Nel Libro di Draco Daatson, Victoria Ignis afferma:
"Oggi s’insegna un vuoto pacifismo anziché la sacra Arte del combattere senza odio. Avremo così presto una massa di pacifisti tenuti in schiavitù da una minoranza al potere, la quale divulga un pacifismo di facciata attraverso film e trasmissioni televisive, mentre non si fa problemi a organizzare eserciti e polizia, torturando e uccidendo.
Il pacifismo è la malattia di quest’epoca... e il suo sintomo è la sottomissione.
Se mi accorgessi di appartenere a una famiglia di schiavi, io non permetterei che a scuola i miei padroni insegnassero a mio figlio il pacifismo!"
Quello che intendo raccontare è talmente straordinario che devo prendere certe precauzioni. All’origine degli avvenimenti, vi fu un incontro, e questo incontro, in maniera specifica, contiene in sé tutta la storia. Vi dico subito, che ciò che davvero accadde, in questo mio libro non l’ho potuto narrare. Come per studiare la geografia ci si serve dell’atlante geografico e non ci si reca con la scolaresca in loco, che altrimenti si dovrebbe fare il giro del mondo a ogni corso di studi, alla stessa maniera ho dovuto agire io nello spiegare cosa è accaduto fra me e Victoria Ignis. Le immagini sull’atlante geografico differiscono di molto dalla natura dei luoghi che vogliono descrivere, pur tuttavia, analogicamente, li rappresentano fedelmente. Ecco cosa ho potuto fare io nel riportare in questo mio libro i primi 24 incontri avvenuti fra me e Victoria Ignis.
Questo libro non si limita a esporre una filosofia o fornire indicazioni per la propria trasformazione interiore, ma si rivolge a una nuova specie d’essere umano in grado di comprendere direttamente sul piano archetipico!
Per fare un esempio, lo spazio in cui avevano luogo gli incontri era non euclideo: uno spazio tale per cui ogni estensione indefinita a partire da un punto, in qualunque direzione, ritorna sempre a questo punto di partenza. E, sempre per fare un esempio, il tempo della durata dei nostri incontri era costantemente uguale ad Adesso, né di più né di meno. Tanto che alcuni mesi della mia vita mancano all’appello e io sono tuttora molto meno vecchio di quello che dovrei essere.
Gli elementi di questa »nuova specie«, sia uomini che donne, sono già presenti sul pianeta da diversi decenni, ma vanno cercati, sottratti all'edu-castrazione imperante e ri-educati, come monaci guerrieri, a una visione di Prosperità, Gioia e Ricchezza. La visione miserabile della vita che viene trasmessa nelle scuole, attraverso i telegiornali e all'interno delle famiglie, intrappola le giovani menti nella Ristrettezza, nella Scarsità... nella Paura di vivere. Giovani che non sanno sognare perché ipnotizzati dalla ricerca del posto sicuro che permetta loro di pagare il mutuo, possono tornare a essere impavidi guerrieri a cui tutto è consentito.
Questa »nuova specie« possiede in verità origini antichissime. La missione di questo libro infatti non è convincere o cambiare qualcuno, bensì radunare intorno a sé coloro che sono già pronti, quelle anime che vengono da »altrove« e non se lo ricordano. Questo libro farà vibrare i Cuori di coloro che sono animicamente discendenti degli Antichi Signori, i Superiori Sconosciuti, i Maestri che milioni di anni fa scesero sulla Terra per educare i primi uomini e accoppiarsi con loro con lo scopo di creare una discendenza.
Stiamo parlando di milioni di persone che non hanno bisogno d’essere convinte, perché fin da bambine si sono sempre sentite come »aliene« su questo pianeta. Anime che sono vissute attendendo un segnale: il suono dell'Adunata. Draco Daatson era uno di questi Antichi Viaggiatori. Oggi è tornato con il suo Messaggio per radunare coloro nelle cui vene scorre il sangue dell'Antica Stirpe: Guerrieri e Guerriere, Maghi e Maghe, Sacerdoti e Sacerdotesse.
