mercoledì 20 novembre 2013

ultimi cinque minuti



rifiuti tossici nucleari sotterrati, cibi avariati ingeriti, atti sessuali consumati, temporeggiare il giusto per stare al mondo gli ultimi cinque minuti. La benevolenza tua è veleno per me. Disprezzo quello che crei e quello che è attorno a te.

l'Europa verso il fascismo


L'EUROPA VERSO IL FASCISMO

Le oligarchie finanziarie si baloccano con governi compiacenti o direttamente imposti da loro. Infatti la BCE ha ormai il potere di influenzare la composizione dei governi nazionali. Questi alchimisti dello spread evocano una nuova guerra santa contro i "populismi" rei di mettere in discussione un'architettura economica costruita sopra le teste dei cittadini, un atto profondamente anti democratico. La povertà e la disoccupazione dilagano ovunque in Europa insieme a un'emigrazione incontrollata dall'Africa e dall'Est dell'area Schenghen, a cui non aderisce la Gran Bretagna che sta studiando nuove limitazioni agli ingressi e sospesa in Danimarca, ennesimo fallimento della UE. 

La Grecia è stata lasciata morire dai "fratelli" europei, sacrificata sull'altare delle banche tedesche e francesi che volevano indietro la loro "libbra di carne". Questa Europa non è basata sulla solidarietà, chi sbaglia paga e paga fino in fondo. Fino alla spoliazione dei beni dello Stato, con la distruzione del tessuto sociale, dei servizi di prima necessità, come la sanità. E' quello che sta avvenendo ai greci abbandonati alla loro sorte come degli appestati. L'Europa sta diventando un lazzaretto. Chi si ammala è lasciato alla sua sorte. Che razza di Europa è questa? Assomiglia a quelle riunioni di mafiosi in cui chi sgarra viene assassinato. Solidarietà doveva essere la prima parola, il primo mattone dell'edificio europeo. Non è stato così. Non è così. I garanti dello status quo ormai insopportabili, in Italia la coppia al comando è Napolitano - Letta, continuano imperturbabili nelle loro convinzioni ignorando il mondo che gli sta crollando intorno. 

Indifferenti a un mostro che si sta svegliando e che sarà difficile, quasi impossibile, rinchiudere nelle gabbie del suo passato se diventerà più forte. Per questi finti democratici, tutori dei loro interessi personali, collegati con la finanza e non con il popolo che disprezzano sta suonando la campana a martello. Purtroppo, oltre che per loro, rischia di suonare per le democrazie. 

Il fascismo sta avanzando grazie a questi sciagurati in tutta Europa. Un sondaggio di ieri dà Alba Dorata primo partito in Grecia con il 26%, in Francia il Front National di Marine Le Pen è dato come primo partito dalla sua nascita con il 24%, in Norvegia ha vinto il Partito conservatore insieme all'affermazione del Partito del progresso, nel quale militò Anders Breivik, responsabile dell'uccisione di 77 persone. In Ungheria il governo di estrema destra ha stilato una lista nera di personalità che avrebbero fornito ai media stranieri informazioni contro l'immagine dell'Ungheria. Viktor Orban, il primo ministro, ha cambiato la Costituzione minando l'indipendenza della Banca centrale, l'autonomia della magistratura e dell'autorità garante della privacy e ha come obiettivo la Grande Ungheria nazionalista. Quali sono le cause della nascita dei nuovi fascismi? Chi sono i veri responsabili? Chi ha tradito la democrazia?

Fonte: Beppe Grillo

fonte: www.vocidallastrada.it

lunedì 18 novembre 2013

giornalista si finge minorenne

Io infiltrata nel girone dei lussuriosi

«Bella, giovane e sexy». Giornalista si finge minore sul web: 25 richieste in due giorni, un solo incontro. Ecco com’è andata




