Zu, un bambino preistorico,
gioca con alcune pietre taglienti
per farne delle schegge di fuoco.
Intanto il cielo si nutre di lui
e lui si nutre del cielo,
con quel suo essere stranamente adulto
che ha nel corpo minuto.
Mentre il sole illumina
il colore dei suoi occhi scuri,
i vermi creano dei cerchi di fili bianchi
attorno alle gambine gracili.
Zu non piange. Ride.
Ride così forte che mostra
la sua bocca priva di denti.
E' troppo piccolo.
Sua madre lo chiama.
Gli va incontro e gli tocca il seno,
ride di nuovo,
si sente un uomo