Siamo tornati per sottrarre dalle mani delle scimmie parlanti e dei loro capi corrotti ciò che è sempre stato nostro fin dai tempi della storia prima della storia.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
http://altrarealta.blogspot.it/
Il Libro di Draco Daatson - Parte Prima
Salvatore Brizzi
Compralo su il Giardino dei Libri
Draco Daatson e la Setta dei Senza Sonno
Draco Daatson è stato il primo, è stato il primo a intuire che il pianeta è una prigione senza sbarre, un luogo di detenzione psicologica appositamente studiato per fare in modo che gli esseri umani producano energia che serve da nutrimento per entità che si trovano su un altro piano. Di questa prigione gli uomini occupano il braccio della morte. Condannati a morire perché ancora schiavi delle leggi fisiche planetarie. Leggi che possono venire aggirate da un essere totalmente sveglio. Draco Daatson è stato il primo a comprendere che l’essere umano viene forzatamente tenuto in uno stato di SONNO affinché non si avveda mai di vivere dentro un penitenziario cosmico. Quindi ha compreso il principio primo di questo stato di sonno, il fondamento stesso della prigione: tu credi che il mondo che ti circonda sia qualcosa di esterno alla tua coscienza, qualcosa da cui ti senti separato e sul quale ti sembra di non avere potere.
Ognuno, fondamentalmente, a un livello molto profondo che non confessa nemmeno a se stesso... teme il mondo... in ogni istante della sua vita. La paura di non farcela, la paura di ciò che potrebbe accadere domani, la paura di non essere all’altezza... una generica e indefinita paura del mondo ci tiene nel sonno. Draco Daatson è stato il primo a realizzare che se la prigione può esercitare il suo potere grazie al sonno, allora un essere umano che riesce a svegliarsi diviene libero dalla prigione e dalle sue regole.
Ciò che viene tramandato è che a un certo punto pare sia comparso nel IV sec. d.C. nel primo periodo del monachesimo e abbia riunito intorno a sé un gruppo di intrepidi guerrieri, fondando la setta dei Senza Sonno, quella che poi è diventata la Scuola attraverso cui ancora oggi vengono trasmessi i principi del risveglio.
Ciò che viene tramandato è che non sia mai invecchiato e oggi sia ancora vivo, però nessuno lo ha mai visto e nessuno conosce qualcuno che lo ha visto.
Draco Daatson inizialmente intraprese il percorso in isolamento. Era stato un uomo d’armi fino a quel momento della sua vita, ma decise di rinunciare a gloria, donne e potere per vivere come un vero monaco (dal gr. monachòs=solitario). Dopo alcuni anni però si rese conto che da solo non avrebbe potuto portare l’Opera fino al compimento finale. Gli servivano gli altri esseri umani, gli servivano gli eventi della vita mondana con i quali confrontarsi giorno per giorno: le locande, il vino, le donne, gli amici, la guerra.
“L’altro riflette le tue ombre e rende più rapida la tua ascesa.” È una delle sue frasi.
Quindi cercò un gruppo di uomini e donne con i quali convivere e proseguire il cammino, un cenobio (dal gr. koinòbion=vita in comune). Fu così che riunì intorno a sé la setta dei Senza Sonno, un manipolo di arditi disposti a tutto pur di svegliarsi.
Non erano esattamente come gli altri monaci. Draco Daatson era un condottiero, un uomo d’armi, non un filosofo o un religioso. Un uomo d’armi che un giorno scopre cosa sta accadendo sul suo pianeta e decide di lavorare per svincolarsi dallo stato di sonno. Necessariamente, non potè che radunare attorno a sé uomini e donne che divennero a loro volta invincibili e temibili guerrieri, incapaci di provare paura poiché perfettamente coscienti di essere l’origine della propria realtà.
“Il guerriero o il condottiero che per un solo attimo sperano in un aiuto esterno, sono già vinti.” Queste erano le parole di Draco Daatson.
Draco Daatson trascinava i Senza Sonno nelle imprese più incredibili “perché – diceva – solo chi ha perso la paura della morte può evadere. Per poter evadere, colui che vuole evadere deve morire.”
Si narra che abbia addestrato uomini e donne a combattere già dai tempi di Atlantide, impegnandoli nella difesa della Città dalle Porte d’Oro. Ha continuato in Egitto, a Sparta, fra i Templari, nell’Ordine del Drago, durante la seconda guerra mondiale, nei moderni servizi segreti. Instancabilmente… di epoca in epoca…
Al contempo i Senza Sonno lavoravano indefessamente al loro piano di fuga: eludere le leggi psicologiche della prigione planetaria. Draco Daatson ormai sapeva che ogni vittoria esteriore era solo l’inevitabile conseguenza di una vittoria interiore... sui propri demoni. Nessun sistema filosofico o politico può cambiare il mondo dall’esterno, solo un lavoro portato avanti dal singolo individuo può realmente mutare le cose, ma deve trattarsi di individui disposti a lavorare in maniera indomita giorno dopo giorno alla trasmutazione dei loro atteggiamenti negativi, desiderosi di sottrarre se stessi al pensiero collettivo. Quando un certo numero di cellule sarà guarito, l’intero organo potrà dirsi guarito...