B__WEB
Quando il Direttore mi ha chiesto di fingermi una minorenne sul web in cerca di emozioni forti, regali e soldi in cambio di prestazioni sessuali, non immaginavo in quale inferno sarei finita. Un incubo senza fine. Perché la provocazione giornalistica s’è trasformata presto, subito anzi, in un girone dantesco di lussuriosi e schifosi esseri umani insensibili al «dettaglio» che non avessi ancora compiuto diciotto anni, che non potevo incontrarli la mattina perché andavo a scuola, che non potevo riceverli a casa in settimana ma solo il week end quando i miei genitori tornano in Puglia, mia terra d’origine. Ho acquistato un cellulare intestando la scheda a una che non sono io. Così è cominciato il viaggio nell’orrore nella rete a caccia di chat e bacheche per teen agers.
L’annuncio l’ho inserito a mezzanotte. Quando mi sono svegliata ho acceso il telefonino, mentre sorseggiavo un cappuccino e il cellulare è partito a raffica: uno, due, tre, cinque, dieci, dodici, 18 messaggi. Il primo crampo allo stomaco, il cappuccino è rimasto nella tazza. Ho letto il primo sms e da quel momento ho capito che il gioco giornalistico diventava una pesante passeggiata in realtà inconfessabili. Professionisti stimati, padri di famiglia, insospettabili, trentenni, i più giovani, 23 e 25 anni li tengo da parte. Gli altri sono «adulti» sposati con mogli fiduciose e inconsapevoli che li aspettano a casa per parlare dei figli. Una galassia disumana pronta a tutto per un’ora di piacere con una ragazzina. Tante voci, un solo identikit. Orchi a caccia di una minorenne dopo averla braccata su internet. Sono in tanti, troppi, tutti con la stessa voglia di trasgredire. Metto lo stesso annuncio su più siti. Nell’immaginario collettivo non ci vuol molto a capire che rappresento la liceale-tipo, figlia della Roma bene, annoiata dalla routine e in cerca di emozioni forti, fortissime, estreme. Il primo sms che ricevo è diretto: «Ciao, ho visto il tuo annuncio sul sito, quando ci possiamo incontrare?». Il secondo: «Quindi vai ancora a scuola? Come sei fatta?». All’inizio sono impacciata, poi entro nella parte, leggo annunci simili al mio (tipo «bella, calda e sexy giovane ragazza pronta a ricevere a tutte le ore età 20 anni») ma guardando la foto potrebbe essere una ragazzina non ancora maggiorenne, e faccio lo stesso. In due giorni conto oltre 25 richieste, quasi tutte da over 40 e solo in 4, dopo essersi accertati della mia (finta) età hanno detto «no grazie, mica so’ matto - ha detto uno - qui vado ar gabbio (in galera, ndr)».
Gli altri erano tutti disponibili all’incontro, tutti desiderosi di vedermi, incontrarmi, portarmi a letto nonostante la mia giovane età.
Quando squilla quel telefono, sale l’ansia, spero sempre di aver sentito male, «non può essere un altro» mi dico, trattengo il fiato, rispondo e registro tutto: «Quindi sei minorenne?». È un uomo di 50 anni, la sua voce è pungente, lo chiamerò Aldo. Ingoio la rabbia e rispondo: «Sì, ho 17 anni, ma a breve ne farò 18». Arriva subito al punto : «Ma cosa vuoi in cambio?» Io: «Non so, faccio questa cosa da poco. Mi piacciono i regali e i vestiti, ma anche i soldi». Aldo: «Lo smartphone ce l’hai? Quello ti va bene?». Rispondo: «No, quello ce l’ho già, poi ne parliamo di persona di queste cose». Ma lui non vede l’ora: «D’accordo, facciamo in un albergo, ok? Dimmi quando». Io: «La mattina sono a scuola, ci vediamo di pomeriggio, ok?». Aldo insiste: «Ma oggi non possiamo? Domani lavoro. Dai, fai in modo di vederci oggi». Io taglio corto: «Oggi non posso, ci sentiamo». Provo un senso di tristezza, delusione, rabbia, mi sento offesa, ma vado avanti, passano le ore e il telefono continua a squillare. C’è chi chiama e ha la voce tranquilla: «Allora, ti chiamo un’ora prima, diciamo quando esci da scuola, e ci incontriamo, così una volta che mi hai visto, possiamo accordarci per l’incontro vero. Intanto dimmi quanto vuoi?». Io rispondo: «Guarda, ne parliamo di persona, in genere prendo regali e i soldi». Poi gli chiedo l’età. Lui risponde: «Beh, io sono grande, ne ho 45, però sono snello e slanciato, ho un fisico asciutto: insomma, sono ben messo, sono già stato con ragazze giovani». Un altro mi chiede: «Che scuola frequenti?» Rispondo: «Frequentò un liceo di Roma». È un uomo di 35 anni, romano, anche lui vuole incontrarmi subito. Come sempre trovo una scusa: «Oggi non posso, sono a casa con i miei». Lui: «Ok, ok, ma almeno dimmi come sei fatta, dal sito non si vede bene la foto e io voglio essere sicuro prima di incontrarti». Rispondo che «sono alta 1,70, ho gli occhi scuri e i capelli lunghi e castani». Ma non gli basta: «E il seno come ce l’hai? La pelle, insomma descriviti: voglio i dettagli». Dopo la mia risposta, chiede: «Quanti anni hai?». «Devo farne 18», rispondo. «Quindi ne hai ancora 17», dice. La voce si fa più dolce, come se parlasse a sua figlia: «Dai, ti prego, incontriamoci oggi, fai la brava, trova una maniera, richiamami se riesci». Subito dopo arriva un messaggio sul telefono: «Ciao Simona, la tua voce mi ha incuriosito molto, come va? Posso raggiungerti?».
