sabato 18 settembre 2010

le stronzate sono mie











(voci fuori campo)
- ciao, mi chiamo Scilla
- piacere di conoscerti Scilla, e... Cariddi?
- funcia di minchia senza capiddi
- aaah...

fabraxssssss!!!
le stronzate sono mie, sono mie, eh eh eh...
le stronzate sono mie, sono mie, gne gne gne...
non cerco la Titina e non so manco chi è
lancio in aria una monetina e al diavolo il perché.
Oggi il mio pensiero è rivolto ad una categoria
la quale componente principale è la simpatia,
sono i vip! Bip bip bip bip...
Vip in fase trip, qualcuno eternamente r.i.p.
pettorali, pacchi ideali, silicone e slip.
Chi fa uso di crack, chi usa il crick
io con un cracker faccio crock. Very rock.
Per esempio, penetriamo nel tempio del tronista,
qualunquista, arrivista, servito in bellavista
animato come un pupazzo
quasi sempre palestrato quindi bel ragazzo
che non sa fare un bene amato cazzo,
maleducato, emulato, paparazzato,
sentimento televisivamente modificato,
promotore del congiuntivo alternativo,
piacione, potenziale star del nulla
rovinato già nella culla.
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
originali, fantomatiche bugie
le voglio divulgare alle mie zie.
In fatto di simpatia ecco spuntare
Barbareschi Luca
che pur di non sentirlo
lo eliminerei con un colpo di bazooka.
Come squacquerone Sgarbi segue la direzione del vento,
in giro a curare i cazzi propri e quasi mai in parlamento.
Dapprima socialista craxiano poi convinto finiano,
affetto da sindrome del conformismo
divaga sulla meritocrazia e sul berlusconismo.
Si è lamentato della paga di deputato:
"è troppo bassa, che fare?
Mi tocca lavorare!"
Mi viene il sangue a fette
se penso che fa male quanto le sigarette,
e mentre tento di spaccare in quattro il capello
ecco il leghista di turno rimbrottare un trans:
"ma fatti un nodo al pisello!"
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
per quanto piccine possano sembrare
sono autentiche poesie.
Tento invano di arginare lo scoglio
quando m'imbatto nella figura inquietante
di Cristiano Malgioglio.
Sto per avere un crollo, barcollo,
con quel ciuffettino bianco sembra un pollo,
ha una dialettica delimitata nello spazio di un francobollo,
"sono più di trend'anni che scrivo ganzoni...
tizio è un candande impordande, intonado"...
Meglio l'arrivo di un tornado!!!
Anch'io per un giorno voglio essere vip,
per apparire ragionevolmente eccentrica
mi sbronzo di una bevanda light,
m'infilo le babbucce e un tight
e mi presento al "Chiambretti night".
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
annusatele soltanto
se me le portate via
vi metto tutti al bando.
Per concludere, una nota positiva,
vi annuncio una diva,
un'attrice di razza, passionale, riservata, un po' pazza,
allergica al matrimonio e alle convenzioni.
Occhi di cielo, esigente, intelligente
e dalla recitazione controversa, sempre diversa.
Una delle rarissime artiste
in cui dove posa l'occhio non c'è ombra di ritocco.
E' torinese, vera, cortese e molto gnocca,
aprite gli occhi e chiudete la bocca,
sto parlando di Stefania Rocca.
La penso, la cerco, provo a contattarla,
niente da fare, non c'è modo di trovarla.
Qualcuno mi ha detto:
non dormire. Cerca di capire,
è impegnata ed è sempre in giro,
semmai la incontrerai
portati un taccuino e una biro.
Sarà, ma a me viene l'abbiocco
se mi faccio fare uno scarabocchio,
troppo scontato, troppo banale,
opterei per la dieta libera dell'ospedale.
E poi si avvertirebbe nell'aria
una probabile insidia allarmante
l'incappo di quei fans dal genio illuminante
che immagino, utilizzano il solito andazzo
di splendide domande da strapazzo:
"quando girasti Viol@ provasti imbarazzo?",
oppure: "sei sempre altissima, purissima, bellissima, tantissima",
quelli che partono di slancio e con candore:
"continuerai a fare Tutti pazzi per amore?"
Vabbè, meglio sopperire gli strilli soffici
pettinare gli istrici e ovviare i soliti riti,
magari in un'altra vita le proporrò
i miei soggetti smarriti.
Le stronzate sono mie, sono mie
le stronzate sono mie, sono mie
non scervellatevi troppo,
sono la donna delle pulizie

giovedì 16 settembre 2010

in passato la prontezza non fu certezza


provengo da una terra dove la nebbia è umida e fitta
pianura bassa, aria fritta, il cielo in una soffitta
pettegolezzo incorporato, zanzare, olezzo di letame
feste dell'Unità, bestemmie... mmh...
non è l'odore più inebriante del reame?
Il '68 della contestazione rotolava come una pietra verso la fine
evidenziando con una serie di eventi il clima di confine.
Approdai nella Milano non ancora da bere
che in quanto a bicchiere,
monumenti, piazze, tratto industriale
mi accolse a braccia aperte come una vergine vestale.
Io, inconsapevole povera mortale, alzai lo sguardo al cielo
ed esclamai: " ma quanto sei speciale!"
Captavo una esile vocina
che era piccina come me
ma già forte quanto basta per dirmi che

non riuscirai a contare tutte le stelle
non riuscirai a vederci chiaro oltre la tua pelle
non riuscirai a tenere tutto sotto controllo
perchè la tua testa è staccata dal collo

