sabato 7 aprile 2012

Betty


sono stata attratta dalla tua vita virtuale,
altare ideale, la quale situazione emozionale,
ha uno scopo, non tanto il prima quanto il dopo.

Di che ingrediente è composto questo abbaglio
che mi ha fatto commettere uno sbaglio?!
Non sono stata sufficientemente guardinga,
intrappolata nella tua continua lusinga.

La chiave di lettura è comprendere se scavalcare le mura,
possa evidenziare il piacere che procura
la prorompente carnale figura...
Complimenti per la disinvolta avventura.

Persegui giochi conosciuti con sconosciuti,
preceduti da infiniti minuti,
ti destreggi tra applausi e sputi,
ma di ascoltare la mia voce ti rifiuti,
confronti incompiuti, tanti saluti.

Ti muovi come in un film degli anni trenta,
trama, prologo, dissolvenza,
deprecabile equilibrio dell'esigenza,
potrebbe trasformarsi in malattia,
la bramosia ha il braccino corto...
un giorno ti si rivolterà contro, chiuderà il conto.

Fossi in te, non mi preoccuperei del rumore del petardo,
più che altro poserei un occhio di riguardo all'azzardo:
non prendermi in giro, non esagerare,
al prossimo giro non sai mai che carta pescare.

Se potessi oscurare l'ultimo confine,
non sarebbe la fine,
anzi, per assurdo sarà più semplice vederci nell'al di la
che nella complicata realtà...
Vana lotta contro una falsa rotta.

Betty, ti ho sfiorata con le dita,
ma ora sembra che in te la parte migliore sia sopita,
non so se la direzione ardita l'hai smarrita,
la tinta si è sbiadita,
sono stanca, non mi va la risalita.

Anche se dovessi contare fino a 103,
penso che tu sia più spaventata di me,
non ricamo sul reclamo, sono solo un vecchio ramo,
quello che conta è che ci sia il tuo Adamo
che ti sussurri sovente TI AMO...
concludendo dico, brindiamo a quelle che siamo


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