sabato 9 gennaio 2010

quando spararono a Re Cecconi


quando spararono a Re Cecconi
era il periodo dei gruppi musicali italiani mielosi,
apparivano
all'interno
di uno scatolone catodico
dove il colore
strizzava timidamente l'occhio.
Bravi, per carità, ma
cantavano più o meno allo stesso modo
vestivano più o meno allo stesso modo
pettinati più o meno allo stesso modo
ed io, adoloscente,
ero più o meno allo stesso modo

I baffetti e la cellulite
aspettavano trepidanti
dietro le quinte,
la frangetta
mossa e ribelle
osservava l'universo:
una bocca
infinita dai denti guasti,
e mentre ero immobile
nel vano tentativo
di risolvere gli enigmi,
m'interrogavo di
cosa cazzo fare
della mia vita.

Una volta volevo studiare agraria,
la volta successiva volevo imparare
a suonare la chitarra acustica,
il giorno appresso
volevo giocare a calcio.

Inoltre,
volevo vedere tutti i film di
Paul Newman e Marlon Brando.
Fuori, intanto,
impazzava la guerra civile.

I miei simili
cominciavano a
starmi sui coglioni,
probabilmente
perchè, già da allora,
l'insoddisfazione
dava possenti pennellate
alla mia anima.

Gli anni trascorsero
quasi uguali.
Non ho più la frangetta,
solo una manciata
di capelli grigi
sempre mossi e ribelli,
i denti guasti dell'universo
ogni tanto cambiano posto
- chi va, chi viene -
lo stupore
ha rimpiazzato le
improbabili risposte,
lasciando scorrere l'acqua.

Non la voglio trattenere

6 commenti:

  1. chi fu Luciano Re Cecconi, guardare su Wikipedia, grazie

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  2. Io me la ricordo la vicenda del fenomeno...
    Mi ricordo che pensai "ma son scherzi che si fanno? Proprio vero che uno se la va a cercare"
    All'epoca non avevo la frangetta ma lunghi capelli biondi indecisi tra il liscio e il mosso.
    Inutili.
    Cosa sono diventata?
    Una bionda semi finta con la frangia da adolescente che accorcio con le forbici per la carne...
    Tutto il resto è scritto tra una ruga e l'altra...se ci guardi dentro trovi strati di vissuto.

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  3. Sei una delle poche oramai, che ricordano Re Cecconi.
    Non tifo Lazio, ricordo però che la notizia della tragedia mi colpì profondamente.
    Mi fai rivivere col tuo post, un epoca che ho amato molto: I capelloni, i complessi dai nomi strani e fantasiosi, i pantaloni "alla Celentano," la voglia di poter cambiare il mondo, i primi amori e tutto quello che sarebbe stato dal 68 in poi.
    Altri tempi...Mio Dio ne è passato di tempo!
    Ognuno di noi alla fine, è diventato qualcosa di diverso dai propi sogni, oppure quei sogni realizzati, alla fine sono stati solo delusione.
    Ma questa è la vita, e l'uomo infine non può che accettare, o rifiutare ciò che è.
    Comunque sia, proverà dolore.

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  4. il 1977 è stato l'anno in cui Edoardo Bennato realizzò il suo piccolo capolavoro, il 33 giri BURATTINO SENZA FILI

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  5. me lo ricordo, era il centrocampista della Lazio. Biondissimo, dagli occhi di ghiaccio

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  6. E io che sono corsa su Wikipedia...mi perdonerete vero? Non ero nata all'epoca e non conoscevo Cecconi e la sua sfortunata storia...

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