sabato 24 aprile 2010

mi barcameno


sono fabrax blogger per diletto
e voglio dirvi dal profondo del mio petto
che al di là di qualsiasi sospetto
non ho voglia di esporre nessun tipo di concetto
preferisco schiacciarmi i brufoli al gabinetto,
disinteresse, rottura di coglioni di ciò che ho detto
sono inversamente proporzionali al mio intelletto.

Mi sposto di quà
mi sposto di là
rido rumorosamente, ah ah ah ah
mi stiro, mi dondolo, mi barcameno,
osservo il pacco di uno, non ne posso fare a meno.

Crepi l'avarizia!...
Una gommosa di liquirizia
croce e delizia del mio palato
mi fa dimenticare per un attimo
quanto il pianeta sia malato,
petroliere che si spaccano,
minorenni spietati che sparano e spacciano,
undicenni alcolizzati poveri pulcini bagnati,
ghiacci che si sciolgono, tzunami, terremoti,
desertificazioni, kamikaze, i soliti ignoti,
corruzione imperante, servilismo dilagante,
preti pedofili, attori falliti,
miracolati, fritti misti, panini farciti...
e mentre una ministra
s'industria a tenere la bocca occupata
io nel frattempo mi faccio una frittata.

Mi sposto di quà
mi sposto di là
rido sguaiatamente, ah ah ah ah
mi stiro, mi dondolo, mi barcameno
quanto è simpatico l'arcobaleno.

Non c'è niente che io possa fare bene
a parte suffragare ogni tanto le mie pene,
vorrei incontrare un uomo dotato di candore
per farci l'amore a tutte le ore.
Di come va il mondo poco m'importa
mi basta chiudere la porta, stasera ho la luna storta,
in fondo son sincera
una rondine non può fare primavera.

Mi sposto di quà
mi sposto di là
e dopo aver riso abbastanza
mi sono rotta er ca
mi stiro, mi dondolo, mi barcameno,
tocco di magia, voilà! Sparisco in un baleno

11 commenti:

  1. mi rendo conto che potevo fare di meglio...

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  2. Una serata che rischiava di chiudere stancamente, oltrechè anonima, salvata dal tuo post!
    Se il meglio è ancora da venire, beh, aspetto volentieri la prossima improbabile visione!
    Notte bella, e buona domenica..

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  3. mi è sopraggiunto un torcicollo della madonna.
    Grazie Monteamaro, buona domenica anche a te

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  4. ma perche' presentarsi inversamente proporzionali a cio' che si e'? si puo' anche parlare bene di se' senza sbrodolarsi addosso, non trovi?

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  5. io la vita la divido in due tronconi: da una parte gli alibi che possono essere la speranza, il perdono, ect., dall'altra le boiate, la fedeltà, il matrimonio...

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  6. non ho capito bene quali sono i due tronconi. gli alibi e..? e anche lì non mi trovo, comunque. mi sembra ci sia molto altro. e poi in ogni cosa c'è tutto, a secondo di come la si vive.

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  7. ... e le boiate o come uno preferisce, le cazzate

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  8. Charles Bukowski ha scritto: se mai avessi conquistato la fiducia del pubblico, sicuramente mi sarei fatto un esame di coscienza e mi sarei chiesto dove e come avevo sbagliato. Non considero la poesia un mezzo pubblico, e neppure, quella che resta, un mezzo privato per pochi. E' ancora peggio quando una mia poesia viene accettata da una rivista che pubblica la cosiddetta poesia di qualità, mi chiedo dove ho sbagliato. La poesia deve continuamente muoversi da sola, lontana da ombre e da riflessi. Il motivo per il quale viene scritta così tanta poesia scadente è che viene scritta come mera poesia, invece di esprimersi in concerto. E il motivo per il quale il pubblico non capisce la poesia è che non c'è niente da capire, e il motivo per cui la maggior parte dei poeti scrive è che pensano di capire. Non c'è niente che deve essere capito o "recuperato". Dev'essere scritto e basta. Da qualcuno. Qualche volta. E non troppo spesso.

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  9. non so. la poesia ha un linguaggio che non va capito. va letto. la poesia è una scheggia, a volte si regge su una sola parola o sul suo riflesso sulle altre. ma la poesia dice moltissimo. forse non va capita ma certamente sentita. ma cosa c'entra questo fabrax?

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  10. nulla di che. Adoro Bukowski. Era un uomo timidissimo e pare che della vita ne fosse terrorizzato

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