Marcello Pamio
Dietro PornHub, YouPorn e decine di altri siti per adulti c’è
un’unica azienda che controlla case produzione, abbonamenti, raccolta
dati e pubblicità. Il suo principale azionista è un uomo d’affari
canadese di cui non si sa praticamente nulla!
Mentre nell'immaginario
collettivo un tempo l’industria del porno era gestita da ricchi signori
in vestaglia di seta (anche se non è proprio così), oggi è controllata
da un misterioso gruppo di esperti di algoritmi e Big Data,
ottimizzatori di motori di ricerca e pubblicità mirata. Mentre all’epoca
guadagnavano milioni vendendo videocassette, dvd e diritti tv oggi la
nuova generazione guadagna tramite internet e i nuovi padroni non si
fanno vedere.
Il caso più emblematico è quello della MindGeek che è diventata l'azienda pornografica più importante e potente del mondo, senza che nessuno la conosca.
Ha sede a Montreal in Canada ed è proprietaria di molti dei siti più visitati tra cui PornHub, RedTube e YouPorn.
Secondo i dati ufficiali la MindGeek è il primo operatore della florida industria pornografica in Europa e negli Stati Uniti.
Ma dell'azienda non si sa nulla a cominciare dal principale proprietario Bernard Bergemar
un uomo d’affari che su internet è praticamente introvabile ma è che
diventato il più ricco imprenditore del porno del mondo. Sul sito della
MindGeek la pornografia non è nemmeno nominata e l’azienda infatti si
definisce “leader della progettazione, nello sviluppo e nella gestione
di siti web ad alto traffico”.
Ora si chiama "alto traffico"!
Nel 2018 l’azienda – casualmente registrata in Lussemburgo - ha dichiarato ricavi per 460 milioni di dollari, e ogni giorno i suoi siti sono visitati da più di 115 milioni di persone. Ogni giorno.
L'azienda sta portando i Big Data data a un livello mai visto prima attraverso il tracciamento in tempo reale delle informazioni sulle abitudini degli utenti.
Ogni giorno sui siti della MindGeek vengono caricati qualcosa come 15 TeraByte di video, pari a quasi la metà dei contenuti disponibili su Netflix.
Sulla base dei dati che tracciano le fantasie sessuali di centinaia
di milioni di utenti la Mind Geek ordina poi agli studi di produzione di
realizzare i contenuti destinati alle pagine riservate agli abbonati.
Questi video vengono poi promossi attraverso la rete dei siti “tube” e
se il prodotto gratuito non funziona il pubblico dei contenuti Premium
cresce e viceversa, permettendo di guadagnare in entrambi i casi grazie a
quella che viene definita concorrenza interna.
Tra i primi
finanziatori della MindGeek ci sono colossi bancari come JP Morgan e
Glendon Capital una società di investimento californiana che opera nel
campo “distressed opportunities” cioè nel rilancio delle aziende molto
indebitate.
L’11 dicembre 2020 Visa e MasterCard hanno annunciato che
non permetteranno più i titolari delle loro carte di credito di fare
transizione su PornHub, e la decisione è arrivata pochi giorni dopo
l’inchiesta giornalistica del New York Times.
Dopo questa decisione per l’industria del porno forse l’affare si fa un po'….duro!
Ricordiamo
infine una cosa centrale: nonostante questa parvenza di buonismo da
parte delle società delle carte di credito, veicolare e massificare la
pornografia è sempre stata una priorità per un certo tipo di Sistema che
mira al controllo e alla deviazione delle masse...
Tratto da "Internazionale", 22/28 gennaio 2021, basato sull'inchiesta del Financial Times "Il re segreto del porno" di Patricia Nilsson
fonte: DISINFORMAZIONE
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