martedì 3 febbraio 2015
Romeo e Giulietta
è un film del 1968, diretto da Franco Zeffirelli; trasposizione cinematografica della celebre e omonima opera teatrale di William Shakespeare, è stato girato in lingua inglese.
Il film è stato adattato al grande schermo da Franco Brusati, Masolino D'Amico e dallo stesso regista Franco Zeffirelli, ed è noto per essere, oltre che tra le rappresentazioni più fedeli al testo scritto, una delle prime versioni dell'opera di Shakespeare in cui gli attori principali sono molto vicini all'età dei personaggi originali; infatti, durante le riprese Leonard Whiting (Romeo) aveva diciassette anni, Olivia Hussey (Giulietta) sedici.
A causa della scena di nudo tra i due e la minore età dei protagonisti, il film provocò qualche polemica, e il rating originale del film in Gran Bretagna e negli Stati Uniti fu "A", per adulti; infatti il regista Franco Zeffirelli, per mostrare il seno di Olivia Hussey in una scena, dovette ottenere un permesso speciale dalla censura italiana; alla stessa Hussey fu proibito entrare in sala per vedere il film perché ritenuto per adulti a causa della sua breve scena di nudo, e lei commentò su come fosse possibile che lei non potesse vedere qualcosa che "vedo nello specchio ogni giorno".
Il doppiaggio italiano è a cura della CVD.
Trama
(EN)
« Two households, both alike in dignity, in fair Verona, where we lay our scene, from ancient grudge break to new mutiny, where civil blood makes civil hands unclean. »
(IT)
« Due grandi casate, entrambe ricche e potenti, nella bella Verona, dove la nostra storia ha luogo, attizzano il fuoco di vecchi rancori, macchiando mani fraterne di fraterno sangue. »
(Voce fuori campo)
Come nella tragedia in cinque atti scritta in versi e in prosa per il teatro da William Shakespeare tra il 1594 e il 1595, l'antico odio tra le ricche famiglie Veronesi dei Montecchi e dei Capuleti insanguina la città.
Verso l'inizio della vicenda Romeo Montecchi si reca mascherato a un ballo dei Capuleti, dove vede Giulietta, la figlia del suo nemico, e si innamora perdutamente di lei. A fine ballo, egli scavalca il muro di casa Capuleti, e nascosto sotto il balcone dell'amata, al quale ella è affacciata, scopre, sentendola parlare, che è ricambiato, e nel corso della serata i due decidono di sposarsi in segreto.
Il giorno seguente la cerimonia è celebrata da Padre Lorenzo, ma le cose cominciano subito ad andare male per i due giovani: Romeo incontra Tebaldo, cugino di Giulietta, e anche se viene offeso da quest'ultimo, rifiuta di battersi per la nuova, segreta parentela che li unisce. Interviene Mercuzio, parente del Principe e amico fidato di Romeo, che viene ucciso da Tebaldo: allora Romeo, preso dalla rabbia, vuole vendicare l'amico, e dopo un duello riesce ad uccidere l'avversario.
Il Principe di Verona, per questo fatto, lo bandisce dalla città, così egli, dopo una notte con Giulietta, è costretto a fuggire a Mantova.