Nel frattempo spuntò una gobbetta in zona cervicale
aggiungendo al mio aspetto apparentemente normale
una sorta di imbarazzante goffaggine e di vuoto...
Cazzarola!!
Vuoi vedere che è saltata fuori
perchè non ho fatto nuoto?
Mi guardavo allo specchio e parlavo da sola
la cosa in qualche modo mi consolava,
a breve, un alter ego tra il serio e il faceto
si palesò con fare discreto ed un sorriso puerile.
Aveva il viso da bambina e assomigliava a me,
senza giri di parole con voce sottile mi dice che

non riuscirai a distinguere i colori
non riuscirai sempre a venirne fuori
non riuscirai ad innamorarti fino al midollo
perchè fuggiresti prima a rotta di collo

La piattilografia è un lavoro di precisone
nella quale lavi, strofini e asciughi a ripetizione.
L'acqua si sa, è tersa e mobile, è l'emblema della pulizia,
sporco e ingiustizia vanno spazzate via,
m'illudevo che tutto fosse lindo una volta terminato
ma il mattino seguente ero di nuovo punto e a capo.
Potevo permettermi di essere distratta
ma sapevo benissimo che non era una ipotetica scienza esatta.
Così, per sviare il consueto ripasso di noia
sognavo per mezza giornata di cambiare mangiatoia:
l'ambizione limitata era di fare la portinaia
smistare la posta ed essere eletta "miss caldaia",
pantofole adeguate, scopa alla mano, una guardiola su misura,
potevo farci alla grande la mia porca figura.
L'alter ego è presente
e sta perdendo la pazienza,
mi fa capire con cautelata benevolenza
che le mie azioni son passate
alla velocità di un cavallo al galoppo.
Occasioni disattese, bersagli sfumati,
un errore di troppo.
L'alter ego è invecchiato insieme a me,
con tono perseverante mi dice che

non riuscirai ad avere un amante che sappia proteggere
perchè un fisico perfetto non te lo puoi permettere
non riuscirai a mantenere la maschera sul viso
perchè in un remoto passato qualcuno ti ha deriso







venerdì 10 settembre 2010

un video (6) figlio di Bacco


un uomo rientra nella propria abitazione alle prime luci dell'alba dopo aver trascorso una intera notte a far bagordi. E' visibilmente alticcio. Si denuda completamente e si appresta ad andare a dormire lasciando la finestra della camera da letto aperta.
Stacco.
In ordine sparso appare: un cavallo incoronato seduto su un trono dorato, un asino che insegna il gioco degli scacchi a Lucrezia Borgia, Poppea che munge una mucca ed allinea con precisione secchi colmi di miele, baccanti che corrono seminude sul letto di un fiume sfiorando l'acqua, Salomè ricoperta dai sette veli che partecipa ad una gara di mangiatori di hot dog. Venere che si fa vento con una pizza cruda.
Stacco.

L'uomo si sveglia, guarda l'orologio, sono le 14.30 circa, si alza, chiude la finestra e si rimette a dormire

giovedì 2 settembre 2010

sono antipatica


gua... gua... gua... guarda che roba...
gua... gua... gua... guarda che robaaaaa

...va bene... non mi presento
mi sento fiacca, non ho voglia, non ho tempo,
sono antipatica, patetica, lunatica, quasi poetica
e non ho nessun senso dell'estetica...
non mi va di apparire ne tantomeno sfilare
al limite desidererei tanto ravanare,
ravanare nelle mutande dell'umbro Filippo
che quando si palesa nel video m'ingrippo.
E' sexy, intelligente e zagaia un pochetto
mi piacerebbe farmelo sul divano letto,
è pazzo, eclettico affascinante ragazzo,
scommetto una birra che ha un gran bel ca... BIP!!

Niente come l'illusione
se vi dico che sono allergica a qualsiasi religione,
mi concentro, ci provo, tento di pregare
ma dopo un secondo mi viene il mal di mare.

Dire, fare, baciare, lettera, testamento
è meglio farsela lambire, ne traggo più giovamento.

Filippo ha scritto libri ed è un genio della recitazione
mi garberebbe intavolare con lui una pacata discussione,
chessò, dissertazioni su tutto ciò che può essere cultura,
la conoscenza, l'ignoto, il destino, la paura
opinioni, consigli, pensieri, concetti annessi, connessi, sconnessi... amplessi complessi...
magari alla fine di una bevuta ci potremmo sentire un poco fessi...
ma dopotutto è troppo distante
e anche se perseverassi nelle sue mutande
è solo una immagine proiettata nella mia mente,
io non lo conosco, lui non sa che esisto
non porgo l'altra guancia come faceva Cristo.

Niente come l'illusione
se vi dico che sono allergica a qualsiasi religione,
clemenza, misericordia, perdono, compassione,
sono scusanti ad uso di ogni cattiva azione.

Dire, fare, baciare, lettera, testamento
fai la penitenza così il Papa è felice e contento.

Niente come l'illusione
se vi dico che sono allergica a qualsiasi religione,
ella non è altro che una umana invenzione
per far addormentare l'ingenuo coglione