È il momento di passare all’azione, di vedere che faccia hanno gli adescatori di ragazzine. Con la redazione decidiamo di organizzare un appuntamento. Nell’annuncio specifico di voler fare un incontro preliminare per conoscere la persona con cui dovrei consumare il rapporto. Prendo appuntamento in una caffetteria al centro di Roma, piove e sono molto tesa, mi preparo per andare, look da diciassettenne, un cappello di lana che mi copra il viso, un paio di sneakers ai piedi e un registratore in tasca. Nel frattempo arrivano i suoi messaggi: «Se vuoi, dopo ti accompagno a casa». La mia replica è secca: «No grazie, resto in centro, ci vediamo a breve». Insieme a me una squadra messa a disposizione dalla redazione: fotografi e colleghi intorno a me, durante l’incontro. Appena arrivo lo chiamo: «Ciao, sono qui al bar, dove sei?». Di fronte a me, vedo un uomo che parla al telefono: è distinto ed elegante, sui 45, capelli brizzolati e un aspetto curato. Un uomo comune, probabilmente un professionista: uno "normale". Ci presentiamo e cerco di rompere l’imbarazzo: lui mi invita a bere un caffè, ma è molto teso. Cerco di farlo parlare ma si guarda intorno. Accanto a me prende il caffè un collega, questo mi dà forza: facciamo finta di non conoscerci e iniziano le domande. «Che liceo frequenti? Anch’io ho fatto il liceo a Roma». Faccio la vaga e dico di non voler dare questo tipo di informazioni, beviamo il caffè in fretta, gli tremano le mani, probabilmente la mia età lo spaventa. Poi ci allontaniamo dal bancone e arriva al dunque: «Senti, prima di salutarci dobbiamo accordarci». Io mi faccio coraggio e rispondo: «Di base voglio 200 euro, ma dipende dal tempo e da quello che vuoi tu». Lui mi guarda e annuisce con fare accomodante, poi continua: «Non voglio nulla di particolare, una cosa normale, diciamo di un’ora». Io annuisco e mi informo sul luogo: «A casa mia non è possibile, né voglio venire a casa tua, preferirei in albergo». Lui risponde: «Ok, in albergo va bene. Degli amici mi hanno detto di un posto vicino al raccordo dove non ti chiedono i documenti. Un posto discreto, i miei amici ci vanno con donne sposate». Poi aggiunge: «Da quanto tempo hai messo l’annuncio? Hai già incontrato altri?». Rispondo: «Ne ho incontrati pochi». Lui è contento: «Meglio così: sarebbe un peccato, sei così bella». Qualche altra chiacchiera e qualche battuta, poi mi chiede cosa pensassi dei fatti degli ultimi giorni: d’altronde erano minorenni come fingo di essere io. «Hai sentito che è successo?» - dice. Io rispondo: «Sì, infatti sono spaventata, perciò non dico mai che scuola frequento e dove abito». Allora lui mi tranquillizza: «Sì, ma in quel caso c’era dietro un’organizzazione: è una cosa diversa». Io annuisco, lui aggiunge: «Comunque, non per discolparmi, ma io non faccio mai queste cose: quando ho letto l’annuncio c’era scritto diplomanda, quindi ho pensato avessi 19 anni». Io sorrido e lo rassicuro: «Tanto fra qualche mese compirò diciott’anni, comunque io sono libera, lo faccio per gioco e non dipendo da nessuno». Ascolto incredula la sua risposta: «Sì, ma la legge è legge, bisogna stare attenti». Parla di legge, d’altronde sembra un uomo comune come tanti altri, «una persona per bene», probabilmente ha una moglie a casa che lo aspetta, potrebbe essere un perfetto padre di famiglia. Scambiamo qualche altra battuta, ora è pronto a fissare un incontro. «Ci vediamo sabato pomeriggio, ti aspetto all’uscita della metro, ti prendo e andiamo» - conclude lui. Faccio cenno con la testa, saluto e vado via. Torno a casa e mi metto subito a lavoro, nel frattempo arriva un suo messaggio: «Senti, un’altra cosa, mi vergognavo di dirtelo di persona, né vorrei sembrarti un porco o un pervertito, ma ce l’ho grosso 24 cm: non so se a te dà fastidio». Non rispondo e continuo a scrivere. Dopo un’ora prova a chiamarmi, non rispondo e spengo il telefono.
Le conversazioni con questi uomini ricordano le ossessioni di Humbert Humbert protagonista della Lolita di Nabokov e ne conservano la stessa carica di violenta sottomissione verso i minori, appena mascherata dai toni di un dolce paternalismo e dalla malattia dell’anima che li logora. Una generazione di vuoti a perdere, amorali e poveri di spirito, divorati dalla noia e dalla tristezza, della cui vita, spesso, a nessuno importa davvero. Dall’altra parte una generazione senza punti di riferimento e valori. Il sesso è percepito in maniera superficiale, come un gioco. Il proprio corpo ha lo stesso prezzo di una borsa firmata. È un pianeta sommerso quello delle baby squillo, quante siano in Italia nessuno può saperlo. Si va dalle stime prudenti del consorzio Parsec (45mila prostitute, 7% minorenni), a quelle del gruppo Abele: 70mila sex workers, 20% minorenni. Non tutte sono sfruttate e non tutte si vendono per "fame". La cronaca è piena di storie di giovani adolescenti che si vendono per noia: il nostro esperimento ha rivelato con quale semplicità una minorenne può avviarsi al mondo della prostituzione attraverso il web. Poi ci sono anche storie di adescamenti, come quella delle ultime ore che viene da un paesino della Puglia: un romano si finge adolescente e convince una ragazzina a spogliarsi davanti alla webcam in cambio di qualche ricarica. Le più giovani? Le trovi in Calabria, Marche, Abruzzo, Veneto, Campania e Lazio. La rete è senza confini, la prostituzione minorile su internet è incontrollabile. Ora lo so. Per un attimo smetto di fingere. Immagino come mi sentirei se avessi fatto tutto questo per davvero. Un crampo allo stomaco. Mi faccio schifo.
Sofia Gorgoni
fonte: www.iltempo.it