Nel frattempo il padre Capuleti vuole che Giulietta sposi il conte Paride, ed ella pur di non farlo accetta la proposta di Padre Lorenzo: una messa in scena in cui finga di acconsentire alle nozze e alla vigilia di esse beva una pozione che le dia una morte apparente, da cui si sarebbe destata dopo quarantotto ore; al momento del risveglio il frate, assieme a Romeo, che nel frattempo sarebbe stato debitamente informato di tutti i particolari dell'accaduto, sarebbe stato presente nella cripta dove sarebbe stata deposta la ragazza e avrebbe aiutato i due sposi a fuggire indisturbati. Ma il frate addetto a portare la lettera con su scritta tutta la faccenda non fa in tempo ad arrivare da Romeo che il ragazzo viene informato dal suo servitore Baldassarre, il quale aveva assistito al funerale della giovine, della morte della sua amata, e quindi decide di correre a Verona. Giunto davanti alla tomba nella quale è seppellita Giulietta, allontana il suo servo e scende nella cripta, dà l'estremo saluto a Giulietta, beve un veleno e muore:
« Così, con un bacio, io muoio. »
Intanto anche Padre Lorenzo giunge alla tomba, convinto di trovare lo sposo già informato, ma, scoprendo invece il cadavere di Romeo, quando Giulietta si sveglia, cerca di portarla fuori senza farle capire cosa è realmente successo nella cripta. La ragazza invece nota subito il corpo dell'amato e rimane con lui mentre il frate fugge impaurito a causa delle grida di alcune persone che si stanno avvicinando alla tomba. A questo punto Giulietta, piena di dolore, decide di seguire anche lei l'infelice sorte dello sposo: prima cerca di bere il veleno dalla fiala del marito, ma essa è stata interamente prosciugata del suo contenuto; gli bacia allora le labbra, ma pure lì non vi è più traccia della bevanda fatale. Allora, pure lei intimorita dai rumori della gente che si avvicina alla cripta, prende velocemente il pugnale dello sposo e si suicida, accasciandosi sul corpo dell'amato:
« Che, del rumore? Devo fare in fretta.
Oh, pugnale felice, questa è la tua guaina!
Arrugginisci qui dentro e fammi morire »
Nell'ultima sequenza si assiste al funerale dei due infelici sposi, al seguito del quale i Capuleti e i Montecchi infine si riconciliano.
(EN)
« A glooming peace this morning with it brings. The sun, for sorrow, will not show his head. For never was a story of more woe than this of Juliet and her Romeo. »
(IT)
« Un livido silenzio è disceso su Verona. Neppure il sole osa affacciarsi all’orizzonte. Perché mai storia fu più dolorosa di quella di Giulietta e del suo Romeo. »
(Voce fuori campo)
Produzione
Esterni
Il film è stato girato in varie parti d'Italia. Le scene del balcone di Giulietta furono girate nel Palazzo Borghese di Artena (RM). Il matrimonio tra i due innamorati venne invece celebrato nella Basilica Romana di S.Pietro a Tuscania (VT), dove furono girate anche le scene finali della tomba di famiglia di Giulietta. I duelli di spade furono ambientati nel centro storico di Gubbio (PG), dove si svolge anche il dialogo tra Mercuzio e Benvolio. Il cortile e gli interni di Palazzo Piccolomini a Pienza (SI) furono invece scelti dal maestro Zeffirelli, per ambientare la festa a casa Capuleti, per il primo incontro tra i due innamorati e per tutte le scene in casa Capuleti. Nella piazza della stessa Pienza fu anche girata la scena nella quale Mercuzio, Benvolio, Romeo e tutti i compagni si recano al ballo in maschera. Di Verona, città in cui William Shakespeare ambienta la tragedia, possiamo solamente vedere, all'inizio del film (prologo), il panorama del centro storico, con la grande ansa dell'Adige che vi gira attorno. Il film ha anche alcune scene girate a Montagnana.
Cast
Inizialmente a Paul McCartney fu chiesto di recitare la parte di Romeo. Venne poi scelto Leonard Whiting dopo tre mesi di provini ad altri trecento ragazzi, e venne così descritto dal regista: «Ha un viso magnifico, soavemente melanconico, dolce, il tipo di giovane idealista che Romeo dovrebbe essere.»
