di Jacqueline Perrotin, Studio RDS, 1982.
Paolo Poli, Farfalle!, Fonoplay, Milano 1986.
Paolo e Lucia Poli, "Cane e Gatto!!!", arrangiamenti e direzione musicale di Jacqueline Perrotin, Fonoplay, Milano 1985.
Paolo Poli, "Il Mago di Oz", voce narrante della fiaba nella serie di audiocassette C'era una volta, Studio Editoriale Srl, 1984

Audiolibri

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, letto integralmente da Paolo Poli, collana AudioCook di Luisanna Messeri, Emons Audiolibri, 2014
I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, letto integralmente da Paolo Poli, Emons Audiolibri, 2015

Bibliografia

Rodolfo di Gianmarco, Paolo Poli, Gremese Editore, Roma 1985.

Andrea Pini, Paolo Poli. L'amore gay nell'Italia del dopoguerra fino a oggi, "Pride" n. 66, dicembre 2004.

Eva Marinai, Gobbi, dritti e la satira molesta. Copioni di voci, immagini di scena (1951-1967), ETS, Pisa 2007.

Andrea Jelardi, Queer Tv-omosessualità e trasgressione nella tv italiana, prefazione di Carlo Freccero, Croce, Roma, 2006.

Andrea Jelardi (a cura di), In scena en travesti-Il Travestitismo nello spettacolo italiano, con divagazioni di Vittoria Ottolenghi, Croce, Roma 2009 (contiene un'intervista di Gianluca Meis a Paolo Poli e un capitolo dedicato a Paolo Poli)

Teresa Megale, Paolo Poli l'attore lieve. Un percorso a rebours da 'Sillabari' a 'Rita da Cascia', Bergamo, Litostampa Istituto Grafico Bergamo, 2009

Marina Romiti, Paolo Poli e Lele Luzzati. Il Novecento è il secolo nostro, Maschietto editore, Firenze 2012

fonte: Wikipedia

sabato 29 giugno 2013

ciao Margherita

E' morta Margherita Hack: aveva 91 anni
L'Italia piange la signora delle stelle

L'astrofisica si è spenta a Trieste per problemi cardiaci. Atea convinta, è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico nel nostro Paese, ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo nella ricerca sugli astri. Ma è celebre anche per il suo impegno politico

TRIESTE - C'è già chi parla di una stella in più in cielo, chi la immagina intenta a convincere Dio a diventare ateo: stanotte è morta, a Trieste, Margherita Hack. Aveva compiuto da pochi giorni, il 12 giugno, 91 anni. 

FOTO Una vita per la scienza

L'ultima intervista / La passione per la bici

Nata a Firenze, era considerata una delle astrofisiche italiane più importanti e una "madre nobile" della divulgazione scientifica in Italia. La Hack è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia e ha dato un forte contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Hack era membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.

LE FRASI "Non credo a un paradiso come un condominio"


fonte: www.repubblica.it