in una notte, dove il mio stato d'animo
oscilla tra l'angoscia e la calma piatta,
pesto la neve.
La calpesto fino ad averne nausea,
fino a quando la città, bianca,
si separa dai rumori
e tutto diventa incantesimo.
E' una sensazione glaciale,
quasi magica.
Una sbandata chiede una sigaretta,
poi un fiammifero, infine,
un biglietto per il viaggio sbagliato.
Il ritorno si presenta deprimente,
rincorro invano un taxi,
mi aggrappo ad una cabina telefonica,
ma non c'è nulla che io possa fare.
Non mi resta che intraprendere
la via della salvezza.
Continua imperterrito a nevicare,
odio questa notte
e i miei piedi che non rispondono,
le ultime forze mi portano a casa,
varco la soglia, finalmente.
Tutto è passato ormai,
respiro profondamente
pensando al mattino che a breve sorgerà