Salvatore Brizzi
http://altrarealta.blogspot.it/
"Oggi s’insegna un vuoto pacifismo anziché la sacra Arte del combattere senza odio. Avremo così presto una massa di pacifisti tenuti in schiavitù da una minoranza al potere, la quale divulga un pacifismo di facciata attraverso film e trasmissioni televisive, mentre non si fa problemi a organizzare eserciti e polizia, torturando e uccidendo.
Il pacifismo è la malattia di quest’epoca... e il suo sintomo è la sottomissione.
Se mi accorgessi di appartenere a una famiglia di schiavi, io non permetterei che a scuola i miei padroni insegnassero a mio figlio il pacifismo!"
Quello che intendo raccontare è talmente straordinario che devo prendere certe precauzioni. All’origine degli avvenimenti, vi fu un incontro, e questo incontro, in maniera specifica, contiene in sé tutta la storia. Vi dico subito, che ciò che davvero accadde, in questo mio libro non l’ho potuto narrare. Come per studiare la geografia ci si serve dell’atlante geografico e non ci si reca con la scolaresca in loco, che altrimenti si dovrebbe fare il giro del mondo a ogni corso di studi, alla stessa maniera ho dovuto agire io nello spiegare cosa è accaduto fra me e Victoria Ignis. Le immagini sull’atlante geografico differiscono di molto dalla natura dei luoghi che vogliono descrivere, pur tuttavia, analogicamente, li rappresentano fedelmente. Ecco cosa ho potuto fare io nel riportare in questo mio libro i primi 24 incontri avvenuti fra me e Victoria Ignis.
Questo libro non si limita a esporre una filosofia o fornire indicazioni per la propria trasformazione interiore, ma si rivolge a una nuova specie d’essere umano in grado di comprendere direttamente sul piano archetipico!
Per fare un esempio, lo spazio in cui avevano luogo gli incontri era non euclideo: uno spazio tale per cui ogni estensione indefinita a partire da un punto, in qualunque direzione, ritorna sempre a questo punto di partenza. E, sempre per fare un esempio, il tempo della durata dei nostri incontri era costantemente uguale ad Adesso, né di più né di meno. Tanto che alcuni mesi della mia vita mancano all’appello e io sono tuttora molto meno vecchio di quello che dovrei essere.
Gli elementi di questa »nuova specie«, sia uomini che donne, sono già presenti sul pianeta da diversi decenni, ma vanno cercati, sottratti all'edu-castrazione imperante e ri-educati, come monaci guerrieri, a una visione di Prosperità, Gioia e Ricchezza. La visione miserabile della vita che viene trasmessa nelle scuole, attraverso i telegiornali e all'interno delle famiglie, intrappola le giovani menti nella Ristrettezza, nella Scarsità... nella Paura di vivere. Giovani che non sanno sognare perché ipnotizzati dalla ricerca del posto sicuro che permetta loro di pagare il mutuo, possono tornare a essere impavidi guerrieri a cui tutto è consentito.
Questa »nuova specie« possiede in verità origini antichissime. La missione di questo libro infatti non è convincere o cambiare qualcuno, bensì radunare intorno a sé coloro che sono già pronti, quelle anime che vengono da »altrove« e non se lo ricordano. Questo libro farà vibrare i Cuori di coloro che sono animicamente discendenti degli Antichi Signori, i Superiori Sconosciuti, i Maestri che milioni di anni fa scesero sulla Terra per educare i primi uomini e accoppiarsi con loro con lo scopo di creare una discendenza.
Stiamo parlando di milioni di persone che non hanno bisogno d’essere convinte, perché fin da bambine si sono sempre sentite come »aliene« su questo pianeta. Anime che sono vissute attendendo un segnale: il suono dell'Adunata. Draco Daatson era uno di questi Antichi Viaggiatori. Oggi è tornato con il suo Messaggio per radunare coloro nelle cui vene scorre il sangue dell'Antica Stirpe: Guerrieri e Guerriere, Maghi e Maghe, Sacerdoti e Sacerdotesse.
