venerdì 24 febbraio 2017
cacciatori di zanne
come direbbe un cinese dalla R mancante, uh, che glande!
Il fratello glande tutto riprende e risponde, l'importante è non fare domande
e non trattare certi argomenti, pensare fa male,
è una malattia pericolosa nei confronti della stupidità delittuosa.
Sul cancello del castello c'è un cartello con la scritta... boh, è sparita.
Il telespettatore trattato peggio di un inferiore
è stufo della incessante orrida esposizione,
ma al tempo stesso, inconsciamente, cade nel tranello,
vuole stare sullo sgabello per essere lo zimbello votato al macello.
L'occhio onniveggente è radicato in ogni settore ad oltranza,
incluso la beneficenza,
tanto che Valeria Marini per rafforzarne il controllo
pare voglia farselo tatuare sul collo.
Valeriona nazionale bipolare iniziatica, tutta capelli, trucco e natica.
Negli oscuri meandri dei suoi sentieri asseriva di essere nazionalista
nonostante nella casa ci fossero due stranieri in lizza.
Ci fa o ci è, dipende dal cachet,
entrambe le parvenze non hanno differenze.
Terrore d'invecchiare, il suo viso è una maschera di carnevale.
Mi fanno tenerezza i strafalcioni lessicali
di Alessia Macari, "ho scappato". Avvìo dell'addìo.
Grazia e spontaneità prestissimo le perderà,
diventerà duttile grazie a personalità multiple.
Per tradizione, la befana porta carboni, altra personalità bipolare,
sezione casi umani, è Gemma Galgani,
signora di classe proveniente da Torino, fuma il toscano col bocchino,
cultura raffinata e saccente,
ha monopolizzato le risse senza parolacce e le parolacce senza risse,
si è fatta mettere a posto i denti e parla solo di sentimenti.
In lei ogni cosa suscita emozione, dall'imbuto allo starnuto,
slanci da adolescente, bagaglio di esperienze,
a guardar bene, dentro non c'è niente poiché semplicemente
fa parte del grande mare magnum della feroce e banale televisione.
Attrice fu in gioventù. Lavatrice fa come seconda attività
prodotto di consumo, riassumo, in puntata, piazza il "fanculo",
psicodramma Gemma, legge zero, comma uno.
Preludio della rabbia, lo studio è una gabbia,
la Cipollari reagisce d'istinto da recinto,
e l'esternazione puntuale birichina della conduttrice: "Tina!"
Si erano messe d'accordo prima.
Chi mena e chi non mona, Claudio Sona tronista gay di Verona,
già fidanzato, manipolato per il balzo mediatico del programma sintetico.
Format di cucina, cibo in delirio, partecipanti nel martirio,
quanto costa il gabbiano in crosta!?
Soliti salotti, culi rotti, prodotti scaduti, files corrotti.
Tecnologia disonesta guasta la testa,
imperante ovunque, allontana la gente.
Pubblicità martellante,
bevi la tisana indiana, è un anti infiammatorio,
un anti ossidante, anti danzante... ad Amici
vince sempre il cantante, dalla gavetta prende le distanze.
Allucinante analfabetismo culturale manco c'era nell'era comune,
ira volgare, trash-endentale è la trasmissione domenicale
dove la presentatrice continua ad invitare
ben sapendo ch'è un truffatore, il baraccone Alberico Lemme.
Nessuno esce indenne dagli spietati cacciatori di zanne,
trasformano un evento di emme in momento solenne.
Eredità Sordi, Bramieri, Dalla, non se ne viene a galla,
La Lollo non ricorda di essere convolata a nozze,
alla deriva, perlustra le fosse, Gina, sei l'ultima vera diva!
Karina Cascella, un barella!
Senza infamia e senza lode, Filippo Facci, facce ride!
Manuela Villa nervosa, scintilla accesa!
Pierluigi Diaco, invece di fare lo scemo, leggi Umberto Eco.
Alla Biagini la sorte punta la rivoltella,
Isabella mi dispiace, si è bruciata la padella e ti spetterà la carrozzella.
Sandra Milo, faccia stirata, la parte restante striata.
Invece di tenere il suo privato nel cassetto,
in passato rivelò con chi andò a letto.,
L'imitatrice dal palco canoro le rende omaggio. è il suo lavoro,
discute delle battute pronunciate e compiute,
il tempo indica 8 e 4, sarebbe il caso che pensasse alla salute.
Modelli di comportamento alimentano le sostituzioni,
intorno a me vedo solo cloni.
Pete Burns non c'è più, al suo posto c'è Mickey Rourke,
se questo è un uomo, dai primi rilievi,
non ha nulla a che fare col libro di Primo Levi.
Usare il pretesto dell'orgoglio per esibire un figlio
non fa onore, anticamera dell'orrore.
Heather Peace attrice dichiarata lesbica,
cantautrice che suona la chitarra acustica,
prima mi piaceva, ora ho cambiato idea,
espone la sua bimba nella platea dei social come fosse una roba.
Microchip e Ciop, stop ai blog,
più gli eventi sono illuminati più cresce l'oscurità, sarà l'invisibilità
ed il marchio... Effetto narco.
L'artista per alzare lo spicciolo stipula un patto col diavolo
diventando un giocattolo,
perseguitato dal successo da non poter andare al cesso.
Il simbolo mette in pericolo il pargolo che si trasforma in carne da barattolo.
Torno dall'inizio e finisco,
attori e cantanti si tappano l'occhio, malocchio, botto artificiale
o una partita di collirio andata a male?
Meglio essere una signora nessuno
che marionetta di qualcuno
Giorgia nella stanza specchiata con l'occhio coperto dalla ciocca dei capelli
RispondiEliminacarcere dell'Asinara
RispondiEliminaa proposito di video con l'occhio, c'è questo di Francesca Michielin
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=rMTfM28wAf8