giovedì 22 gennaio 2015

il Vangelo secondo Matteo



« Questo film è dedicato alla cara, lieta, familiare memoria di Giovanni XXIII »

(Titoli di testa del film)

Il Vangelo secondo Matteo è un'opera cinematografica italiana, diretta nel 1964 da Pier Paolo Pasolini e incentrata sulla vita di Gesù come è descritta nel Vangelo secondo Matteo.

Trattando in maniera antidogmatica un argomento di carattere religioso, l'opera fece sensazione e scatenò un aspro confronto intellettuale sulla stampa, proseguendo le non sopite polemiche per le accuse di vilipendio della religione e per i forti interventi censori che avevano condizionato l'uscita dell'episodio de La ricotta, inserito nel film Ro.Go.Pa.G..

Trama

Riproposizione fedele al Vangelo di Matteo della vita di Gesù Cristo, dall'annunciazione a Maria della nascita del figlio di Dio, al matrimonio con Giuseppe e la fuga in Egitto per sfuggire ad Erode ed alla strage degli innocenti.

Divenuto adulto Gesù affronta le prove nel deserto, e dopo quaranta giorni di tentazioni, prosegue per la Palestina, in compagnia degli Apostoli a predicare il suo verbo, compiendo miracoli.

Processato da Ponzio Pilato, viene condannato alla crocifissione e la resurrezione conclude la sua vita terrena.

Produzione

Il regista utilizza attori non professionisti e comparse scelte tra la locale popolazione contadina. Molti gli amici del regista che parteciparono alle riprese e, tra questi, alcuni intellettuali di fama come Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto ed Enzo Siciliano, oltre al solito Ninetto Davoli. Scelta particolare fu quella della madre Susanna per interpretare la Madonna anziana.

La figura di Cristo fu affidata al catalano Enrique Irazoqui allora sindacalista diciannovenne, in Italia per cercare appoggi alla lotta contro il regime franchista. Venne doppiato da Enrico Maria Salerno.

Riprese

Il film fu girato in diverse località italiane, ma senza seguire una traccia geografica precisa. L'idea iniziale era di ambientarlo negli stessi luoghi della Palestina dove realmente si erano svolte le vicende narrate, ma presto essa si rivelò poco praticabile, anche per via dei mutamenti subiti dal paesaggio nel corso dei secoli.

Di qui la decisione di girarlo nell’Italia centro-meridionale: in particolare negli ambienti rupestri di varie regioni:

in Lazio: a Chia (frazione di Soriano nel Cimino, Viterbo);

in Puglia: a Ginosa nella Gravina, Massafra (trasformata nella Palestina), Manduria, Castel del Monte (la cacciata dal tempio, con i sacerdoti assistono agli eventi) e Gioia del Colle (In quest'ultima località il regista girò l’episodio di Erode e Salomè, ambientato nel castello, con la danza di Salomè che si svolge nell'ala nord della corte del castello stesso).

in Basilicata: a Barile, Lagopesole (La scena del sinedrio è girata nel cortile interno del Castello di Lagopesole) e nei Sassi di Matera);

in Calabria: a Cutro e Le Castella.

Distribuzione

Date di uscita

Italia: 2 ottobre 1964 (presentazione alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia: 4 settembre 1964)
Francia: 3 marzo 1965
Germania Ovest: 9 aprile 1965
Paesi Bassi: 16 settembre 1965 (nuova release 18 aprile 2003)
USA: 17 febbraio 1965 (New York)
Regno Unito: 1967
Finlandia: 24 marzo 1967 (nuova release: 8 aprile 1977)
Svezia: 25 dicembre 1967
Australia: 29 agosto 1969 (Adelaide Film Festival)
Singapore: 18 aprile 2003 (Singapore International Film Festival)
Russia: 23 marzo 2006 (a Mosca nel "Nice New Italian Cinema Events")

Accoglienza

Critica

« ...fedele al racconto non all'ispirazione del Vangelo »

(L'Osservatore Romano)

« ...il nostro cineasta ha soltanto composto il più bel film su Cristo che sia stato fatto finora, e probabilmente il più sincero che egli potesse concepire. Di entrambe le cose gli va dato obiettivamente, ma non entusiasticamente atto. »

(l'Unità)

« Il regista ha sottolineato alcuni episodi della vita di Gesù che sembrano contenere semi più rivoluzionari... »

(Il Tempo)

« Combattuto tra ideologia e sentimento Pasolini ha tentato di recuperare al suo laicismo i caratteri della religiosità, ma poiché l'operazione ha un accento volontaristico, gli è sfuggito quel carattere precipuo che è il senso del mistero. »

(Corriere della Sera)

« Un ottimo film, più cattolico che marxista. »

(La Notte)

Mostre

Nel cinquantenario dell'uscita del film la soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Basilicata allestisce a Matera nel Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata e nel MUSMA, una mostra intitolata Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia che mette in relazione la vita nei Sassi di Matera, lo sfollamento dei Sassi, Il Vangelo secondo Matteo ed il pensiero di Pier Paolo Pasolini. Per il suo alto valore scientifico la mostra ha ricevuto menzione dalla Presidenza della Repubblica, il patrocinio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il gradito Premio dalla Presidenza del Senato e dalla Presidenza della Camera.

fonte: Wikipedia

FILM

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