giovedì 14 novembre 2013

la brigata luminosa

L'allegra compagnia degli Illuminati

13 novembre 2013 - Prima di tutto mettiamo in chiaro una cosa: io non sono come voi. Sono superiore. Faccio parte della categoria di persone alle quali i più attenti di voi addebitano lo stato di degenerazione in cui è scivolato il mondo.
Uno di quelli che controllano, organizzano, manipolano la società al solo scopo di preservare l'antico status di invisibile sovranità di cui gode la mia stirpe. Il mio nome non lo rivelerò, anche perchè dubito che vi direbbe qualcosa. Se proprio ci tenete potete chiamarmi Vostra Maestà, o Massimo Regnante, oppure Occhio che Tutto Vede. 

L'organizzazione alla quale mi fregio di appartenere è tra le più potenti del mondo, e come si conviene alle organizzazioni di siffatta portata, è totalmente ignota alla gente comune.

Vi basti sapere che mediante strumenti quali la legge, l'economia e la politica noialtri controlliamo Ogni Singolo Aspetto di quella che da bravi boccaloni ritenete essere la cosiddetta "società democratica". Che ci crediate o no, non esiste tendenza, indirizzo, linea politica, sentimento popolare, mutamento sociale, tradizione, consuetudine, uso, costume, legge, innovazione scientifica e tecnologica, personaggio famoso che prima di emergere a livello massivo non sia stato preventivamente approvato dalla nostra organizzazione.

Noi decidiamo se e quando debba scoppiare una guerra. Decidiamo se la vostra economia sia florida oppure in crisi. Decidiamo come e quando dovete pensare a qualcosa. Decidiamo se dovete essere favorevoli o contrari. Decidiamo se dovete essere benestanti o nullatenenti, religiosi o atei, pacifici o bellicosi, sereni o terrorizzati. Decidiamo se vivrete a lungo o morirete giovani.
Perfino quando ritenete di trovarvi di fronte una qualche insperata nuova forma di sincera espressione democratica (ad esempio la rete globale, o l'attuale presidente degli USA), la realtà dei fatti è che dietro le quinte ci siamo noialtri, con la nostra agenda ed i nostri piani di governo che viaggiano sempre in siderale anticipo rispetto alle vostre patetiche intuizioni.

Delle modalità con cui riusciamo a fare tutto ciò parlerò nei prossimi post. 
Per il momento vorrei soffermarmi su un singolo aspetto, fondamentale chiave di lettura utile a spiegare le cupe acque in cui naviga il mondo contemporaneo. Ossia il motivo per cui noi regnanti, di comune accordo, abbiamo deciso che la maggior parte di voi debba morire giovane.

Partiamo da un dato statistico. Secondo uno studio effettuato dall'ONU, ossia una delle organizzazioni "note" che noialtri controlliamo più o meno indirettamente, nell'anno 2025 la popolazione mondiale potrebbe superare lo spropositato numero di 8 miliardi di persone. Otto miliardi.
In assenza delle grandi malattie come cancro, diabete, aids, cardiopatie e leucemia, in assenza delle grandi guerre e degli eventi catastrofici che da brave pecorelle siete portati a ritenere "naturali", già attualmente la popolazione del globo avrebbe raggiunto questa spropositata entità numerica.

Avete mai provato a domandarvi quali potrebbero essere le conseguenze di una tale abnorme sovrappopolazione? Per fornirvi un'idea, provate a immaginare una scialuppa di salvataggio tarata per trasportare 20 passeggeri, sulla quale cerchino in tutti i modi di restare aggrappati 100 naufraghi. A che destino andrebbe incontro viaggiando con una tale sovrabbondanza di passeggeri? Porterebbe in salvo tutti i naufraghi o finirebbe per affondare, causando la dipartita dell'intero equipaggio?
Ebbene, il mondo oggi è esattamente come quella barca; rischia di affondare insieme a tutti i suoi abitanti a causa della sovrabbondanza di individui che cerca di sopravviverci sopra.
Dobbiamo essere realisti. La realtà ci dice che sul pianeta Terra non vi è abbastanza cibo, energia, aria, acqua e perfino spazio fisico per contenervi tutti, saziare la vostra fame e smaltire i vostri rifiuti organici). Questa, detta in parole povere, è la ragione per cui da circa mezzo secolo ci stiamo adoperando per sterminarvi sistematicamente.
Del resto non è mica colpa nostra, se continuate a riprodurvi come conigli.

Abbiamo provato a dissuadervi in tutti i modi. Abbiamo creato l'AIDS, abbiamo attentato alla fertilità di entrambe i sessi, abbiamo diffuso la pornografia e incoraggiato la masturbazione, abbiamo cercato di inflazionare il sesso così che vi venisse a nausea, abbiamo portato avanti un numero infinito di campagne sull'uso degli anticoncezionali, abbiamo fatto di tutto e di più, ma non c'è stato nulla da fare.
In definitiva, non ci è rimasta altra scelta che puntare sulle maniere forti.

A tal proposito, credete forse che il cancro esistesse cento anni fa? Ebbene, vi sbagliate. Il cancro che voialtri conoscete lo abbiamo diffuso noialtri con la industrializzazione, subito prima di manipolare la memoria storica allo scopo di farvi credere che sia sempre esistito e che la Rivoluzione Industriale sia stata una grande conquista. Siete portati a pensare che le guerre scaturiscano da una micidiale concatenazione di eventi politici unita all'indole bellicosa dell'essere umano? Se vi fa stare meglio continuate pure a crederlo, ma in tutta sincerità vi dico che le cose stanno diversamente.

La verità è che l'essere umano è bellicoso in quanto noialtri abbiamo deciso che debba esserlo..
La verità è che i padroni del mondo hanno statuito che una certa percentuale di esemplari umani debbano periodicamente sterminarsi a vicenda in combattimento. E' bastato introdurre nella coscienza collettiva concetti astratti e divisivi quali patria, eroismo, valore, onore, nemico, straniero, confine, e via dicendo, il tutto connesso al mantenimento di uno stato di diffusa povertà, competitività e disoccupazione per garantire un costante livello di arruolamenti negli eserciti.

La verità è che le strisce bianche che quotidianamente sorvolano le vostre teste hanno poco a che fare con le scie di condensazione dei velivoli di venti anni fa, e molto a che fare con alcuni elementi chimici che abbiamo accuratamente selezionato affinchè producano nei vostri organismi, sulla terra che coltivate e sui prodotti agricoli che mangiate alcuni effetti - diciamo - non propriamente salubri.

