martedì 30 agosto 2016

terremoto: avvertimento all'Italia!

tratto dal sito online dell'ambasciata USA a Roma

 di Gianni Lannes


Pressione e ricatto: le catastrofi indotte sono una versione aggiornata della strategia della tensione. Destabilizzare per stabilizzare? 

A che serve realmente il Muos imposto all'Italia in Sicilia? Washington dice testualmente: "a fare la guerra in tutto il mondo". A chi giova una strage sismica nella colonia tricolore? Il movente a volte non è subito evidente. La Francia il suo terremoto di sangue lo ha già avuto a più riprese, noi lo subiamo adesso con 284 e più vittime. E se il prossimo sarà in Germania, il cerchio si chiude, o hanno già dato con lo scandalo Volkswagen? Il precedente avvertimento, mandato in onda dagli alleati il 6 aprile 2009, previo sgombero segreto della prefettura e della protezione civile a L'Aquila, non era stato recepito da Berlusconi, poi estromesso bruscamente nel 2011.

Nel nostro caso tre fatti sono certi: la natura non c'entra ma viene utilizzata come paravento (la fragilità sismica è un utile copertura, così si può sempre addossare la responsabilità a Gaia); i terremoti possono essere indotti dalla mano dall’uomo; l’arma ambientale è vietata dalla convenzione internazionale Enmod dell’Onu, entrata in vigore nel 1978, ratificata dalla legge italiana numero 962 del 1980, a firma del presidente Sandro Pertini.

Fantapolitica? Attenzione: questo sisma calibrato a 4 chilometri di profondità con magnitudo 6.2 (scala Richter) viene subito dopo il vertice di Ventotene. Forse a qualcuno questo triangolo - Hollande- Merkel-Renzi - non è piaciuto, ed allora hanno scatenato un assaggio della potenza. Per l'ennesima volta potrebbe averci fatto vedere che è qualcuno che non scherza affatto, e se deve impartire una lezione severa, morti compresi, la infligge e basta senza tanti pudori; e se non la si apprende al volo, ne dà una ancora più severa. L'ineletto Renzi a metà giugno 2016 aveva fatto per la prima volta, affermazioni non allineate al "programma USA" e inoltre con i complimenti di Putin. Riporta il quotidiano la repubblica:

«Guerra fredda fuori dalla storia". Chiamato direttamente in causa, il presidente del Consiglio afferma: "Noi abbiamo bisogno di considerare che la parola guerra fredda non può stare nel vocabolario del terzo millenio. E' fuori dalla storia, fuori dalla realtà ed è inutile. Noi abbiamo bisogno che Ue e Russia tornino ad essere buoni vicini di casa. Russia ed Europa condividono gli stessi valori».

Lo vuole l'Italia, in particolare. "Il mio Paese - dice Renzi - vuole rafforzare la sua presenza economica in Russia. E sarebbe felice che le sue tecnologie per l'agricoltura fossero applicate in Russia per rafforzare quel legame finché persiste il bando di Mosca sui cibi della Ue". Quanto agli Usa, osserva Renzi, "sono un grande modello di democrazia da cui ho molto da imparare. Anche l'Italia - aggiunge il premier - lavorerà con chiunque sarà il prossimo presidente, personalmente preferirei dire chiunque sarà 'la' prossima presidente", auspicando la vittoria di Hillary Clinton.

Al che Putin interviene a sua volta per lodare pubblicamente il presidente del Consiglio: "Renzi è un grande oratore, mi complimento con lui per l'ultimo intervento. L'Italia può andare fiera di un premier del genere".

Mi scrive Giovanni Lopez: «Nella serata del 21 agosto scorso sono stato testimone di una tempesta potente elettrica: da casa mia (Firenze est), dalle ore 21.30 circa, ho visto eccezionali fulmini in un arco talmente vasto (da circa 15 a circa 60 gradi dal nord) che ho subito pensato che non poteva essere un fenomeno naturale, forse perché non avevo mai visto niente di simile in vita mia: per quanto potenti fossero quei fulmini (che non erano verdognoli o azzurrognoli come si vede nei normali temporali ma erano di luce bianco-rosacea) non ho sentito nemmeno  il più piccolo tuono durante tutta la durata del fenomeno e cioè dalle 21.30 circa alle 00.30 circa del 22 agosto».  

Nel mondo in cui sopravviviamo preannunciato da Orwell al termine della seconda guerra mondiale, modificare e adattare la storia e la scienza ai fenomeni innaturali creano una dilagante dissonanza cognitiva. Nel suo saggio La libertà di stampa (1945) Orwell ha scritto: «libertà significa il diritto di dire alla gente quello che la gente non vuol sentire».

Stiamo facendo come sempre tutto quello che vogliono i padroni USA, non vedo il motivo di ricattarci con una mossa del genere. Chi lo sa. Forse, è per qualcosa che dovremo fare in futuro?

riferimenti:



fonte: https://sulatestagiannilannes.blogspot.it

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