lunedì 8 agosto 2016

Natal'ja Sergeevna Gončarova


AUTORITRATTO, 1907


DONNE CON RASTRELLO, 1907


TOSATURA DELLE PECORE, 1907


DANZA, 1910


GABRIELE ARCANGELO, 1910


PAVONE AL SOLE, 1911


CICLISTA, 1913

in russo: Наталья Сергеевна Гончарова?, traslitterato anche come Natalia (o Natalja) Sergeevna Goncharova, è stata una pittrice russa.

Nel 1898 frequentò la scuola di Pittura, Scultura e Architettura di Mosca e conobbe il pittore Michail Larionov, suo futuro compagno: insieme furono i principali animatori del gruppo "Il Vello d'oro", a cui successivamente aderì anche un altro importantissimo esponente dell'avanguardismo russo: Kazimir Malevič.

Nel 1906 partecipò ad una mostra di pittori russi organizzata da Sergej Djagilev al Salon d'Automne di Parigi e rivelò il suo interesse per la pittura degli impressionisti, dei fauves e per la tradizione figurativa del suo paese.

Insieme al suo compagno organizzò a Mosca fra il 1907 e il 1913 diverse esposizioni della nuova arte quale il "Fante di quadri" includendo, oltre agli artisti russi, anche diversi esponenti della pittura francese.

La sua opera "Il Ciclista" : Il veloce avanzamento dell'uomo è reso attraverso la scomposizione dei piani cromatici e la ripetizione di marcate linee nere che riproducono sulla tela l'impressione dello spostamento simultaneo: non solo della bicicletta che corre sulla strada, ma anche quello ritmico del ciclista che con il busto asseconda la pedalata. La visione delle vie di un centro urbano si riflette nelle scritte, nei cappelli esposti in vetrine, nelle segnalazioni forse ferroviarie, in una mano con l'indice puntato, forse parte di un manifesto pubblicitario, nel pavimento della strada dissestato e nelle grate tutti colti in una ininterrotta sovrapposizione. Le impressioni di questi elementi sono catturate come da una moderna macchina cinematografica in rapida sequenza. Le immagini sono attraversate da raggi di luce che si proiettano in ogni direzione, connotando la composizione di una tensione ulteriore.

Dal 1909 al 1911 si dedicò alla pittura sacra manifestando il suo grande interesse per le icone russe della tradizione religiosa, ma successivamente, adottando i nuovi principi del futurismo ed allontanandosi dalle nuove esperienze artistiche francesi, diventò un'esponente di spicco del raggismo. Con Larionov, nel 1913, anno della pubblicazione del manifesto raggista, organizzò a Mosca l'esposizione "Il Bersaglio", aperta ai soli artisti russi.

Nel 1914 si trasferì definitivamente a Parigi con il compagno Michail Larionov e l'anno successivo espose le sue opere alla mostra L'Art décoratif théâtral moderne presso la galleria Sauvage. A Monaco di Baviera, nel 1926, espose alla seconda mostra del Blaue Reiter e successivamente allo Erster Deutscher Herbstsalon del Der Sturm di Berlino. Collaborò fino alla morte dell'impresario Djagilev, avvenuta a Venezia nel 1929, al disegno dei costumi ed alle scenografie dei Balletti Russi.

L'artista dedicherà tutto il resto della vita, senza abbandonare mai completamente la pittura, alla decorazione teatrale ed all'illustrazione di libri. Esporrà, spesso con Larionov, suo marito dal 1955, oltre che in Europa, anche negli Stati Uniti e in Giappone.

fonte: Wikipedia

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