La verità è che gli OGM sono stati creati per nuocere al primo mondo, non certo per aiutare il terzo.

La verità è che la prevenzione tanto pubblicizzata non è finalizzata a garantire la salute del cittadino, ma al reperimento di nuovi malati, ai quali diagnosticare una patologia da curare mediante i nostri farmaci pieni zeppi di controindicazioni. Leggere attentamente le avvertenze, mi raccomando.

La verità è che gran parte delle epidemie e delle catastrofi naturali, di naturale hanno ben poco.

La verità è che quando (ormai entro breve) la Grande Catastrofe giungerà a mietere miliardi di vittime, l'evento avrà in se ben poco di trascendente, naturale o casuale.

Il problema è grave, sicchè la soluzione non potrà che essere drastica.
Prima di continuare ad illustrarvi quanto siamo bravi a fregarvi vorremmo però anche consolarvi un po'. Come?
Ma offrendovi un nuovo entusiasmante servizio che potrebbe rendere la vita di qualcuno di voi, per così dire, più SUCCOSA. Parliamo del nuovo servizio che sta cambiando il mondo e che cambierà la vostra rendendola tanto ... easy!

E-A-S-Y DISMISCION!
Quante volte vi è successo di dover abbozzare alla testardaggine di qualche burocrate che ostacolava i vostri sogni, i vostri piani di conquista del mondo, la vostra ricerca della felicità? Quante volte vi siete detti che se solo quella persona si fosse fatta da parte la vostra qualità della vita sarebbe molto migliorata? Noi della Nuova Officina Meravigliosa sappiamo bene come siete, conosciamo le vostre ambizioni totalitaristiche, la vostra grande voglia di far del male al vostro prossimo, ed è per questo che abbiamo creato qualcosa che soddisferà in pieno le vostre esigenze!
E-A-S-Y DISMISCION! 

Anni di ricerca nei nostri laboratori di infiltrazione mediatica, finanziaria e istituzionale ci hanno consentito di sviluppare un innovativo metodo di cancellazione parziale o totale del personaggio scomodo, davvero irrinunciabile per voi che esigete il meglio nel campo delle offerte che non si possono rifiutare!
E-A-S-Y DISMISCION! 

Vi basta una semplice telefonata senza impegno al numero verde in sovrimpressione per individuare insieme ai nostri esperti il pacchetto che fa al caso vostro! Ma andiamo a fare una breve presentazione delle nostre offerte, e ricordate di chiamare ora, perché solo le prime 33 telefonate riceveranno in omaggio il best seller: Come Tassare al 75% Senza Intaccare la Comune Percezione Democratica in 11 Semplici Passi.

Il nostro primo pacchetto è:
EASY DISMISCION BASIC - E' l'entry level, ma non pensate che non sia potente! Con una spesa adatta a tutte le tasche potrete defenestrare un amministratore locale poco collaborativo oppure un manager della comunicazione che si rifiuta di far vincere Sanremo al vostro giovane deficiente raccomandato! Easy Dismiscion Basic garantisce dimissioni irrevocabili nel giro di 30-45 giorni, mediante uno scandalo sessuale o di appropriazione indebita, oppure una totale riconversione operativa in favore delle vostre esigenze. Inoltre, acquistando in abbinamento la opzione SCIATAP potrete divertirvi a commissionare una pena detentiva contro quel giornalista che osò farvi fare una figuraccia in tivvù! La opzione Sciatap non è acquistabile separatamente.

EASY DISMISCION PREMIUM - Se nella vita fate sul serio, ma un personaggio di medio livello ha deciso di ostruire la strada verso la vostra realizzazione, Easy Dismission Premium fa al caso vostro! Con il nostro pacchetto Premium potrete liberarvi di qualsiasi governante nazionale, ricco industriale, presidente del FMI, magistrato, intellettuale, artista, studioso / cattedratico non adeguatamente asservito alle vostre esigenze. Easy Dismiscion Premium aggiunge alla affidabilità dei metodi tradizionali l'innovatività del ricatto finanziario o creditizio, ed il potere dirompente delle accuse di razzismo e/o pedofilia. Inoltre, abbinando la opzione DOMINO MEDIA potrete strumentalizzare lo scandalo per demonizzare l'intera fazione politica della vostra vittima, giustificando agli occhi della opinione pubblica il fatto che alle prossime elezioni truccate sarà sbattuta fuori dal parlamento!

EASY DISMISCION BANZAI - Non sarebbe bello se ogni scocciatore intenzionato a danneggiare lavostra reputazione con un articolo di giornale, un libro, una testimonianza legale, potesse suicidarsi semplicemente con un click? Il pacchetto BANZAI vi offre il miglior servizio di simulazione suicidi attualmente disponibile sul mercato! Con Easy Dismission Banzai potrete spaparanzarvi nel salone della vostra magione e attendere allegramente che sia pubblicato il trafiletto che annuncerà l'inatteso suicidio dello scocciatore, il quale da tempo soffriva di depressione, oppure era solito abusare di alcool, droga e psicofarmaci!