La Hussey era apparsa in un provino a Londra nella parte di Jenny nell'opera The Prime di Miss Jean Brodie (La strana voglia di Jean) di fronte a Vanessa Redgrave. È stato durante questa rappresentazione che Franco Zeffirelli venne colpito dalla sua bellezza e abilità teatrale. Il regista l'aveva comunque inizialmente scartata per il ruolo di Giulietta, perché in sovrappeso. L'attrice che egli scelse però si tagliò i capelli appena prima delle riprese, rovinando l'effetto che aveva avuto su di lui. La Hussey fece allora un altro provino, ma questa volta si era trasformata in una bellissima adolescente e fu scelta tra 500 ragazze. Ebbe la parte. Il regista rimase preoccupato dalla figura intera della protagonista durante le riprese, e ordinò che non venisse più servita pasta sul set.
Durante la scena del duello dove Mercuzio lancia una spada verso il piede di Tebaldo, l'ombra di Mercuzio è in realtà l'ombra di Zeffirelli, lì al suo posto perché l'attore John McEnery era indisposto quel giorno.
Da rilevare che il film di Zeffirelli è una delle poche rappresentazioni in cui viene dato un ruolo visibile al personaggio di Rosalina (interpretato da Paola Tedesco).
Colonna sonora
La colonna sonora del film è stata composta e diretta da Nino Rota, originariamente registrata su disco in vinile, contenente nove brani, tra cui la famosa "What Is a Youth" (Love Theme From Romeo and Juliet) con testo di Eugene Walter, interpretata da Glen Weston.
Il brano "Ai Giochi Addio" (versione italiana di: What is a Youth) con testo di Elsa Morante, venne affidato al cantante Bruno Filippini, che nel film è il menestrello e che aveva vinto il Festival di Castrocaro insieme a Gigliola Cinquetti. Questa versione è stata interpretata anche da Luciano Pavarotti e Natasha Marsh (soprano inglese).
Altre versioni di What is a Youth: "A Time for Us" con testo di Larry Kusik e Eddie Snyder, "Un giorno per noi" testo di Alfredo Rapetti (in arte: Cheope), "Um momento para nós" testo di Alf Soares e "Kun aika" testo di Aarno Raninen.
Numerose le interpretazioni tra cui citiamo quelle di Fausto Papetti, Stelvio Cipriani, Ray Conniff, Richard Clayderman, Shirley Bassey, Stevie Wonder, Jackie Evancho, Andre Rieu, Loreena McKennitt.
La colonna sonora ha vinto un Nastro d'Argento ed è stata nominata per altri due premi (BAFTA Award e Golden Globe).
Lista degli arrangiamenti e versioni:
List of arrangements of "What Is a Youth" from 1968 to 2011
Critica
Il film è stato un enorme successo di pubblico in tutto il mondo (quasi 40 milioni di dollari d’incasso nei soli Stati Uniti). Caratterizzato da un’estrema fedeltà al dramma originale nei dialoghi, nelle ambientazioni e con due attori giovanissimi che rispettano così le reali età dei personaggi, il risultato che ne segue è un'opera moderna e appassionante con un efficace ritmo narrativo, capace di mantenere inalterati la poesia e il romanticismo della tragedia di Shakespeare. Zeffirelli ha così realizzato il suo film migliore, oltre che una delle più memorabili traduzioni cinematografiche dell’opera. Contribuiscono a ciò in maniera determinante i giovanissimi interpreti; Olivia Hussey, con la sua sfolgorante e luminosissima bellezza e un'interpretazione fresca e spontanea, è una strepitosa Giulietta e altrettanto dicasi di Leonard Whiting, così da render credibilissimi i fremiti, le ingenuità, le passioni e l’esaltazione amorosa di due adolescenti. Impeccabile la ricostruzione d’epoca e bellissima la colonna sonora composta da Nino Rota . Due premi Oscar: per la fotografia di Pasqualino De Santis e per i costumi di Danilo Donati.
Il critico cinematografico Roger Ebert ha scritto: "Credo che il Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli sia il più eccitante film mai fatto tratto da un'opera di Shakespeare".
Secondo le valutazioni del sito internet Rotten Tomatoes, il film è recensito positivamente dal 97% dei critici.
fonte: Wikipedia
IL FUNERALE
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