venerdì 26 settembre 2014
la terra trema
da Wikipedia:
è un film del 1948 diretto da Luchino Visconti e ispirato al capolavoro del verismo I Malavoglia di Giovanni Verga.
Trama
Aci Trezza, porticciolo vicino ad Acireale. La famiglia Valastro vive poveramente di pesca, attività controllata da grossisti senza scrupoli. Il figlio maggiore dei Valastro, 'Ntoni, protesta contro i loro abusi, ma la sua è una rivolta che rimane solitaria.
In seguito ad una rissa iniziata con Lorenzo, grossista profittatore e spaccone, 'Ntoni è rinchiuso in prigione e quando, pagato il rilascio, ne esce, decide di mettersi in proprio con la sua famiglia. All'inizio gli affari vanno bene ma una tempesta distrugge la loro barca, i debiti aumentano, le riserve di acciughe devono essere vendute a basso costo e la famiglia si disgrega.
La sorella Lucia diviene l'amante del maresciallo del corpo di finanza di Aci Trezza, il fratello Cola diventa un contrabbandiere e la sorella Mara non può sposare il muratore che ama. 'Ntoni rimane solo e, con grande amarezza, non gli rimane che chiedere l'imbarco proprio agli sfruttatori che aveva cercato inutilmente di sfidare.
Analisi dell'opera
Visconti ha conservato del romanzo l'ambientazione siciliana, il nome del protagonista, 'Ntoni, e le linee generali della trama. Il tema principale della storia è quello di una rivolta individuale che si arresta davanti ad una società classista. Nel film, a differenza del romanzo, non siamo di fronte però ad una oscura fatalità, ma ad un sistema di oppressione economica i cui responsabili sono chiaramente indicati.
La legge che regna in questo povero paese sottosviluppato è quella dello sfruttamento capitalista.
Visconti ha aggiunto di suo una serie di elementi, quali i sentimenti e le emozioni espressi dai poveri trezzoti, il tema della dissoluzione della famiglia (riveduto rispetto a quello verghiano) e il senso dello spettacolo.
La Terra trema avrebbe dovuto essere il primo film di un "trittico della miseria" che, secondo l'intenzione di Visconti, avrebbe dovuto descrivere, nell'ordine, la lotta dei pescatori, dei minatori nelle zolfare e dei contadini che lottano per liberarsi dall'antica schiavitù. In definitiva, Visconti riuscì a realizzare solo il primo capitolo.
La lavorazione del film
Per la lavorazione del film, iniziata nel novembre del 1947, Visconti ricorse solamente ad attori non professionisti. Sono infatti gli abitanti di Aci Trezza che davanti alla macchina da presa parlano in lingua siciliana e vivono la loro dura esistenza quotidiana.
Visconti costruisce, con estrema abilità e sulla base di uno schema unanimista, la dottrina formulata da Jules Romains in base alla quale ogni aggregazione di individui possiede un'anima collettiva, una specie di melodramma popolare di raffinata ricerca plastica.
Visconti si recò in Sicilia per girare un documentario di propaganda politica elettorale dell'aprile 1948, finanziato dal partito comunista, incentrato sull'allora recente strage di Portella della Ginestra ma poi, una volta arrivato sull'isola, si lasciò attrarre dall'idea di trasporre l'opera verghiana in un lungometraggio narrativo, finanziato questa volta molto più cospicuamente dall'Universalia, casa di produzione cattolica, vicina al Vaticano.
Durante la realizzazione del film Visconti dovette affrontare le proteste riguardo all'immagine ingiuriosa e offensiva che, secondo alcuni, il regista avrebbe mostrato nel film.
Distribuzione
Il film viene proiettato per la prima volta il 2 settembre 1948 alla Mostra di Venezia. Esce poi nelle sale nel maggio del 1950 in un'edizione ridotta e doppiata in un "dialetto" siciliano più comprensibile.
Manifesti e locandine
La realizzazione dei manifesti del film per l'Italia fu affidata al pittore cartellonista Averardo Ciriello.
Riconoscimenti
Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
FILM
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