EASY DISMISCION PRO - Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Il pacchetto Pro è la summa dei primi tre, ed è fatto per chi non pone alcun limite alla propria immaginazione. Se vivete al di fuori della economia e della legge, se quando vi occorrono contanti invece di andare al Bancomat passate dalla Zecca; se dopo cena vi rilassate con un film pedopornografico ,se i vostri migliori amici sono grandi sacerdoti di Baal Easy Dismiscion Pro è quello che fa per voi! Costa quanto un F35 senza aria condizionata ma vale la spesa fino all'ultimo centesimo! Un presidente della repubblica si è messo in testa di emettere moneta? Un sommo capo spirituale ha deciso di fare chiarezza sui lucrosi affari che avete imbastito coi vertici del suo culto? Un profeta / guru getta discredito sulla mentalità materialistica che state cercando di instaurare trasformando in vip una nutrita manica di kapò e prostitute? Niente paura! Con il pacchetto PRO potrete cancellare le personalità più importanti del pianeta, le più amate, e far risultare che il decesso sia stato causato da un malore improvviso, un incidente o dal folle gesto di uno psicopatico! Easy Dismiscion Pro non guarda in faccia nessuno!

E allora, cosa aspettate? E-A-S-Y DISMISCION!
Chiamate adesso.

Bene. Dopo avervi illustrato le nostre proposte commerciali vi spiegherò meglio perché noialtri ragazzi della oligarchia siamo convinti che alla maggior parte di voi debba essere - diciamo così - revocato il permesso di soggiorno su questa terra.
C'è però un altro tema che ci sta particolarmente a cuore. E' il nostro sogno, la nostra ossessione, il progetto sul quale ci trastulliamo da secoli. 
Sto parlando della schiavizzazione della razza umana, of course. E quando dico schiavizzazione, intendo dire a tutti gli effetti; non come accade oggi, attraverso i magheggi di matrix, che andranno pur bene come rappezzamento ma dal punto di vista della soddisfazione personale lasciano molto a desiderare. 
Parlo di completa sottomissione; della possibilità di disporre di qualsiasi individuo su questo pianeta mediante aggeggi assimilabili a un joypad, pressappoco come si fa con Mario della Nintendo. In qualsiasi momento e per qualsiasi necessità. Non so se mi spiego.

Vi fu un tempo in cui tutto ciò era realtà. Nella antichità noi oligarchi eravamo venerati come dei in terra. Governavamo per "diritto divino", nel senso che la gente era convinta che le nostre teste coronate fossero una cosa decisa dagli dei. Tutto era semplice e meraviglioso. Qualcuno ti contraddiceva? Tu lo facevi scuoiare vivo. Un altro ti si rivolgeva con parole men che adoranti? Via la lingua. La figlia del panettiere ti attizzava più delle cortigiane? Ebbene, incaricavi qualcuno di recarsi a comperare un chilo di pane e cinquanta chili di figlia del panettiere.

Poi però intorno al Diciottesimo secolo accadde qualcosa che ci colse alla sprovvista. La gente, che fino ad allora si era bevuta le fregnacce sulla discendenza divina ed il sangue reale, incominciò a risvegliarsi. Bada che non sto parlando di qualche mente sveglia, com'era avvenuto fino ad allora. No, quella volta il fenomeno coinvolse un sacco di gente contemporaneamente. Una massa abnorme di plebei improvvisamente consapevoli della fregatura che per secoli noialtri ragazzi della oligarchia gli avevamo rifilato.
Puoi ben capire quanto delicata fosse la situazione. Se non ci fossimo inventati un magheggio alla velocità della luce avremmo rischiato di perdere non solo il potere, ma perfino le nostre stesse inestimabili vite!
Sicché dopo esserci consultati decidemmo di agire in modo tale che nella forma tutto cambiasse, affinché nella sostanza potessimo proseguire a governare come si era sempre fatto. 
Organizzammo la rivoluzione francese e i successivi moti rivoluzionari che per decenni sommossero il mondo. Offrimmo vittime sacrificali alle folle assetate di vendetta, e nel frattempo facemmo in modo che si instaurasse questa nuova forma di organizzazione sociale, la cosiddetta: "democrazia rappresentativa."
La cosa è buffa perché tra tutte le forme di governo teorizzate e sperimentate nel corso dei secoli proponemmo proprio quella più irrealizzabile; la più utopistica, convinti che il popolo ci rispondesse con una sonora pernacchia.

Ebbene, ancora una volta se la bevvero.
Creammo così le figure che oggigiorno siete indotti a ritenere "gli uomini più potenti del pianeta", e da quel momento cessammo ufficialmente di esistere, lasciandovi l'illusione di essere i padroni del mondo per il semplice fatto di apporre una crocetta su una scheda elettorale più o meno ogni quattro anni, in favore del vostro "uomo potente" preferito. 
Adesso che ci penso quella fu la prima cosa che ci preoccupammo di fare: trovare qualcuno che si assumesse la responsabilità dei casini che avremmo provocato per ritardare l'avvento di un nuovo risveglio collettivo. Qualcuno che attirasse su di se le attenzioni, le nevrosi e le rimostranze del popolo affinché noialtri potessimo dedicarci in tutta tranquillità allo studio di una soluzione - diciamo così - definitiva. 
Selezionammo perciò alcuni dei nostri migliori schiavi, quelli più propensi all'annichilimento, e facemmo di loro degli specchietti per le allodole.
Proprio così, amico mio. Per quanto schiavizzato tu possa essere, vi è qualcuno che ti è superiore in quanto ad attitudine allo zerbinismo. Qualcuno disposto a svendere il proprio nome, il proprio onore, la propria dignità, e soprattutto la propria libertà intellettuale in cambio di un piatto di lenticchie. 
Sto parlando degli uomini politici, of course.

