giovedì 22 luglio 2010

un video (3) spettri nella discarica


campo lungo

una decina di mezzi pesanti pieni di scarti di ogni genere avanzano verso una gigantesca discarica a cielo aperto. Una nuvola grigia si alza tra i rifiuti che bruciano. Il puzzo è insopportabile.

stacco

campo lungo

un gruppo sparuto di persone formato da donne, vecchi, bambini e soldati dalla divisa lacera, dapprima prendono d'assalto i camion della spazzatura poi, in seguito, con fare affannoso cominciano a rovistare nella speranza di recuperare qualcosa

stacco

inquadratura ravvicinata di un ciuffo biondo di un bambino con un mozzicone di sigaretta in bocca

stacco

dettaglio su

la mano di una donna che trova delle scatolette di carne aperte ma non consumate completamente. La figura di un soldato ripresa per intero che intravede stecche di cioccolato ancora intatte. Un ragazzino ranicchiato su se stesso che fissa incuriosito un barattolo di latta dalla dicitura: "Razione K". Un vecchio che è sul punto di vomitare dopo aver letto una etichetta che riporta la scritta: "merda d'artista", una bimba che culla una bambola senza una gamba

stacco

campo lungo

il gruppo com'era soppraggiunto si accinge a lasciare la discarica allontanandosi lentamente

giovedì 1 luglio 2010

un soggetto smarrito (9) fatto realmente accaduto


un ragazzo di campagna passeggia tranquillamente nello spiazzo di casa, ad un certo punto si porta la mano destra all'altezza della pancia palesando una smorfia di dolore: ha un impellente bisogno di defecare. Raggiunge a passo celere un grosso albero e guardandosi circospetto si abbassa alla velocità di una zanzara tigre pronta a colpire l'obiettivo sicuro, mutande e pantaloni. Si accovaccia e si concentra.
Stacco.
Dopo aver osservato con aria interrogativa quello che ha prodotto, si allontana con aria soddisfatta fischiettando "Quel mazzolin di fiori".
Stacco.
Un cane da caccia, in parte meticcio, si avvicina allegramente al grosso albero dove il nostro eroe pochi istanti prima aveva lasciato il meglio di sè. Avvistata la cacca ancora fumante e annusando come meglio agirebbe un vero segugio, senza indugi, comincia a rotolarcisi sopra spalmando come meglio può, di merda umana, il proprio pelo e il collare nuovo. Il ragazzo (che poi risulterà essere il proprietario) non vedendolo nella sua cuccia con vista prato, lo va a carcare avvertendo un atroce presentimento Si precipita in direzione albero e con lacerante rassegnazione prende atto che per il collare non c'è più niente da fare. Ha solo la forza di gridare: "nooooooooooo!!!!!"