giovedì 16 settembre 2010

in passato la prontezza non fu certezza


provengo da una terra dove la nebbia è umida e fitta
pianura bassa, aria fritta, il cielo in una soffitta
pettegolezzo incorporato, zanzare, olezzo di letame
feste dell'Unità, bestemmie... mmh...
non è l'odore più inebriante del reame?
Il '68 della contestazione rotolava come una pietra verso la fine
evidenziando con una serie di eventi il clima di confine.
Approdai nella Milano non ancora da bere
che in quanto a bicchiere,
monumenti, piazze, tratto industriale
mi accolse a braccia aperte come una vergine vestale.
Io, inconsapevole povera mortale, alzai lo sguardo al cielo
ed esclamai: " ma quanto sei speciale!"
Captavo una esile vocina
che era piccina come me
ma già forte quanto basta per dirmi che

non riuscirai a contare tutte le stelle
non riuscirai a vederci chiaro oltre la tua pelle
non riuscirai a tenere tutto sotto controllo
perchè la tua testa è staccata dal collo

Nel frattempo spuntò una gobbetta in zona cervicale
aggiungendo al mio aspetto apparentemente normale
una sorta di imbarazzante goffaggine e di vuoto...
Cazzarola!!
Vuoi vedere che è saltata fuori
perchè non ho fatto nuoto?
Mi guardavo allo specchio e parlavo da sola
la cosa in qualche modo mi consolava,
a breve, un alter ego tra il serio e il faceto
si palesò con fare discreto ed un sorriso puerile.
Aveva il viso da bambina e assomigliava a me,
senza giri di parole con voce sottile mi dice che

non riuscirai a distinguere i colori
non riuscirai sempre a venirne fuori
non riuscirai ad innamorarti fino al midollo
perchè fuggiresti prima a rotta di collo

La piattilografia è un lavoro di precisone
nella quale lavi, strofini e asciughi a ripetizione.
L'acqua si sa, è tersa e mobile, è l'emblema della pulizia,
sporco e ingiustizia vanno spazzate via,
m'illudevo che tutto fosse lindo una volta terminato
ma il mattino seguente ero di nuovo punto e a capo.
Potevo permettermi di essere distratta
ma sapevo benissimo che non era una ipotetica scienza esatta.
Così, per sviare il consueto ripasso di noia
sognavo per mezza giornata di cambiare mangiatoia:
l'ambizione limitata era di fare la portinaia
smistare la posta ed essere eletta "miss caldaia",
pantofole adeguate, scopa alla mano, una guardiola su misura,
potevo farci alla grande la mia porca figura.
L'alter ego è presente
e sta perdendo la pazienza,
mi fa capire con cautelata benevolenza
che le mie azioni son passate
alla velocità di un cavallo al galoppo.
Occasioni disattese, bersagli sfumati,
un errore di troppo.
L'alter ego è invecchiato insieme a me,
con tono perseverante mi dice che

non riuscirai ad avere un amante che sappia proteggere
perchè un fisico perfetto non te lo puoi permettere
non riuscirai a mantenere la maschera sul viso
perchè in un remoto passato qualcuno ti ha deriso







7 commenti:

  1. ma quanta amarezza sempre fabrax. ma quanta.

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  2. so essere anche dolce e "docile" al pettine...
    ahah

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  3. connubio perfetto direi, ironia e amarezza

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  4. Yo no podía entender todo, pero me di cuenta de algo de molestia en tus palabras
    Una pregunta? Mejor donde está ahora, o la tierra donde naciste?

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  5. la terra dove si è nati, non dimentica, ma se potessi tornare indietro rovescerei la mia vita come un guanto

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  6. rivoltare la vita significherebbe fare tutto quello che non ho osato... Temo che sia tardi: sono una rinunciataria e un'illusa

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  7. Tienes razón, querida amiga
    La tierra donde naciste no ser olvidado. Yo, como digo
    muchas veces, siempre me siento polaca
    Y creo que las oportunidades de capitán de una sola vez.
    Usted necesita saber para tomar.
    Beso

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