Non tutti, ma quasi. Sebbene taluni siano animati da buone, per quanto sterili intenzioni, tutti gli altri intraprendono le loro carriere ben consci di dovere rinunciare ad ogni autonomia intellettuale in cambio dei privilegi che offriamo loro in cambio. Voglio dire, questi tizi denotano perfino un certo orgoglio nell'incarnare la più moderna versione di kapò sul mercato. Pur di possedere qualche milione in banca ed una sfilza di puerili privilegi di rara inutilità, calpestano continuamente le loro idee, il loro libero arbitrio, la loro coscienza, la loro stessa anima, e abbracciano con entusiasmo le loro catene, facendo tutto quanto necessario affinché le redini del mondo restino saldamente nelle nostre mani.

Che spasso! Quello dei politici fu uno dei magheggi meglio architettati di tutta la nostra illuminata carriera di oligarchi. Modestia a parte, quando si tratta di organizzare magheggi su scala globale non ci batte nessuno.

Cioè, nonostante questi poveri disgraziati facciano una vita d'inferno: sveglia alle sei, sempre di corsa, sempre in giro tra conferenze, congressi, commissioni parlamentari, riunioni elettorali, comizi elettorali, incontri di stato, summit economici, concertazioni sindacali; tutta roba su cui - ti garantisco - non hanno alcuna reale voce in capitolo. Nonostante il ruolo che occupano precluda loro le soddisfazioni del pensiero libero e della evoluzione spirituale. Nonostante siano le persone più sole al mondo, in quanto consapevoli che l'apparente amichevolezza ed interessamento della gente celi sempre - e sottolineo sempre - un fine utilitaristico. Nonostante siano costretti a mentire sapendo di mentire e ripetere, ripetere ovunque, innumerevoli volte, sempre le stesse menzogne, con tutto lo stress psicologico che ne consegue. Nonostante debbano sorridere a comando come dei bambolotti. Nonostante siano obbligati ad apparire sempre in forma, reattivi, determinati, informati. Nonostante siano derisi praticamente da chiunque, ad iniziare dai loro stessi figli per finire con i satiristi politici. 

Nonostante siano obbligati ad andare in giro circondati da squadriglie di guardie del corpo che li separano dalla realtà e dal mondo. Nonostante gli sia preclusa la possibilità di trascorrere due serate di seguito in compagnia dei loro famigliari, amici e animali domestici. Nonostante incorrano in frequenti lanci di monetine, componentistica fotografica, scarpe, souvenir, insulti, uova, pomodori. Nonostante a volte siano costretti a riparare in qualche esercizio commerciale per sottrarsi al linciaggio. Nonostante siano obbligati a metterci la faccia, interpetrando il ruolo che competerebbe a noialtri, quello di uomini più potenti del mondo, e di conseguenza debbano presenziare a frequenti, pallosissimi teatrini istituzionali in compagnia di altri kapò di diversa nazionalità. Nonostante debbano partecipare a lunghi talk show nei quali per giunta non sono neppure liberi di esprimersi liberamente, in quanto stipendiati per insultarsi a vicenda e inventarsi scuse su scuse per giustificare i casini che noialtri, da dietro le quinte, provochiamo.

Nonostante tutto ciò, noi della oligarchia siamo riusciti a fare in modo che la gente identificasse in costoro gli "uomini più potenti del pianeta." Chiamaci fessi. Perché - sai - loro comandano il mondo. Vanno in giro sotto scorta, in auto blu, ed hanno un sacco di belle case ed il privè riservato al Billionaire. Wow!
Ora, detto tra noi, questa è tutta roba da schiavi; una manciata di zuccherini per i cavallucci ammaestrati. Tu ce lo vedi un uomo davvero, dico davvero potente fare una vita grezza come quella di un politico? Andare a sfoggiare robetta sfigata in Sardegna in mezzo a un nugolo di mignotte e papponi? Andiamo, siamo seri. Saranno anche più ricchi e più in vista di molti altri schiavi, ma restano pur sempre degli schiavi di bocca buona.
Quand'è che un uomo può definirsi davvero potente? Forse quando viaggia in una auto blu? O quando le sue opinioni, la sua libertà intellettuale, la sua moralità sono in vendita, acquistabili in ogni momento dal primo lobbista che ne abbia voglia, come un fumetto su Ebay? Nossignore, tutti questi aspetti esprimono uno status di sottomissione al debito, alle leggi di matrix. E chiunque sia assoggettato a matrix automaticamente non può definirsi davvero potente.

Il vero potere opera al di fuori di matrix. E' in mano agli amministratori di matrix, questo geniale sistema entro cui la gente nasce e muore senza mai essere sfiorata dal sospetto di avere vissuto in catene.
Altro che sveglia alle sei, scadenze improrogabili e dibattiti tra buoi. Insomma, che gusto ci sarebbe ad essere gli uomini più potenti del mondo se poi ci si dovesse sbattere peggio di un qualsiasi precario? Gli uomini davvero potenti non si sbattono e sono molto gelosi della loro privacy. Fidati, è così. Le auto blu, le ville sontuose, i locali esclusivi sono il minimo che noialtri oligarchi potessimo concedere a questi poveri disgraziati in cambio dei loro servigi e del rischio di essere gonfiati di botte potenzialmente da ogni cittadino incazzato e su di giri. Tutto sommato non mi sembra così difficile da capire. Chi sceglierebbe di rischiare il culo al posto nostro, e di calpestare la propria identità e la propria anima se in cambio non potesse godere di qualche piccola soddisfazione personale.