Siamo tornati per sottrarre dalle mani delle scimmie parlanti e dei loro capi corrotti ciò che è sempre stato nostro fin dai tempi della storia prima della storia.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
http://altrarealta.blogspot.it/
Il Libro di Draco Daatson - Parte Prima
Salvatore Brizzi
Compralo su il Giardino dei Libri
Draco Daatson e la Setta dei Senza Sonno
Draco Daatson è stato il primo, è stato il primo a intuire che il pianeta è una prigione senza sbarre, un luogo di detenzione psicologica appositamente studiato per fare in modo che gli esseri umani producano energia che serve da nutrimento per entità che si trovano su un altro piano. Di questa prigione gli uomini occupano il braccio della morte. Condannati a morire perché ancora schiavi delle leggi fisiche planetarie. Leggi che possono venire aggirate da un essere totalmente sveglio. Draco Daatson è stato il primo a comprendere che l’essere umano viene forzatamente tenuto in uno stato di SONNO affinché non si avveda mai di vivere dentro un penitenziario cosmico. Quindi ha compreso il principio primo di questo stato di sonno, il fondamento stesso della prigione: tu credi che il mondo che ti circonda sia qualcosa di esterno alla tua coscienza, qualcosa da cui ti senti separato e sul quale ti sembra di non avere potere.
Ognuno, fondamentalmente, a un livello molto profondo che non confessa nemmeno a se stesso... teme il mondo... in ogni istante della sua vita. La paura di non farcela, la paura di ciò che potrebbe accadere domani, la paura di non essere all’altezza... una generica e indefinita paura del mondo ci tiene nel sonno. Draco Daatson è stato il primo a realizzare che se la prigione può esercitare il suo potere grazie al sonno, allora un essere umano che riesce a svegliarsi diviene libero dalla prigione e dalle sue regole.
Ciò che viene tramandato è che a un certo punto pare sia comparso nel IV sec. d.C. nel primo periodo del monachesimo e abbia riunito intorno a sé un gruppo di intrepidi guerrieri, fondando la setta dei Senza Sonno, quella che poi è diventata la Scuola attraverso cui ancora oggi vengono trasmessi i principi del risveglio.
Ciò che viene tramandato è che non sia mai invecchiato e oggi sia ancora vivo, però nessuno lo ha mai visto e nessuno conosce qualcuno che lo ha visto.
Draco Daatson inizialmente intraprese il percorso in isolamento. Era stato un uomo d’armi fino a quel momento della sua vita, ma decise di rinunciare a gloria, donne e potere per vivere come un vero monaco (dal gr. monachòs=solitario). Dopo alcuni anni però si rese conto che da solo non avrebbe potuto portare l’Opera fino al compimento finale. Gli servivano gli altri esseri umani, gli servivano gli eventi della vita mondana con i quali confrontarsi giorno per giorno: le locande, il vino, le donne, gli amici, la guerra.
“L’altro riflette le tue ombre e rende più rapida la tua ascesa.” È una delle sue frasi.
Quindi cercò un gruppo di uomini e donne con i quali convivere e proseguire il cammino, un cenobio (dal gr. koinòbion=vita in comune). Fu così che riunì intorno a sé la setta dei Senza Sonno, un manipolo di arditi disposti a tutto pur di svegliarsi.
Non erano esattamente come gli altri monaci. Draco Daatson era un condottiero, un uomo d’armi, non un filosofo o un religioso. Un uomo d’armi che un giorno scopre cosa sta accadendo sul suo pianeta e decide di lavorare per svincolarsi dallo stato di sonno. Necessariamente, non potè che radunare attorno a sé uomini e donne che divennero a loro volta invincibili e temibili guerrieri, incapaci di provare paura poiché perfettamente coscienti di essere l’origine della propria realtà.
“Il guerriero o il condottiero che per un solo attimo sperano in un aiuto esterno, sono già vinti.” Queste erano le parole di Draco Daatson.
Draco Daatson trascinava i Senza Sonno nelle imprese più incredibili “perché – diceva – solo chi ha perso la paura della morte può evadere. Per poter evadere, colui che vuole evadere deve morire.”
Si narra che abbia addestrato uomini e donne a combattere già dai tempi di Atlantide, impegnandoli nella difesa della Città dalle Porte d’Oro. Ha continuato in Egitto, a Sparta, fra i Templari, nell’Ordine del Drago, durante la seconda guerra mondiale, nei moderni servizi segreti. Instancabilmente… di epoca in epoca…
Al contempo i Senza Sonno lavoravano indefessamente al loro piano di fuga: eludere le leggi psicologiche della prigione planetaria. Draco Daatson ormai sapeva che ogni vittoria esteriore era solo l’inevitabile conseguenza di una vittoria interiore... sui propri demoni. Nessun sistema filosofico o politico può cambiare il mondo dall’esterno, solo un lavoro portato avanti dal singolo individuo può realmente mutare le cose, ma deve trattarsi di individui disposti a lavorare in maniera indomita giorno dopo giorno alla trasmutazione dei loro atteggiamenti negativi, desiderosi di sottrarre se stessi al pensiero collettivo. Quando un certo numero di cellule sarà guarito, l’intero organo potrà dirsi guarito...
Salvatore Brizzi
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