Tornando al discorso principale, come ti dicevo, fino a qualche tempo fa la gente continuava a bersela. La stampa se la prendeva con i politici, l'opinione pubblica se la prendeva con i politici, i satiristi se la prendevano con i politici. I cineasti impegnati se la prendevano coi i politici.
E noialtri nel frattempo potevamo lavorare in tutta calma al progetto che in un futuro non troppo lontano ci avrebbe consentito di uscire nuovamente allo scoperto, rivendicare il nostro diritto divino e ricominciare a fare cose strabilianti tipo nominare senatore un cavallo.
Sta di fatto che - purtroppo - proprio adesso che il nostro progetto era ormai ad un passo dalla concretizzazione, quel maledetto fenomeno è ricominciato. Eh, già, porco Horus. Un nuovo dannato risveglio collettivo. Ad un tiro di schioppo dai chip. Dalla fine degli anni '60 del secolo scorso la ipnosi è ricominciata a scemare, e la gente sta ricominciando a mangiare la foglia.

La situazione ricorda quella di trecento anni fa, ma con una basilare differenza: ci siamo già giocati la carta della democrazia. Voglio dire, una ennesima finta rivoluzione presupporrebbe l'instaurazione di una nuova organizzazione politica che sia migliorativa rispetto a quella attuale; già, peccato che non ne esistano! Come puoi migliorare un concetto già di per se utopistico? Tutte le possibilità opzionabili apparirebbero comunque inadeguate rispetto al tanto decantato "governo del popolo."
Per cui non ci resta che stringere i denti e resistere ancora per qualche anno, almeno fino a quando i nuovi chip corporei non si saranno mediamente affermati.

Abbiamo intensificato il bombardamento mediatico: cronaca nera, sesso e demenzialità a tutto spiano. Per confondervi le idee abbiamo immesso fluoruro nella acqua corrente, mercurio nei vaccini e metalli pesanti nell'aria. Ultimamente abbiamo perfino simulato un cambiamento epocale eleggendo un presidente degli Stati Uniti nero (eravamo indecisi tra il nero e la donna, ma poi abbiamo scelto il primo). Ogni giorno che passa dobbiamo inventarci qualcosa che rallenti questo processo di risveglio. Crisi economiche, licenziamenti di massa, disastri naturali, guerre al terrorismo. Abbiamo messo in pratica tutte le carte del Gioco degli Illuminati, e probabilmente tra non molto ci giocheremo pure quella della "invasione aliena". Insomma, stiamo raschiando il fondo del barile pur di distrarvi ancora per quel poco che manca alla diffusione dei chip.

Dopodiché potrete anche risvegliarvi in massa come nel film La Notte dei Morti Viventi, ma ormai sarà tardi.
Con i microchip le cose torneranno ad essere semplici e meravigliose come un tempo. Perfino migliori, oserei dire, poiché finalmente tra il popolo bue e Mario della Nintendo non passerà più alcuna differenza. A noi il joypad, a voi il compito di saltellare.

CHIUSURA

A noi il compito di saltellare quindi. Possiamo non farlo forse? Certo possiamo, a patto di iniziare a considerare il nostro immenso personale potere, il potere di diventare sovrani della nostra vita sapendo che niente e nessuno potrà mai controllarla se riusciremo a liberarci dalla paura per il domani (che di fatto in questo istante non esiste), dal timore che possa accaderci chissà quale disgrazia o che saremo puniti se non accetteremo ciò che ci viene imposto. Nulla è pericoloso per noi se siamo consapevoli di essere la sintesi dell'universo e come tali eterni e unici. Questa consapevolezza é ciò che l'Allegra Compagnia dei cosiddetti illuminati teme di più. Perché sa che con tale coscienza saremo capaci di liberarci dalla paura e liberi dalla paura farci una sonora risata pensando a quanto si stanno arrabattando per mantenere ciò che hanno già perso: il loro dominio su di noi.
Pensateci: oggi come oggi una semplice risata carica di ironia è in grado di inceppare un meccanismo di controllo millenario. Indubbiamente i nostri amici quì non se la passeranno bene d'ora in poi. 
Che dite cominciamo a sbellicarci?



fonte: terrarealtime.blogspot.it

mercoledì 13 novembre 2013

surviving in numbers

Il Tumblr Surviving In Numbers consente alle vittime di raccontare le storie delle loro aggressioni sessuali attraverso i numeri.

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Mount Holyoke studente Ali Safran ha detto che ha avuto l'idea per il Tumblr di ottobre 2012, il terzo anniversario della sua aggressione. Ha detto che il nome è un gioco sulla frase "la forza dei numeri."

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"Il blog è cresciuto fino a essere circa la rimozione di stigma e la vergogna di condividere la tua storia come un sopravvissuto, ed è anche un luogo per i sopravvissuti a leggere le storie degli altri e di essere in grado di avere una propria esperienza validato", il 21-year-old Safran detto.

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Ha aggiunto: "Un sacco di persone mi hanno scritto per dire come grato sono di avere uno spazio per condividere, che non avevano mai detto a nessuno prima di essere aggredito, o avevano detto le persone e avevano ottenuto reazioni davvero offensive o colpa. "

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Da quando ha cominciato il sito web, la gente è venuta a Safran per dirle che finalmente si sentivano abbastanza sicuri di condividere la loro storia o anche segnalare il loro assalto alla polizia.

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"Penso che sia davvero diventato uno spazio dove le persone possono andare a sentirsi meno soli e isolati con un trauma", ha detto Safran.

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fonte: www.buzzfeed.com